Pagina:Bandello - Novelle. 3, 1853.djvu/463


indice 461
Novella XII. Arguta invenzione d’un eccellente predicatore, per confutare una grandissima menzogna d’un altro predicato 
» 404
— XIII. Leonzio da Castrignano ama la Neera, e poi l’abbandona; ed ella in un pozzo s’affoga 
» 408
— XIV. Bellissima invenzione a confutare l’indiscreta devozione ed effetto non sano di alcuni ignoranti frati 
» 411
— XV. Morte miserabile del re Carlo di Navarra, per soverchia libidine nella sua vecchiezza 
» 415
— XVI. Bigolino calabrese fa una beffa al vescovo di Reggio suo padrone, per mezzo di certe cedole false 
» 447
— XVII. Il signor Filiberto s’innamora di madonna Zilia, che per un bacio lo fa star lungo tempo mutolo: e la vendetta che egli altamente ne prese 
» 424
— XVIII. Rosmunda fa ammazzare il marito; e poi se stessa ed il secondo marito avvelena, accecata da disordinato appetito 
» 433
— XIX. Paolina romana sotto specie di religione è dall’amante suo ingannata, ed i sacrifìcii d’Iside disfatti 
» 440
— XX. Una solennissima beffa fatta da una donna al marito, con molti accidenti per via d’incantagioni 
» 449