Capitolo VI

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo VI
Capitolo V Capitolo VII

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CAPITOLO VI.

Gli Armenti.

Dato alla Mecca.-165 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.Lodi a Dio che ha creato i Cieli e la terra, che ha fatto le tenebre e la luce! Non ostante gl’increduli danno degli eguali al loro Signore.

2. Egli vi ha creati dal fango, ed ha stabilito un termine. Il termine prefisso è nella sua potenza, e dubitate ancora!

3. E Dio in Cielo ed in terra; conosce ciò che svelate, e ciò che occultate: sa quel che voi guadagnate (colle vostre opere).

4. Non apparisce loro un solo dei segni di Dio, che non se ne distolgano.

5. Hanno trattato di menzogna la verità che venne ad essi; presto verrà loro un messaggio su ciò che hanno preso in derisione.

6. Non veggono forse quante generazioni abbiamo distrutte prima di loro? Le avevamo stabilite nel paese più solidamente di voi; facemmo cadere dal Cielo pioggie abbondanti; facemmo scorrere dei fiumi ai loro piedi: poi gli annientammo per i loro peccati e facemmo nascere al loro posto una nuova generazione.

7. Quand’anche ti avessimo fatto scendere dal cielo il Libro in fogli, e che gl’infedeli l’avessero toccato colle loro mani, direbbero ancora: È magia pura.

8. Essi dicono: A meno che un angelo non ci sia mandato, (noi non crederemo). Se avessimo mandato un angelo, la loro sorte sarebbe già stata decisa; non avrebbero avuto un istante di tempo1.

9. Se avessimo mandato un angelo, sarebbe venuto sotto umana sembianza, e vestito simile a loro2.

10. Anche prima di te, alcuni apostoli sono stati derisi; quei che li burlavano furono colpiti dallo stesso gastigo di cui si burlavano.

11. Di’ loro: Date uno sguardo sulla terra, e vedete quale è stata la fine di quei che trattavano i nostri apostoli da bugiardi.

12. Di’: A chi appartiene tutto ciò che è in Cielo ed in terra? Di’: È di Dio. Ei s’impose la misericordia come un dovere; vi riunirà il giorno della resurrezione, e su ciò non v’è alcun dubbio. Quei che si perderanno da loro stessi sono quei che non vogliono credere.

13. A lui appartiene tutto quello che esiste notte e giorno; sa tutto.

14. Di’: Prenderei io per protettore altri che Dio il creatore del Cielo e della terra? Egli nudrisce, e non è nudrito. Di’: Ho ricevuto l’ordine di essere il primo di quei che si rassegnano a Dio. Voi ancora non siate idolatri.

15. Di’: Temo d’incorrere la pena del gran giorno, se non obbedisco al Signore. [p. 63 modifica]

16. Se alcuno l’eviterà in quel giorno, sarà Dio che gli avrà mostrata la sua misericordia. È una fortuna manifesta.

17. Se Dio ti manderà un male, egli solo potrà liberartene; se ti accorderà un bene, si è perchè è onnipotente.

18. È il padrone assoluto dei suoi servi; è savio ed istrutto di tutto.

19. Di’: Chi è che fa testimonianza con più peso? Di’: Dio è testimonio fra voi e me. Il Corano mi è stato rivelato, affinchè io avverta voi, e coloro a cui giungerà. Direte che vi sono altri Dii al fianco di Dio? Di’: Io non lo asserirò. Di’: Certamente egli è il Dio unico, ed io non ho colpa per ciò che voi gli associate.

20. Quei a cui abbiamo date le Scritture conoscono il profeta come conoscono i propri figli; ma quei che perdono le loro anime non crederanno in lui.

21. Chi è più malvagio, quello che inventa delle bugie, e le attribuisce a Dio, o quello che tratta i nostri segni di menzogne? Dio non farà prosperare i malvagi.

22. Un giorno li riuniremo tutti; allora diremo a quei che associano: Dove sono i compagni che associate a Dio, e che avete inventati voi stessi?

23. Quale altra scusa troveranno senonchè dire: Noi giuriamo per Dio nostro Signore, che non abbiamo associato (altri Dii a Dio).

24. Vedi come mentiscono contro loro stessi, e come hanno nascoste le divinità che avevano inventate.

28. Ve ne sono fra essi che vengono ad ascoltarti; ma noi abbiamo posto più d’una invoglia sui loro cuori affinchè non sentano niente, e abbiamo loro ottuso l’udito. Quand’anche vedessero ogni sorta di miracoli non crederebbero, verranno anche gl’increduli a disputare con te, e diranno: Questo Corano è un ammasso di favole degli antichi.

26. Essi allontanano gli altri dal profeta, e se ne allontanano essi stessi; ma non perdono che le proprie anime, e non lo sanno.

27. Se tu li vedessi quando saranno all’inferno che grideranno: Ah! che sarebbe se potessimo ritornar sulla terra! Oh che non tratteremmo più di menzogne i segni del Signore! noi diverremmo credenti.

28. Ciò che una volta nascondevano è divenuto palese; ma se rivenissero sulla terra, tornerebbero a ciò che era loro proibito, poichè sono bugiardi.

29. Dicono: Non vi è altra vita che la vita di quaggiù, e non saremo mai risuscitati.

30. Se tu li vedessi quando saranno condotti davanti al loro Signore, egli dirà loro: Non era la verità? Sì, per Dio, ed il Signore dirà loro: Provate dunque il gastigo in compenso della vostra incredulità.

31. Quei che trattavano di menzogna il ritorno, e l’apparizione dinanzi a Dio saranno perduti quando l’ora li sorprenderà inopinatamente. Essi diranno allora: Guai A noi per averlo scordato sulla terra! porteranno il loro fardello sulle spalle; e che cattivo carico!

32. La vita di questo mondo è un gioco ed una frivolezza; la vita futura vale più per coloro che temono: non lo comprenderete mai?

33. Noi sappiamo che le loro parole ti affliggono. Non sei tu che essi accusano di menzogna; gl’infedeli niegano i segni di Dio.

34. Prima di te gli apostoli sono stati trattati da bugiardi; essi sopportarono con costanza le accuse, e l’ingiustizia, fino al momento in cui la nostra assistenza venne ad appoggiarli; poichè chi potrebbe cambiare le parole di Dio? Ma tu conosci l’istoria degli apostoli.

35. L’allontanamento degl’infedeli per la verità ti pesa; certamente se tu lo potessi, desidereresti fare una grotta sotto terra, od una scala per salire al cielo, per far loro vedere qualche miracolo. Se Dio volesse, si riunirebbero tutti nella direzione della via retta. Non sii dunque nel numero degl’ignoranti. [p. 64 modifica]

36. Certamente, egli esaudirà coloro che l’ascoltano; risusciterà i morti, ed essi ritorneranno a lui.

37. A meno che non segua un miracolo, noi non crederemo. Di’ loro: Dio è abbastanza potente per far seguire un miracolo, ma la maggior parte di essi non lo sanno.

38. Non vi sono bestie sulla terra, nè augelli che volino in aria che non formino una massa come voi. Non abbiamo trascurato nel Libro cosa alcuna. Tutte le creature saranno riunite un giorno3.

39. Quei che trattano di bugie i nostri segni sono sordi e muti, ed errano nelle tenebre. Dio smarrisce chi vuole, e conduce chi vuole nella via retta.

40. Di’: Se il supplizio fosse qui, se l’ora arrivasse, invochereste voi altri che Dio? Ditelo se siete sinceri.

41. Si che l’invochereste; se volesse vi libererebbe dalle pene che ve l’avrebbero fatto invocare; scordereste le divinità che gli associate.

42. Avevamo già mandato degli apostoli ai popoli che hanno esistito prima di te; li avevamo visitati con malattie, ed avversità affinchè si umiliassero.

43. La nostra ira li visitò, e pure non si umiliarono; anzi i lor cuori s’indurarono, Satanasso preparò le loro azioni4.

44. E quando ebbero scordato gli avvertimenti che lor si davano, aprimmo agli occhi loro porte di tutti i beni fino al momento in cui, immersi nella gioja a cagione dei beni ricevuti, li sorprendemmo in un tratto, ed eccoli nella disperazione.

45. Questo popolo cattivo fu distrutto fino all’ultimo. Gloria ne sia a Dio, padrone dell’universo.

46. Di’ loro: Che ve ne pare? Se Dio vi privasse dell’udito, e della vista, se apponesse un suggello sui vostri cuori, chi potrebbe renderveli se non Dio? Vedi in quanti modi presentiamo gl’insegnamenti, e nonostante essi deviano.

47. Di’ loro: Che ne pensate? Se il gastigo vi sorprende improvvisamente, o se lo vedete venire manifestamente, qual’altro popolo sarà distrutto se non che il popolo dei cattivi?

48. I nostri inviati non vengono che per avvertire, e per annunziare. Chiunque crede, e pratica la virtù, sarà al sicuro da qualsiasi timore, e non sarà afflitto.

49. Quei che trattano i nostri segni di bugie saranno colpiti dal supplizio in punizione dei loro delitti.

50. Di’ loro: Io non vi dico che posseggo i tesori di Dio, che conosco le cose nascoste; non vi dico che sono un angelo, io non fo che seguire ciò che mi è stato rivelato. Di’ loro: Il cieco e colui che vede sono forse la stessa cosa? Non vi rifletterete?

51. Avverti coloro che temono, che un giorno saranno riuniti dinanzi al Signore; non avranno altro protettore, nè altro intercessore che Dio: forse lo temeranno.

52. Non discacciare quei che invocano il Signore sera e mattina, e che desiderano un di lui sguardo. Non appartiene a te il giudicare le loro intenzioni, come non spetta ad essi il giudicare le tue. Se tu li discacciassi, agiresti come i cattivi.

53. Così noi abbiamo provato gli uomini gli uni cogli altri, affinchè dicano: [p. 65 modifica] Son dessi quelli che Dio ha colmato di beneficj? Dio non conosce forse quei che sono riconoscenti?

54. Allorquando quei che avranno creduto ai nostri segni verranno a te, di’ loro La pace sia con voi! Dio si è imposta la misericordia come un dovere. Se alcuno di voi commetterà una cattiva azione per ignoranza, e se ne pentirà subito, certamente Dio è indulgente e misericordioso.

55. In tal modo noi sviluppiamo i nostri insegnamenti, affinchè la strada dei colpevoli sia conosciuta.

56. Di’ loro: Mi è stato proibito di adorare quei che voi adorate, fuori che Dio. Di’: Se io seguissi i vostri desiderj, mi smarrirei dalla strada buona, e non sarei diretto.

57. Di’: Se io osservo l’insegnamento evidente del Signore, voi lo trattate di menzogna. Ciò che voi volete accelerare non è in mio potere; il potere non appartiene che a Dio. Egli farà conoscere la verità; è il più abile a troncar le questioni.

58. Di’ loro: Se fosse in mio potere di accelerare ciò che volete accelerare, ogni vertenza fra voi e me sarebbe tosto finita. Dio conosce i malvagi.

59. Egli ha le chiavi delle cose nascose, e le conosce egli solo. Sa quello che sta sulla terra, e in fondo al mare; non cade una foglia ch’ei non lo sappia; non vi è un solo grano nelle tenebre della terra, un solo stelo di erba verde, o secca che non sia notato nel libro evidente5.

60. Vi fa dormire la notte, e sa ciò che avete fatto nel giorno, vi risusciterà un giorno affinchè si verifichi il termine fissato anticipatamente; quindi ritornerete a lui, ed allora egli vi ripeterà ciò che avrete fatto.

61. Egli è padrone assoluto de’ suoi servi; manda gli angeli acciocchè vi sorveglino; quando la morte si avvicina ad alcuno di voi, i nostri messi ricevono il suo soffio6; e non mancano.

62. Voi siete resi quindi al vostro vero padrone. Non è forse a lui che spetta il giudicarvi, a lui che è il giudice il più pronto?

63. Di’ loro: Chi è quegli che vi libera dalle tenebre della terra, e del mare quando l’invocate umilmente, ed in segreto, dicendo: Se tu ci liberi da questa disgrazia ti saremo riconoscenti.

64. Di’: È Dio che vi libera da questa disgrazia, e da qualunque afflizione, e non ostante gli associate altre divinità.

65. Di’ loro: È egli che può mandarvi il supplizio sulla testa, o farvelo sorgere sotto i piedi, seminare fra voi la discordia, e far provare agli uni le violenze degli altri. Ecco come sappiamo rivolgere gl’insegnamenti affinchè alla fine essi li comprendano.

66. Il tuo popolo accusa il Corano come bugiardo. Di’ loro: Io non sono incaricato dei vostri interessi. Ogni profezia ha il suo termine fisso. L’imparerete.

67. Quando udrai gl’increduli incominciare una discussione sui nostri insegnamenti, allontanati da loro finchè non passino ad un altro argomento. Satanasso può farti dimenticare questo precetto. Subito che te ne ricorderai non dovrai restare coi malvagi. [p. 66 modifica]

68. Non se ne domanderà conto a coloro che temono Dio; ma devono rammentarselo, acciocchè temano Dio7.

69. Allontanati da quelli che riguardano la loro religione come un giuoco ed una frivolezza. La vita di questo mondo li ha accecati. Avvisali che qualunque anima sarà perduta per le proprie opere. Non vi sarà per essa alcun protettore, nè intercessore, fuori che Dio. Quand’anche essa offrisse qualunque equivalente, sarà rifiutato. Quei che saranno condannati alla perdita eterna in retribuzione delle loro opere, avranno per bevanda l’acqua bollente, ed un supplizio crudele sarà il premio della loro incredulità.

70. Di’: invocheremo forse, fuori di Dio, quei che non possono nè esserci utili, nè nuocerci? Torneremo indietro dal cammino dritto in cui Dio ci ha diretti, simili a colui che i demonj smarriscono in campagna mentre i suoi compagni lo chiamano alla strada dritta, e gli gridano: vieni a noi? Di’: La direzione di Dio è la vera direzione. Abbiamo ricevuto l’ordine di dedicarci al Signore dell’Universo.

71. Fate esattamente la preghiera, e temete Dio. Dinanzi ad esso sarete radunati.

72. Egli creò i cieli e la terra, con una vera creazione, il giorno che disse: Sia, e fu.

73. La sua parola è la verità. A lui solo apparterrà il comando il giorno in cui si suonerà la tromba. Egli conosce ciò chè è invisibile, e ciò che è visibile; egli è il sapiente, e conosce tutto.

74. Abramo disse al suo padre Azar: Prenderai tu degl’idoli per Iddii? Tu sei in uno smarrimento evidente insieme al tuo popolo.

75. Ecco come noi facemmo vedere ad Abramo il regno de’ Cieli e della terra, e gl’insegnammo a credere fermamente.

76. Allorchè la notte lo circondò colle sue ombre, vide una stella, e gridò: Ecco il mio Dio! La stella disparve. Egli disse allora: Io non amo quei che spariscono.

77. Vide spuntare la luna, e disse: Ecco il mio Dio! e quando si nascose, gridò: Se il mio Signore non m’avesse diretto io mi sarei smarrito.

78. Vide nascere il sole, e disse: Questi è il mio Dio! Questi è molto più grande! Ma quando il sole calò, gridò: Popolo mio! io sono innocente del culto idolatra che professate.

79. Io volgo la mia faccia verso colui che ha formato il Cielo, e la terra, sono vero credente, e non del numero di coloro che associano altri Dii.

80. Il suo popolo disputò con lui. Disputerete con me, disse loro, sul conto di Dio? Ei m’ha diretto nel dritto sentiero, e non temo quei che voi gli associate, a meno che egli non voglia qualche cosa, poichè abbraccia tutto colla sua scienza. Non vi rifletterete!

81. E come temerei coloro che gli associate, quando voi non temete di associargli delle divinità, senza ch’egli, Dio, vi ci abbia autorizzato? Quale dei due partiti è il più sicuro? Ditelo, se lo sapete.

82. Quei che credono, e che non ricuoprono la loro fede colla veste dell’ingiustizia, godranno ogni sicurezza, e sono sulla strada retta.

83. Questi sono gli argomenti8 che noi fornimmo ad Abramo contro il suo popolo. Noi inalziamo chi ci piace. Il tuo Signore è savio e sapiente. [p. 67 modifica]

84. Gli abbiamo dato Isacco, e Giacobbe, e li abbiamo diretti ambidue. Prima avevamo già diretto Noè. Fra i discendenti di Abramo abbiamo diretto anche Davidde e Salomone, Giobbe e Giuseppe, Mosè ed Aronne; così ricompensiamo chi fa il bene.

85. Zaccaria, Yahia (S. Giovanni), Gesù, ed Elia, erano giusti.

86. Ismaele, Eliseo, Gionata, e Loth, li avevamo inalzati al disopra di tutti gli uomini.

87. Parimenti fra i loro padri, figli e fratelli, ne abbiamo eletti un gran numero e condotti nel cammino retto.

88. Ecco la direzione di Dio; ei dirige chi vuole fra i suoi servi. Se gli uomini gli associano altri Dii, è certo che le loro opere saranno solamente a lor carico.

89. Questi sono gli uomini a’ quali abbiam dato le Scritture, la saviezza, e la profezia. Se i loro posteri non vi crederanno, noi le affideremo a coloro che vi crederanno.

90. Essi sono stati diretti da Dio stesso nel sentiere dritto. Segui dunque la loro direzione. Di’ loro: Io non vi domando alcun pagamento (per il Corano); esso non è che un’istruzione per tutto il genere umano.

91. Non apprezzano Dio quanto lo merita quei che dicono: Egli non ha nulla rivelato all’uomo. Di’ loro: Chi dunque ha rivelato il libro che Mosè reco per essere la luce e la guida degli uomini? Quel libro che voi trascrivete su de’ fogli, e che mostrate, nascondendone una gran parte? Voi avete appreso (da Maometto) ciò che non sapevate, e che non sapevano neppure i vostri padri. Di’ loro: È Dio; e poi lasciali divertire coi loro frivoli discorsi.

92. È un libro che abbiamo mandato dall’alto, un libro benedetto, che corrobora le Scritture anteriori, affinchè tu avvertissi la madre delle Città (la Mecca) e i suoi dintorni. Quei che crederanno alla vita futura, crederanno a questo libro, ed osserveranno esattamente la preghiera.

93. Chi evvi più cattivo di colui che inventa menzogne sul conto di Dio, e dice: Ho ricevuto una rivelazione, quando nulla gli è stato rivelato; e che dice: Farò venire un libro simile a quello di Dio9? Oh! se tu vedessi i malvagi nelle angosce della morte, quando gli angeli stendendo le braccia sopr’essi, proferiranno queste parole: Spogliatevi delle vostre anime; oggi subirete un supplizio ignominioso in premio dei discorsi menzogneri che avete fatti su Dio, e dei vostri scherni su i suoi miracoli.

94. Voi tornate a noi intieramente nudi, quali vi creammo la prima volta; voi lasciate dietro di voi i beni che vi abbiamo accordati, e non vediamo con voi gl’intercessori che avete riguardati fra voi come compagni di Dio. I vincoli che vi legavano sono rotti, e quei che voi imaginavate10 sono spariti.

95. Dio separa il frutto dal nocciolo; fa sortire la vita da ciò che è morto, e la morte da ciò che è vivo. Così è Dio; perchè dunque lo abbandonate?

96. Egli fa sorgere l’aurora, ha stabilito la notte per il riposo, ed il sole e la luna per il calcolo del tempo. Tale è l’ordine del Savio, e del Sapiente.

97. Egli ha collocato per voi le stelle (nel Cielo) affinchè siate diretti nelle tenebre sulla terra, e sui mari. Noi abbiamo spiegato per tutto dei segni per quei che comprendono.

98. Egli vi ha prodotti d’un istesso individuo. Voi avete un ricettacolo11 ed un deposito. Noi abbiamo spiegato de’ segni per quei che comprendono. [p. 68 modifica]

9. Egli fa scendere l’acqua dal Cielo. Per mezzo di essa facciamo nascere tutte le piante, produrre l’erba da cui sortono tutti i semi disposti per serie, e gli alberi di palme i di cui rami danno dei gruppi sospesi, ed i giardini piantati di vigne, e gli olivi, e i granati che si rassomigliano, e che differiscono gli uni dagli altri. Gettate gli sguardi sui loro frutti, considerate la loro prolificazione, e la loro maturazione. Certamente, in tutto vi sono de’ segni per quei che comprendono.

100. Essi hanno associato i genj a Dio che li ha creati; nella loro ignoranza inventano che egli abbia dei figlí. Lungi dalla sua gloria queste bestemmie! Egli è troppo al di sopra di ciò che gli attribuiscono

101. Creatore del Cielo, e della terra, come avrebbe avuto dei figli? Egli che non ha compagna, che ha creato e che conosce ogni cosa?

102. Egli è Dio vostro Signore; non vi è altro Dio che lui. Creatore di ogni cosa, adoratelo; egli veglia su tutto.

103. La vista non può arrivarlo; egli arriva la vista, egli è fino ed istrutto.

404. La luce vi è venuta da parte del Signore. Chiunque vede, vede a suo vantaggio; chi è cieco, lo è a suo danno. Io non sono il vostro custode.

105. Così noi spieghiamo i segni, acciocchè ti dicano: Tu hai la scienza e affinchè noi la insegniamo a coloro che comprendono.

106. Segui ciò che ti è stato rivelato dal tuo Signore. Non vi è altro Dio, ed allontanati da quei che gliene associano altri.

107. Se Dio volesse, non gliene associerebbero. Noi non ti abbiamo incaricato di essere il loro custode, nè di sorvegliare ai loro interessi.

108. Non ingiuriare le divinità che essi invocano fuori di Dio, per timore che nella loro ignoranza non ingiuriino Dio. E così che abbiamo tracciate ad ogni popolo le sue azioni. Più tardi ritorneranno al loro Signore, il quale ripeterà loro ciò che facevano.

109. Essi hanno giurato dinanzi a Dio, col giuramento il più solenne, che crederanno ad un miracolo che egli lor farà vedere: Di’ Dio dispone á suo piacere de’ miracoli, ma non vuol farvi intendere che, se farà un miracolo, essi non vi crederanno.

110. Noi rivolgeremo i loro cuori, ed i loro occhi dalla verità poichè non han creduto la prima volta, e li lasceremo errare confusi nel loro smarrimento.

111. Quand’anche avessimo fatto scendere gli angeli (dal cielo); quand’anche i morti avessero parlato loro, e quand’anche avessimo riunito dinanzi ad essi tutto ciò che esiste, essi non avrebbero creduto senza il volere di Dio; ma la maggior parte di loro ignora questa verità.

112. E così che abbiamo suscitato un nemico a ciascun profeta, e dei tentatori degli uomini, e dei genj che suggerivano nel loro accecamento gli uni agli altri l’orditura dei discorsi. Se Dio avesse voluto, essi non l’avrebbero fatto. Allontanati da loro e da ciò essi inventano.

113. Lascia che i cuori di coloro che non credono alla vita futura, si arrestino su questo sentimento, e vi si compiacciano; lasciali guadagnare ciò che guadagnano.

114. Cercherò io altro giudice che Dio, quel Dio, che vi ha fatto scendere il Corano in più volte? Coloro, a cui abbiamo dato le Scritture, sanno bene che è stato veramente mandato da Dio. Non essere dunque di quei che dubitano.

115. Le parole del tuo Signore sono il colmo della verità e della giustizia. Niuno può cambiare le sue parole. Egli sente e sa tutto.

116. Se tu segui il maggior numero di quei che abitano il paese, sarai allontanato dal sentiere di Dio. Essi non seguono che delle opinioni, e non sono che bugiardi. [p. 69 modifica]

117. Dio, il tuo Signore, conosce meglio di tutti colui che si smarrisce nella strada; conosce meglio di tutti quei che sono nella via dritta.

118. Mangiate qualunque cibo su cui è stato proferito il nome di Dio, se credete ai suoi insegnamenti.

119. E perchè non mangereste il cibo sul quale è stato proferito il nome di Dio, quando Dio vi ha già enumerati gli alimenti che egli v’intordice, meno il caso che siate costretti a mangiarne? La maggior parte degli uommini perde gli altri colle passioni e coll’ignoranza; ma Dio conosce i trasgressori.

120. Abbandonate il di fuori, ed il di dentro del peccato, poichè quei che peccano saranno retribuiti secondo quello che avranno guadagnato in questo lavoro.

121. Non mangiate cibi sui quali il nome di Dio non sia stato pronunziato: è un delitto. I tentatori ecciteranno i loro clienti a disputare con voi. Se voi li ascolterete diverrete idolatri.

122. Quegli che era morto, ed a cui abbiamo data la vita, a cui abbiam data la luce per camminare in mezzo agli uomini, sarà egli simile a colui che cammina nelle tenebre, e non ne sortirà mai? Così le azioni degl’infedeli sono state anticipatamente preparate.

123. Così in ciascuna città noi abbiamo fatto che i grandi divenissero i colpevoli della città stessa; essi agiscono con frode, ma non tradiranno che se stessi e non lo sanno.

124. Quando un miracolo si manifesta, essi dicono: Noi non crederemo finchè non vedremo un miracolo simile a quelli che sono stati accordati ai profeti di Dio. Iddio sa, meglio di tutti, dove collocare la sua missione. La vergogna dinanzi a Dio, ed il gastigo terribile colpiranno i colpevoli in premio delle loro furfanterie.

125. Dio aprirà per l’islam12 il cuore di chi vorrà dirigere; egli rinserra e ristringe, come se cercasse di fuggirsene in aria, il cuore di colui che vorrà perdere. Questa è la punizione che Dio darà a coloro che non credono.

126. La strada retta è la strada di Dio. Noi abbiamo già spiegato in dettaglio gl’insegnamenti a quei che riflettono.

127. Una dimora di pace è loro riservata presso Dio; egli sarà il loro protettore in ricompensa delle loro opere.

128. Il giorno in cui li riunirà tutti, dirà ai genj: Assemblea di genj! avete troppo abusato degli uomini. Signore, diranno i loro clienti fra gli uomini, noi ci rendiamo dei servigi scambievolmente. Eccoci giunti al termine che ci hai fissato. Iddio risponderà: Il fuoco sarà la vostra dimora; vi resterete eternamente. A meno che a Dio non piaccia altrimenti, poichè è savio, e sapiente.

129. E così che fra i malvagi diamo gli uni per capi agli altri in premio delle loro opere.

430. O assemblea di uomini, e di genj! non avete voi avuto degli apostoli, scelti fra voi, che vi ripetevano i nostri insegnamenti, che vi avvertivano della venuta di questo giorno? Essi risponderanno: Lo confessiamo a nostra perdita. La vita di questo mondo li ha acciecati, e confesseranno a loro perdita che erano stati infedeli.

131. E ciò fu così13 perchè Dio non distrugge le città per capriccio, e senza che se l’aspettino.

132. Ogni anima occuperà un posto corrispondente alle sue opere. Il tuo Signore osserva quello che esse fanno. [p. 70 modifica]

133. Il tuo Signore è ricco, e pieno di pietà. Se egli volesse, vi farebbe sparire, e vi rimpiazzerebbe con altri popoli che gli piacerebbe, siccome vi ha fatto sortire dalle generazioni passate.

134. Avranno luogo le minacce che vi si fanno, e non sarete voi che annullerete (i decreti dí Dio).

135. Di’ loro: Popolo mio! agisci secondo le tue forze; io farò altrettanto. Così imparerete

136. A chi toccherà la dimora eterna del paradiso. Dio non farà prosperare i malvagi.

137. Essi destinano a Dio una porzione di ciò che egli ha fatto nascere nei loro raccolti, e nei loro bestiami, e dicono: Questo è destinato a Dio, e questo ai compagni che gli diamo. Ma ciò che era destinato ai compagni non arriverà mai a Dio, e ciò che era destinato a Dio arriverà ai compagni14 che opinioni false!15

138. È così che fra un gran numero di socj idolatri, i loro compagni han suggerito loro di uccidere i figli per perderli, ed imbrogliare la loro religione16. Se Dio l’avesse voluto, non avrebbero mai agito così; ma lasciali fare, ed allontanati da ciò che inventano.

139. Dicono: Tali animali, e tali raccolti sono proibiti; niun altro fuori che quei che vogliamo, (così hanno imaginato,) deve nutrirsene. Tali animali devono essere esenti di portare pesi. Essi non pronunziano il nome di Dio su loro, ed inventano tutto ciò sul conto di Dio. Egli ricompenserà le loro invenzioni.

140. Dicono: Il piccolo di tale e tale animale sarà lecito per i nostri figli maschi; sarà proibito alle femmine. Ma se il feto è abortito, saranno tutti autorizzati a mangiarlo. Dio li ricompenserà di queste distinzioni. Egli è sapiente, e savio.

141. Sono perduti quei che uccidono i loro fanciulli per follia, e per ignoranza, quei che vietano i cibi accordati da Dio, servendosi di lui per pura invenzione. Essi sono smarriti, e non sono sulla via dritta.

142. È egli che ha creato i giardini di viti sorretti da pali intrecciati, e quei che non lo sono; che ha creato gli alberi di palme, ed i grani di tante qualità, gli olivi, ed i granati, che si rassomigliano, e differiscono fra loro. Egli ha detto: Cibatevi dei loro frutti; e pagate ciò che è dovuto il giorno del raccolto; evitate la prodigalità, poichè Dio non ama i prodighi.

143. Fra gli animali, taluni sono fatti per portare i pesi, tali altri per essere scannati. Cibatevi di ciò che Dio vi ha accordato, e non seguite le traccie di Satanasso, che è vostro nemico dichiarato.

144. Vi sono otto animali (formanti coppie) cioè: due di razza pecorina, due di razza Caprina. Domanda loro: Sono i maschj che Dio vi ha proibiti, oppure le femmine, ovvero ciò che contengono le viscere delle femmine? Istruitemi, se siete sinceri.

145. Vi sono inoltre due cameli, e due bovi17. Domanda loro: Sono i [p. 71 modifica] maschi che Dio vi ha interdetti, oppure le femmine, o ciò che rinchiudono le viscere delle femmine? Eravate presenti quando Dio vi ha date tali prescrizioni? Chi è più malvagio di colui che nella sua ignoranza inventa una bugia sul conto di Dio per perdere gli uomini? Dio non dirige i malvagi.

146. Di’ loro: Io non trovo, in ciò che mi è stato rivelato, altro divieto per gli alimenti, che gli animali morti, ed il sangue e la carne del porco18, poichè è un’abominazione. Vi è proibizione di mangiare, per pura prevaricazione, cio che è stato ucciso senza l’invocazione del nome di Dio, a meno che non sia per necessità, e che non si mangi per disobbedienza e con intenzione di peccare; certamente Dio è indulgente, e misericordioso.

147. Abbiamo interdetti agli ebrei tutti gli animali che non hanno l’unghia del piede spaccata; abbiamo loro egualmente vietato il grasso di bovi, e montoni, eccettuato quello della schiena, e delle viscere, e quello che è aderente alle ossa. Ciò è per punirli delle loro iniquità. Noi siamo giusti.

148. Se ti accuseranno d’impostura, dirai loro: Il vostro Signore è d’una misericordia immensa, ma la sua ira non potrebbe essere mitigata dai colpevoli.

149. Quei che associano altre divinità a Dio diranno: Se Dio avesse voluto, nè noi nè i nostri padri gli avremmo dati de’ socj; non avremmo interdetto l’uso di cosa alcuna. È così che quei che li hanno preceduti accusavano d’impostura (altri apostoli) fino al momento in cui provarono la nostra ira. Di’ loro: Se ne avete qualche conoscenza, fatela vedere, ma voi non seguite che le opinioni, e siete tanti bugiardi.

150. Di’: A Dio solo appartiene l’argomento perentorio. Se avesse voluto, vi avrebbe diretti tutti nella via retta.

151. Di’ loro: Fate venire i testimonj che depongano che Dio ha vietati questi animali. Se fanno questa deposizione, tu non deporrai con essi, e non cercherai punto l’affezione di coloro che trattano i nostri segni come bugie, che non credono alla vita futura, e che danno degli eguali al Signore.

152. Di’ loro: Venite, e vi leggerò ciò che il vostro Signore vi ha proibito: Non gli associate alcun essere; trattate il padre, e la madre con generosità; non uccidete i vostri figli perchè siete poveri: noi vi daremo di che vivere per voi, e per essi; siate lontani dalle turpitudini tanto internamente, che esteriormente; non uccidete gli uomini, poichè Dio ve l’ha proibito, fuorchè se la giustizia l’esige. Ecco ciò che Dio vi raccomanda, perchè infine una volta lo comprendiate.

153. Non toccate i beni dell’orfano, a meno che non sia per misure a lui vantaggiose, e ció fino all’età della pubertà. Empite la misura, e pesate a peso giusto. Non imponiamo ad alcun’anima che il peso che può sopportare. Quando pronunzierète un giudizio, pronunziatelo con giustizia, fosse anche per un parente. Siate fedeli all’alleanza del Signore. Ecco ciò che Dio vi ha raccomandato; vi rifletterete?

154. Ecco la mia strada; essa è dritta; seguitela, e non ne seguite più d’una, per timore che non siate distolti da quella di Dio. Ecco ciocchè Dio vi raccomanda, affinchè lo temiate.

455. Abbiamo dato un libro a Mosè, libro completo per colui che fa il bene, una distinta dettagliata in ogni materia, libro destinato a servire di direzione, e di prova della misericordia, affinchè essi (gli ebrei) credano_all’apparizione dinanzi al loro Signore.

Note

  1. Perchè come gli Apostoli ed i profeti sono mandati per avvertire e minacciare, così gli angeli sono incaricati di eseguire le minacce e di punire.
  2. Poichè gli uomini non potrebbero sopportare lo splendore abbagliante di un angelo, Maometto stesso, dicono i commentatori, non poteva guardare l’angelo Gabriele, e perciò Dio lo mandava sotto forma umana.
  3. Non solo gli uomini, ma gli animali, e tutti gli esseri creati, compariranno nel giorno del giudizio per render conto delle loro azioni. Il libro, di cui si parla qui è il libro dei decreti eterni.
  4. Il testo si può tradurre Satanasso ha abbellite le loro azioni, ovvero le ha preparate, disposte, poste in ordine, etc.
  5. Il libro evidente, chiamato altrimenti Tavola Conservata, è il libro dei decreti eterni, in cui si trova registrato tutto ciò che è stato, è, e sarà.
  6. L’angelo che riceve il soffio, e toglie la vita allo spirar del suo termine, si chiama Irrafil. Gli altri due angeli che interrogano il defunto nel sepolero si chiamano Nakir, e Monkir.
  7. I musulmani obiettavano che, se bisognava allontanarsi dagl’infedeli ogni volta che essi deridevano la nuova religione, non si poteva restare in alcun luogo un solo istante. Maometto completò con questo il precetto del versetto precedente.
  8. Sull’unità di Dio.
  9. Questo si riferisce ad alcuni falsi profeti del tempo stesso di Maometto, come Mosailama, El Aswad, ed altri.
  10. Essere eguali a Dio.
  11. La parola ricettacolo è impiegata qui in un senso analogo a quella che ha in bottanica.
  12. L’islamismo.
  13. Cioè che Dio, prima di gastigare una città, mandava qualche apostolo per avvertirla.
  14. Che essi hanno inventati. Egualmente i loro compagni vuol dire i compagni che essi hanno attribuiti a Dio. Questa è la traduzione del testo applicabile ai versetti 137 e 138.
  15. Gli arabi idolatri usavano la divisione dei raccolti. Una parte era di Dio, l’altra delle divinità subalterne. Quella di Dio serviva a nutrire i poveri e i viaggiatori; quella degl’idoli alle offerte, ed a pagare i preti.
  16. Nel testo dice: rivestire la religione, ma s’intende di alcune forme superstiziose, e renderla confusa ed oscura, mentre, al tempo di Abramo, ed Ismaele era semplice e chiara.
  17. Si dovrebbe dire, due cameli maschio e femmina, un toro, ed una vacca, come al versetto precedente, montone e pecora, becco e capra.
  18. Il testo precisa il sangue fluido, giacchè il fegato, ed il molle, che gli arabi riguardavano come sangue solido, non era proibito.