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capitolo vi. 69


117. Dio, il tuo Signore, conosce meglio di tutti colui che si smarrisce nella strada; conosce meglio di tutti quei che sono nella via dritta.

118. Mangiate qualunque cibo su cui è stato proferito il nome di Dio, se credete ai suoi insegnamenti.

119. E perchè non mangereste il cibo sul quale è stato proferito il nome di Dio, quando Dio vi ha già enumerati gli alimenti che egli v’intordice, meno il caso che siate costretti a mangiarne? La maggior parte degli uommini perde gli altri colle passioni e coll’ignoranza; ma Dio conosce i trasgressori.

120. Abbandonate il di fuori, ed il di dentro del peccato, poichè quei che peccano saranno retribuiti secondo quello che avranno guadagnato in questo lavoro.

121. Non mangiate cibi sui quali il nome di Dio non sia stato pronunziato: è un delitto. I tentatori ecciteranno i loro clienti a disputare con voi. Se voi li ascolterete diverrete idolatri.

122. Quegli che era morto, ed a cui abbiamo data la vita, a cui abbiam data la luce per camminare in mezzo agli uomini, sarà egli simile a colui che cammina nelle tenebre, e non ne sortirà mai? Così le azioni degl’infedeli sono state anticipatamente preparate.

123. Così in ciascuna città noi abbiamo fatto che i grandi divenissero i colpevoli della città stessa; essi agiscono con frode, ma non tradiranno che se stessi e non lo sanno.

124. Quando un miracolo si manifesta, essi dicono: Noi non crederemo finchè non vedremo un miracolo simile a quelli che sono stati accordati ai profeti di Dio. Iddio sa, meglio di tutti, dove collocare la sua missione. La vergogna dinanzi a Dio, ed il gastigo terribile colpiranno i colpevoli in premio delle loro furfanterie.

125. Dio aprirà per l’islam1 il cuore di chi vorrà dirigere; egli rinserra e ristringe, come se cercasse di fuggirsene in aria, il cuore di colui che vorrà perdere. Questa è la punizione che Dio darà a coloro che non credono.

126. La strada retta è la strada di Dio. Noi abbiamo già spiegato in dettaglio gl’insegnamenti a quei che riflettono.

127. Una dimora di pace è loro riservata presso Dio; egli sarà il loro protettore in ricompensa delle loro opere.

128. Il giorno in cui li riunirà tutti, dirà ai genj: Assemblea di genj! avete troppo abusato degli uomini. Signore, diranno i loro clienti fra gli uomini, noi ci rendiamo dei servigi scambievolmente. Eccoci giunti al termine che ci hai fissato. Iddio risponderà: Il fuoco sarà la vostra dimora; vi resterete eternamente. A meno che a Dio non piaccia altrimenti, poichè è savio, e sapiente.

129. E così che fra i malvagi diamo gli uni per capi agli altri in premio delle loro opere.

430. O assemblea di uomini, e di genj! non avete voi avuto degli apostoli, scelti fra voi, che vi ripetevano i nostri insegnamenti, che vi avvertivano della venuta di questo giorno? Essi risponderanno: Lo confessiamo a nostra perdita. La vita di questo mondo li ha acciecati, e confesseranno a loro perdita che erano stati infedeli.

131. E ciò fu così2 perchè Dio non distrugge le città per capriccio, e senza che se l’aspettino.

132. Ogni anima occuperà un posto corrispondente alle sue opere. Il tuo Signore osserva quello che esse fanno.


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  1. L’islamismo.
  2. Cioè che Dio, prima di gastigare una città, mandava qualche apostolo per avvertirla.