Trattato della pittura (Leonardo da Vinci)/Indice del trattato

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Trattato - Parte ottava Indice delle incisioni

[p. 301 modifica]

INDICE DEL TRATTATO.

PARTE PRIMA.


pag.

1. Se la pittura è scienza o no |||
 3
2. Esempio e differenza tra pittura e poesia |||
 4
3. Quale scienza è più utile, ed in che consiste la sua utilità |||
 ivi
4. Delle scienze imitabili, e come la pittura è inimitabile, però è scienza |||
 5
5. Come la pittura abbraccia tutte le superficie de’ corpi, ed in quelli si estende |||
 6
6. Come la pittura abbraccia le superficie, figure e colori de’ corpi naturali, e la filosofia sol s’estende nelle lor virtù naturali |||
 ivi
7. Come l’occhio meno s’inganna ne’ suoi esercizi, che nessun altro senso, in luminosi, o trasparenti, ed uniformi, e mezzi |||
 ivi
8. Come chi sprezza la pittura non ama la filosofia, nè la natura |||
 7
9. Come il pittore è signore d’ogni sorta di gente e di tutte le cose |||
 ivi
0. Del poeta e del pittore |||
 ivi
1. Esempio tra la poesia e la pittura |||
 8
2. Qual è di maggior danno alla specie umana, o perder l’occhio o l’orecchio |||
 9
3. Come la scienza dell’astrologia nasce dall’occhio, perchè mediante quello è generata |||
 10
4. Pittore che disputa col poeta |||
 10
5. Come la pittura avanza tutte le opere umane per sottili speculazioni appartenenti a quella |||
 ivi
6. Differenza che ha la pittura con la poesia |||
 12
7. Che differenza è dalla pittura alla poesia |||
 ivi
8. Differenza infra poesia e pittura |||
 13
9. Della differenza ed ancora similitudine che ha la pittura con la poesia |||
 ivi
0. Dell’occhio |||
 15
1. Disputa del poeta col pittore, e che differenza è da poesia a pittura |||
 ivi
2. Arguizione del poeta contro il pittore |||
 16
3. Risposta del re Mattia ad un poeta che gareggiava con un pittore |||
 17
4. Conclusione infra il poeta ed il pittore |||
 18
5. Come la musica si dee chiamare sorella e minore della pittura |||
 19
6. Parla il musico col pittore |||
 ivi
7. Il pittore dà i gradi delle cose opposte all’occhio, come il musico dà delle voci opposte all’orecchio |||
 ivi
8. Conclusione del poeta, del pittore e del musico |||
 20
9. Quale scienza è meccanica, e quale non è meccanica |||
 21
[p. 302 modifica]
30. Perchè la pittura non è connumerata nelle scienze |||
 22
31. Comincia della scultura, e s’essa è scienza o no |||
 23
32. Differenza tra la pittura e la scultura |||
 ivi
33. Il pittore e lo scultore |||
 24
34. Come la scultura è di minore ingegno che la pittura, e mancano in lei molte parti naturali |||
 26
35. Dello scultore e del pittore |||
 27
36. Comparazione della pittura alla scultura |||
 28
37. Escusazione dello scultore |||
 30
38. Dell’obbligo che ha la scultura col lume, e non la pittura |||
 ivi
39. Differenza ch’è dalla pittura alla scultura |||
 ivi
40. Della pittura e della poesia |||
 31



PARTE SECONDA.


41. Del primo principio della scienza della pittura |||
 33
42. Principio della scienza della pittura |||
 ivi
43. Del secondo principio della pittura |||
 ivi
44. In che si estende la scienza della pittura |||
 34
45. Quello che deve prima imparare il giovane |||
 ivi
46. Quale studio deve essere ne’ giovani |||
 ivi
47. Quale regola si deve dare a’ putti pittori |||
 ivi
48. Della vita del pittore nel suo studio |||
 35
49. Notizia del giovane disposto alla pittura |||
 ivi
50. Precetto |||
 ivi
51. In che modo deve il giovane procedere nel suo studio |||
 ivi
52. Del modo di studiare |||
 36
53. A che similitudine dev’essere l’ingegno del pittore |||
 ivi
54. Del giudizio del pittore |||
 ivi
55. Discorso de’ precetti del pittore |||
 ivi
56. Precetto del pittore |||
 37
57. Precetti del pittore |||
 38
58. Dell’essere universale nelle sue opere |||
 ivi
59. Precetto |||
 ivi
60. Precetti del pittore |||
 ivi
61. Precetto intorno al disegno dello schizzare storie e figure |||
 39
62. Dell’operatore della pittura e suoi precetti |||
 ivi
63. Modo d’aumentare e destare l’ingegno a varie invenzioni |||
 40
64. Dello studiare insino quando ti desti, o innanzi tu ti dormenti nel letto allo scuro |||
 ivi
65. Piacere del pittore |||
 41
66. De’ giuochi che debbono fare i disegnatori |||
 ivi
67. Che si deve prima imparare la diligenza che la presta pratica |||
 42
68. S’egli è meglio disegnare in compagnia o no |||
 ivi
69. Modo di bene imparare a mente |||
 ivi
70. Come il pittore non è laudabile s’egli non è universale |||
 43
71. Della trista suasione di quelli che falsamente si fanno chiamare pittori |||
 ivi
72. Come il pittore dev’esser vago di udire, nel fare dell’opera, il giudizio di ognuno |||
 ivi
73. Come nelle opere d’importanza l’uomo non si deve mai fidare tanto nella sua memoria, che non degni ritrarre dal naturale |||
 44
74. Di quelli che biasimano chi disegna alle feste, e che investiga le opere di Dio |||
 ivi
75. Delle varietà delle figure |||
 ivi
76. Dell’essere universale |||
 45
77. Dell’errore di quelli che usano la pratica senza la scienza |||
 ivi
78. Dell’imitare pittori |||
 ivi
79. Ordine del disegnare |||
 ivi
80. Del ritrarre di naturale |||
 ivi
81. Del ritrarre una qualunque cosa |||
 46
82. Come deve essere alto il lume da ritrarre di naturale |||
 ivi
83. Quali lumi si debbono eleggere per ritrarre le figure de’ corpi |||
 ivi
[p. 303 modifica]
84. Delle qualità del lume per ritrarre rilievi naturali o finti |||
 47
85. Del ritrarre i nudi |||
 ivi
86. Del ritrarre di rilievo finto o di naturale |||
 ivi
87. Modo di ritrarre un sito col vetro |||
 ivi
88. Dove si debbono ritrarre i paesi |||
 48
89. Del ritrarre le ombre de' corpi al lume |||
 ivi
90. In che termine si debba ritrarre un volto a dargli grazia d'ombre e lumi |||
 ivi
91. Modo di ritrarre d'ombra semplice e composta |||
 ivi
92. Del lume dove si ritraggono le incarnazioni de' volti, o ignudi |||
 ivi
93. Del ritrarre figure per istorie |||
 49
94. A imparare a far bene un posato |||
 ivi
95. In qual tempo si deve studiare la elezione delle cose |||
 ivi
96. Delle attitudini |||
 50
97. Per ritrarre un ignudo dal naturale od altra cosa |||
 ivi
98. Misure o compartizioni della statua |||
 ivi
99. Modo di ritrarre di notte un rilievo |||
 ivi
100. Come il pittore si deve acconciare al lume col suo rilievo |||
 ivi
101. Della qualità del lume |||
 51
102. Dell'inganno che si riceve nel giudizio delle membra |||
 ivi
103. Come al pittore è necessario sapere l'intrinseca forma dell'uomo |||
 ivi
104. Del difetto che hanno i maestri di replicare le medesime attitudini de' volti |||
 ivi
105. Del massimo difetto de' pittori |||
 ivi
106. Precetto, che il pittore non s'inganni nell'elezione della figura in che esso fa l'abito |||
 52
107. Difetto de' pittori che ritraggono una cosa di rilievo in casa a un lume, e poi la mettono in campagna ad altro lume |||
 53
108. Della pittura e sua divisione |||
 ivi
109. Figura e sua divisione |||
 ivi
110. Proporzione di membra |||
 ivi
111. Del fuggire le calunnie de' giudizi varî che hanno gli operatori della pittura |||
 54
112. De' movimenti e delle operazioni varie |||
 ivi
113. Fuggi i profili, cioè i termini espediti delle cose |||
 ivi
114. Come nelle cose piccole non s'intendono gli errori come nelle grandi |||
 54
115. Perchè la pittura non può mai parere spiccata come le cose naturali |||
 55
116. Perchè i capitoli delle figure l'uno sopra l'altro è opra da fuggire |||
 ivi
117. Qual pittura è meglio usare nel far parer le cose spiccate |||
 56
118. Qual è più di discorso ed utilità, o i lumi ed ombre de' corpi, o i loro lineamenti |||
 ivi
119. Qual è di maggiore importanza, o il movimento creato dagli accidenti diversi degli animali, o le loro ombre e lumi |||
 ivi
120. Qual è di più importanza, o che la figura abbondi in bellezza di colori, o in dimostrazioni di gran rilievo |||
 ivi
121. Qual è più difficile, o le ombre e i lumi, o pure il disegno buono |||
 57
122. Precetti del pittore |||
 ivi
123. Memoria che si fa l'autore |||
 ivi
124. Precetti di pittura |||
 58
125. Precetti di pittura |||
 ivi
126. Come fu la prima pittura |||
 ivi
127. Come la pittura dev'essere vista da una sola finestra |||
 ivi
128. Delle prime otto parti in che si divide la pittura |||
 59
129. Come la pittura si divide in cinque parti |||
 ivi
130. Delle due parti principali in che si divide la pittura |||
 ivi
131. Della pittura lineale |||
 ivi
132. Della pittura, cioè delle ombre |||
 ivi
133. Delle parti e qualità della pittura |||
 60
134. Della elezione de' bei visi |||
 ivi
135. Della elezione dell'aria, che dà grazia ai volti |||
 ivi
136. Delle bellezze e bruttezze |||
 ivi
137. Delle bellezze |||
 ivi
138. De' giudicatori di varie bellezze in varî corpi, e di pari eccellenza |||
 ivi
139. Come si debbono figurare i putti |||
 ivi
140. Come si debbono figurare i vecchi |||
 ivi
141. Come si debbono figurare le donne |||
 ivi
142. Come si debbono figurare le vecchie |||
 ivi
[p. 304 modifica]
143. Come si deve figurare una notte |||
 61
144. Come si deve figurare una fortuna |||
 62
145. Come si deve figurare una battaglia |||
 63
146. Del modo di condurre in pittura le cose lontane |||
 64
147. Come l’aria si deve far più chiara quanto più la fai finire bassa |||
 ivi
148. A fare che le figure spicchino dal loro campo |||
 65
149. Del figurare le grandezze delle cose dipinte |||
 ivi
150. Delle cose finite, e delle confuse |||
 66
151. Delle figure che sono separate, acciocchè non paiano congiunte |||
 ivi
152. Se il lume deve esser tolto in faccia alle figure, o da parte, e quale dia più grazia |||
 ivi
153. Della riverberazione |||
 ivi
154. Dove non può essere riverberazione luminosa |||
 ivi
155. De’ riflessi |||
 67
156. De’ riflessi de’ lumi che circondano le ombre |||
 ivi
157. Dove i riflessi de’ lumi sono di maggiore o minor chiarezza |||
 ivi
158. Qual parte del riflesso sarà più chiara |||
 68
159. De’ colori riflessi della carne |||
 ivi
160. Dove i riflessi sono più sensibili |||
 ivi
161. De’ riflessi duplicati e triplicati |||
 69
162. Come nessun colore riflesso è semplice, ma è misto con le specie degli altri colori |||
 ivi
163. Come rarissime volte i riflessi sono del colore del corpo dove si congiungono |||
 ivi
164. Dove più si vedrà il riflesso |||
 70
165. De’ riflessi |||
 ivi
166. Riflessione |||
 ivi
167. De’ colori de’ riflessi |||
 ivi
168. De’ termini de’ riflessi nel loro campo |||
 71
169. Del modo d’imparar bene a comporre insieme le figure nelle istorie |||
 ivi
170. Del porre prima una figura nell’istoria |||
 ivi
171. Del collocar le figure |||
 ivi
172. Modo del comporre le istorie |||
 72
173. Del comporre le istorie |||
 ivi
174. Varietà d’uomini nelle istorie |||
 ivi
175. Dell’imparare i movimenti dell’uomo |||
 72
176. Come il buon pittore ha da dipingere due cose, l’uomo e la sua mente |||
 73
177. Del comporre le istorie in prima bozza |||
 ivi
178. Di non far nelle istorie troppi ornamenti alle figure |||
 ivi
179. Della varietà nelle istorie |||
 ivi
180. Dell’istoria |||
 74
181. Convenienze delle parti delle istorie |||
 ivi
182. Del diversificare le arie de’ volti nelle istorie |||
 ivi
183. Del variare valetudine, età e complessione dei corpi nelle istorie |||
 ivi
184. De’ componimenti delle istorie |||
 ivi
185. Precetto del comporre le istorie |||
 ivi
186. Dell’accompagnare i colori l’uno con l’altro, in modo che l’uno dia grazia all’altro |||
 75
187. Del far vivi e belli i colori nelle tue pitture |||
 76
188. De’ colori delle ombre di qualunque colore |||
 ivi
189. Delle varietà che fanno i colori delle cose remote o propinque |||
 ivi
190. In quanta distanza si perdono i colori delle cose integralmente |||
 ivi
191. In quanta distanza si perdono i colori degli obietti dell’occhio |||
 ivi
192. Colore d’ombra del bianco |||
 77
193. Qual colore farà ombra più nera |||
 ivi
194. Del colore che non mostra varietà in varie grossezze d’aria |||
 ivi
195. Della prospettiva de’ colori |||
 78
196. Del colore che non si muta in varie grossezze d’aria |||
 ivi
197. Se i colori varî possono parere di una uniforme oscurità mediante una medesima ombra |||
 ivi
198. Della causa de’ perdimenti de’ colori e figure de’ corpi mediante le tenebre che paiono e non sono |||
 80
199. Come nessuna cosa mostra il suo vero colore, se essa non ha lume da un altro simil colore |||
 ivi
200. De’ colori che si dimostrano variare dal loro essere mediante i paragoni de’ loro campi |||
 ivi
[p. 305 modifica]
201. Della mutazione de’ colori trasparenti dati o misti sopra diversi colori con la loro diversa relazione |||
 80
202. Qual parte di un medesimo colore si dimostra più bella in pittura |||
 81
203. Come ogni colore che non lustra è più bello nelle sue parti luminose che nelle ombrose |||
 ivi
204. Dell’evidenza de’ colori |||
 ivi
205. Qual parte del colore ragionevolmente deve esser più bella |||
 ivi
206. Come il bello del colore dev’essere ne’ lumi |||
 82
207. Del color verde fatto dalla ruggine di rame |||
 ivi
208. Aumentazione di bellezza nel verderame |||
 ivi
209. Della mistione de’ colori l’uno con l’altro, la qual mistione si estende verso l’infinito |||
 ivi
210. Della superficie d’ogni corpo ombroso |||
 83
211. Qual è la superficie più ricettiva di colori |||
 ivi
212. Qual parte del corpo si tingerà più del colore del suo obietto |||
 ivi
213. Qual parte della superficie de’ corpi si dimostrerà di più bel colore |||
 84
214. Delle incarnazioni de’ volti |||
 ivi
215. Modo per ritrarre di rilievo e preparare la carta per questo |||
 ivi
216. Della varietà di un medesimo colore in varie distanze dall’occhio |||
 ivi
217. Della verdura veduta in campagna |||
 ivi
218. Qual verdura parrà partecipare più d’azzurro |||
 ivi
219. Qual è quella superficie che meno che le altre dimostra il suo vero colore |||
 85
220. Qual corpo ti mostrerà più il suo vero colore |||
 ivi
221. Della chiarezza de’ paesi |||
 ivi
222. Prospettiva comune, e della diminuzione de’ colori in lunga distanza |||
 ivi
223. Delle cose specchiate nelle acque de’ paesi, e prima dell’aria |||
 86
224. Diminuzione de’ colori pel mezzo interposto infra loro e l’occhio |||
 ivi
225. De’ campi che si convengono alle ombre ed ai lumi |||
 ivi
226. Come si deve riparare quando il bianco termina in bianco o l’oscuro in oscuro |||
 ivi
227. Della natura de’ colori de’ campi sopra i quali campeggia il bianco |||
 87
228. De’ campi delle figure |||
 ivi
229. De’ campi delle cose dipinte |||
 ivi
230. Di quelli che in campagna fingono la cosa più remota farsi più oscura |||
 ivi
231. De’ colori delle cose remote dall’occhio |||
 ivi
232. Gradi di pittura |||
 88
233. Dello specchiamento e colore dell’acqua del mare veduto da diversi aspetti |||
 ivi
234. Della natura de’ paragoni |||
 ivi
235. Del colore dell’ombra di qualunque corpo |||
 ivi
236. Della prospettiva de’ colori ne’ luoghi oscuri |||
 89
237. Prospettiva de’ colori |||
 ivi
238. De’ colori |||
 ivi
239. Da che nasce l’azzurro dell’aria |||
 ivi
240. De’ colori |||
 ivi
241. De’ colori |||
 90
242. De’ campi delle figure de’ corpi dipinti |||
 ivi
243. Perchè il bianco non è colore |||
 ivi
244. De’ colori |||
 ivi
245. De’ colori de’ lumi incidenti e riflessi |||
 91
246. De’ colori delle ombre |||
 ivi
247. Delle cose poste in campo chiaro, e perchè tal uso è utile in pittura |||
 92
248. De’ campi |||
 ivi
249. De’ colori |||
 ivi
250. De’ colori che risultano dalla mistione d’altri colori, i quali si dimandano specie seconda |||
 ivi
251. De’ colori |||
 93
252. De’ colori specchiati sopra cose lustre di varî colori |||
 ivi
253. De’ colori del corpo |||
 ivi
254. De’ colori |||
 94
255. Del vero colore |||
 ivi
256. Del colore delle montagne |||
 ivi
257. Come il pittore deve mettere in pratica la prospettiva de’ colori |||
 95
258. Della prospettiva aerea |||
 ivi

[p. 306 modifica]

PARTE TERZA

DE’ VARI ACCIDENTI E MOVIMENTI DELL’UOMO

E PROPORZIONE DI MEMBRA


259. Delle mutazioni delle misure dell’uomo pel movimento delle membra a diversi aspetti |||
 97
260. Delle mutazioni delle misure dell’uomo dal nascimento al suo ultimo crescimento |||
 ivi
261. Come i puttini hanno le giunture contrarie agli uomini nelle loro grossezze |||
 98
262. Delle differenti misure che v’hanno fra i putti e gli uomini |||
 ivi
263. Delle giunture delle dita |||
 ivi
264. Delle giunture delle spalle, e loro accrescimenti e diminuzioni |||
 99
265. Delle spalle |||
 ivi
266. Delle misure universali de’ corpi |||
 ivi
267. Delle misure del corpo umano e piegamenti di membra |||
 ivi
268. Della proporzionalità delle membra |||
 100
269. Della giuntura della mano col braccio |||
 ivi
270. Delle giunture de’ piedi, e loro ingrossamenti e diminuzioni |||
 ivi
271. Delle membra che diminuiscono quando si piegano, e crescono quando si distendono |||
 101
272. Delle membra che ingrossano nelle loro giunture quando si piegano |||
 ivi
273. Delle membra degli uomini ignudi |||
 ivi
274. De’ moti potenti delle membra dell’uomo |||
 ivi
275. De’ movimenti dell’uomo |||
 ivi
276. Dell’attitudine e de’ movimenti delle membra |||
 102
277. Delle giunture delle membra |||
 ivi
278. Della membrificazione dell’uomo |||
 103
279. De’ membri |||
 ivi
280. Delle membrificazioni degli animali |||
 ivi
281. De’ moti delle parti del volto |||
 ivi
282. De’ movimenti dell’uomo nel volto |||
 104
283. Qualità d’arie de’ visi |||
 ivi
284. De’ membri e descrizione d’effigie |||
 ivi
285. Del fare un’effigie umana in profilo dopo averlo guardato una sola volta |||
 ivi
286. Modo di tener a mente la forma d’un volto |||
 105
287. Della bellezza de’ volti |||
 ivi
288. Di fisonomia e chiromanzia |||
 106
289. Del porre le membra |||
 ivi
290. Degli atti delle figure |||
 ivi
291. Dell’attitudine |||
 ivi
292. De’ movimenti delle membra, quando si figura l’uomo, che sieno atti propri |||
 ivi
293. Ogni moto della figura finta dev’essere fatto in modo che mostri effetto |||
 107
294. De’ moti propri dimostratori del moto della mente del motore |||
 ivi
295. De’ moti propri operati da uomini di diverse età |||
 ivi
296. De’ movimenti dell’uomo e d’altri animali |||
 ivi
297. Di un medesimo atto veduto da varî siti |||
 ivi
298. Della membrificazione de’ nudi e loro operazioni |||
 108
299. Degli scoprimenti o coprimenti de’ muscoli di ciascun membro nelle attitudini degli animali |||
 ivi
300. De’ movimenti dell’uomo ed altri animali |||
 ivi
301. Del moto e corso dell’uomo ed altri animali |||
 ivi
302. Quando è maggior differenza d’altezza delle spalle dell’uomo nelle sue azioni |||
 109
303. Risposta contra |||
 ivi
304. Come il braccio raccolto muta tutto l’uomo dalla sua prima ponderazione quando esso braccio s’estende |||
 ivi
[p. 307 modifica]
305. Dell’uomo ed altri animali che nel muoversi con tardità non hanno il centro della gravità troppo remoto dal centro de’ sostentacoli |||
 109
306. Dell’uomo che porta un peso sopra le spalle |||
 110
307. Della ponderazione dell’uomo sopra i suoi piedi |||
 ivi
308. Dell’uomo che si muove |||
 ivi
309. Della bilicazione del peso di qualunque animale immobile sopra le sue gambe |||
 ivi
310. De’ piegamenti e voltamenti dell’uomo |||
 ivi
311. De’ piegamenti |||
 111
312. Della equiponderanza |||
 ivi
313. Del moto umano |||
 ivi
314. Del moto creato dalla distruzione del bilico |||
 ivi
315. Del bilico delle figure |||
 112
316. Della grazia delle membra |||
 ivi
317. Della comodità delle membra |||
 ivi
318. D’una figura sola fuori dell’istoria |||
 113
319. Quali sono le principali importanze che appartengono alla figura |||
 ivi
320. Del bilicare il peso intorno al centro della gravità de’ corpi |||
 ivi
321. Delle figure che hanno a maneggiare o portar pesi |||
 ivi
322. Delle attitudini degli uomini |||
 114
323. Varietà d’attitudini |||
 ivi
324. Delle attitudini delle figure |||
 ivi
325. Dell’attenzione de’ circostanti ad un caso notando |||
 ivi
326. Qualità de’ nudi |||
 ivi
327. Come i muscoli sono corti e grossi |||
 115
328. Come i grassi non hanno grossi muscoli |||
 ivi
329. Quali sono i muscoli che spariscono ne’ movimenti diversi dell’uomo |||
 ivi
330. De’ muscoli |||
 ivi
331. Di non far tutti i muscoli alle figure, se non sono di gran fatica |||
 ivi
332. De’ muscoli degli animali |||
 116
333. Che il nudo figurato con grand’evidenza di muscoli sarà senza moto |||
 ivi
334. Che le figure ignude non debbono aver i loro muscoli ricercati affatto |||
 ivi
335. Che quelli che compongono grassezza aumentano assai di forza dopo la prima gioventù |||
 117
336. Come la natura attende occultare le ossa negli animali quanto può la necessità de’ membri loro |||
 ivi
337. Com’è necessario al pittore sapere la notomia |||
 ivi
338. Dell’allargamento e raccorciamento de’ muscoli |||
 118
339. Dove si trova corda negli uomini senza muscoli |||
 ivi
340. Degli otto pezzi che nascono nel mezzo delle corde in varie giunture dell’uomo |||
 ivi
341. Del muscolo che è infra il pomo granato ed il pettignone |||
 ivi
342. Dell’ultimo svoltamento che può far l’uomo nel vedersi a dietro |||
 119
343. Quanto si può avvicinare l’un braccio con l’altro di dietro |||
 ivi
344. Quanto si possano traversare le braccia sopra il petto, e che le gomita vengano nel mezzo del petto |||
 ivi
345. Dell’apparecchio della forza nell’uomo che vuol generare gran percussione |||
 ivi
346. Della forza composta dall’uomo, e prima si dirà delle braccia |||
 120
347. Quale è maggior potenza nell’uomo, quella del tirare o quella dello spingere |||
 ivi
348. Delle membra che piegano, e che officio fa la carne che le veste in essi piegamenti |||
 121
349. Del voltare la gamba senza la coscia |||
 ivi
350. Delle pieghe della carne |||
 ivi
351. Del moto semplice dell’uomo |||
 122
352. Del moto composto fatto dall’uomo |||
 ivi
353. De’ moti appropriati agli effetti degli uomini |||
 ivi
354. De’ moti delle figure |||
 ivi
355. De’ movimenti |||
 123
356. De’ maggiori o minori gradi degli accidenti mentali |||
 ivi
357. De’ medesimi accidenti che accadono all’uomo di diverse età |||
 ivi
358. Degli atti dimostrativi |||
 ivi
359. Delle diciotto operazioni dell’uomo |||
 ivi
[p. 308 modifica]
360. Della disposizione delle membra secondo le figure |||
 123
361. Della qualità delle membra secondo l’età |||
 124
362. Della varietà de’ visi |||
 ivi
363. Della membrificazione degli animali |||
 ivi
364. Come la figura non sarà laudabile s’essa non mostra la passione dell’animo |||
 ivi
365. Come le mani e le braccia in tutte le loro operazioni hanno da dimostrare l’intenzione del loro motore il più che si può |||
 ivi
366. De’ moti appropriati alla mente del mobile |||
 125
367. Come gli atti mentali muovano la persona in primo grado di facilità e comodità |||
 ivi
368. Del moto nato dalla mente mediante l’obietto |||
 ivi
369. De’ moti comuni |||
 ivi
370. Del moto degli animali |||
 126
371. Che ogni membro per sè sia proporzionato a tutto il suo corpo |||
 ivi
372. Che se le figure non esprimono la mente sono due volte morte |||
 ivi
373. Dell’osservanza del decoro |||
 ivi
374. Dell’età delle figure |||
 127
375. Qualità d’uomini ne’ componimenti delle istorie |||
 ivi
376. Del figurare uno che parli infra più persone |||
 ivi
377. Come si deve fare una figura irata |||
 128
378. Come si figura un disperato |||
 ivi
379. Delle convenienze delle membra |||
 ivi
380. Del ridere e del piangere e differenza loro |||
 ivi
381. De’ posati d’infanti |||
 129
382. De’ posati di femmine e di giovanetti |||
 ivi
383. Del rizzarsi l’uomo da sedere di sito piano |||
 ivi
384. Del saltare, e che cosa aumenta il salto |||
 ivi
385. Del moto delle figure nello spingere o tirare |||
 ivi
386. Dell’uomo che vuol trarre una cosa fuor di sè con grand’impeto |||
 130
387. Perchè quello che vuol ficcare tirando il ferro in terra, alza la gamba opposita incurvata |||
 ivi
388. Ponderazione de’ corpi che non si muovono |||
 ivi
389. Dell’uomo che posa sopra i suoi due piedi, che dà di sè più peso all’uno che all’altro |||
 131
390. De’ posati delle figure |||
 ivi
391. Della ponderazione dell’uomo nel fermarsi sopra i suoi piedi |||
 ivi
392. Del moto locale più o meno veloce |||
 132
393. Degli animali da quattro piedi, e come si muovono |||
 ivi
394. Delle corrispondenze che ha la metà dell’uomo con l’altra metà |||
 ivi
395. Come nel saltare dell’uomo in alto vi si trovano tre moti |||
 ivi
396. Che è impossibile che una memoria riserbi tutti gli aspetti e le mutazioni delle membra |||
 ivi
397. Delle prime quattro parti che si richiedono alla figura |||
 133
398. Discorso sopra il pratico |||
 ivi
399. Della pratica cercata con gran sollecitudine dal pittore |||
 134
400. Del giudicare il pittore le sue opere e quelle d’altrui |||
 ivi
401. Del giudicare il pittore la sua pittura |||
 ivi
402. Come lo specchio è il maestro de’ pittori |||
 ivi
403. Come si deve conoscere una buona pittura e che qualità deve avere per essere buona |||
 135
404. Come la vera pittura stia nella superficie dello specchio piano |||
 ivi
405. Qual pittura è più laudabile |||
 136
406. Qual è il primo obietto intenzionale del pittore |||
 ivi
407. Quale è più importante, nella pittura, o le ombre o i loro lineamenti |||
 ivi
408. Come si deve dare il lume alle figure |||
 ivi
409. Dove deve star quello che risguarda la pittura |||
 137
410. Come si deve porre alto il punto |||
 ivi
411. Che le figure piccole non debbono per ragione esser finite |||
 ivi
412. Che campo deve usare il pittore alle sue opere |||
 138
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