Storia di Torino (vol 1)/Indice

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INDICE


Avvertimento dell’Editore |||
 pag. v
Lettera Dedicatoria |||
   » vii

Libro Primo

Capo Primo. — Congetture bibliche sopra le prime migrazioni de’ popoli dell’Asia in Italia. — Tirreni, suddivisi in Tavrini, Etruschi e Osci. — Liguri di razza Ibera. — Umbri di razza Celtica. — Veneti e Pelasgi. |||
   » 11
Capo Secondo. — De’ Tirreni, de’ Liguri, degli Umbri e dei Pelasgi secondo le tra dizioni storiche.— Tavrini, gente Ligure. |||
   » 17
Capo Terzo. — I Galli, nazione Celtica.— Loro condizioni.— Invadono a più ri prese l’Italia.— Occaso della civiltà Etrusca.— Roma. — Suoi progressi.— Sue guerre contro agli|||
 
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Etruschi e contro ai Galli. — Tutta l’Italia è Romana l’anno 221 prima di Gesù Cristo. |||
 pag. 28
Capo Quarto. – Annibale passa le Alpi ed espugna la città de’ Tavrini. |||
   » 37
Capo Quinto. – Torino fatta colonia Romana. — Come s’avanzasse la civiltà del l’Italia occidentale per l’innesto delle leggi e degli ordini politici di Roma. — Il re Cozio, figliuolo del re Donno. — Memorie di Torino ai tempi Romani. — Il torinese Quinto Glizio Attilio Agri cola, stato due volte console. |||
   » 42
Capo Sesto. – Fede cristiana predicata da S. Luca nelle Gallie e in Italia. — S. Ca limero, vescovo di Milano, la diffonde in queste parti nel secolo ii. — S. Dalmazzo predica il Vangelo ai Torinesi; suo martirio presso Auriate, nel 254. — I santi Solutore, Avventore ed Ottavio, mar tiri torinesi nel secolo iii. — Concilio di Torino nel 397, o nel 401. — Apostolato di S. Eusebio, vescovo di Vercelli, a Torino. — Primi vescovi di Torino |||
   » 53
Capo Settimo. – Cagioni della decadenza dell’impero Romano. — Facilità che ebbero i barbari ad occuparlo, non a conquistarlo. — Vicende di Torino in quel tempo. — S. Vittore vescovo di Torino, com- pagno di S. Epi fanio, vescovo di Pavia, nella sua legazione a Gondebaldo, re dei Borgognoni. |||
   » 61
Capo Ottavo. – I Longobardi. — Agilulfo duca di Torino, poi re d’Italia. — Ursicino, vescovo di Torino, prigioniero de’ Longobardi. — Val di Susa e vai di Mati smembrate dal vescovado di Torino. — Ursicino ri messo in libertà; sua morte nel 609. — Arioaldo, duca di Torino, poi re d’Italia. — Garibaldo, duca di Torino, traditore. Uccide il re Godeberto. È ucciso egli stesso nel duomo di Torino nel 662. — Ragimberto, duca di Torino, poi re nel 700. |||
   » 71
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Libro Secondo


Capo Primo. – De’ Duchi, Conti e Marchesi |||
 pag. 101
Capo Secondo. – Contea di Torino. Suoi confini. — Ratberto, conte di Torino nell’ 827. Placito o giudicio tra gli uomini d’Oulx ed il monas- tero della Novalesa. — Vassi e scabini; che fossero. — Germe del comune a Oulx, prima dell’ 800. — Claudio iconoclasta, vescovo di Torino |||
   » 106
Capo Terzo. – Suppone, conte di Torino e d’Asti, 878. — Mutazioni del regno Italico dopo la morte di Carlo il Grosso. — Berengario i. — Guido. — Guido e Lamberto. — Rodolfo di Borgogna. — Ugo. — Ugo e Lotario. — Lotario solo. — Berengario ii e Adalberto. — Gli Ottoni. — Arduino. — Arrigo il Santo. |||
   » 117
Capo Quarto. – Conti di Torino e marchesi; Anscario il Vecchio, fratello del re Guido. — Adalberto. — Berengario ii ed Anscario ii. — Notizie che se ne hanno. |||
   » 132
Capo Quinto. – Quistioni de’ Torinesi col vescovo Ammulo, il quale cacciato dalla sua sede, vi torna dopo tre anni, e distrugge le mura e le torri della città. — Prove d’un ordinamento comunale a Torino, verso il 900. |||
   » 142
Capo Sesto. – Come sorgesse ad onor marchionale la famiglia degli Arduini. — Arduino Glabrione, conte e marchese di Torino. — Fondazione della Sagra di S. Michele. |||
   » 147
Capo Settimo. – Odelrico Manfredi ii, conte di Torino e marchese. — Il re Arduino. — Sollevazioni dei nobili di second’ordine, o secondi militi, in favore d’Arduino. — Fondazione del monastero di S. Solutore. — Quistioni di Manfredi ii co’ Torinesi nel 1031. — Giudizio degli eretici di Monforte. — La contessa Adelaide e i suoi tre mariti. |||
   » 155
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Capo Ottavo. – Marchesi di Torino. — Oddone di Savoia. — Pietro di Savoia, alleato di Cuniberto, vescovo di Torino, nella guerra contra al monastero di S. Michele della Chiusa. — Federigo di Lucemburgo, conte di Monzone, genero di Pietro. — Morte della famosa contessa Adelaide, nel 1091. |||
 pag. 172

Libro Terzo


Capo Primo. – Costituzione definitiva della città di Torino in comune. — Giurisdizione sulla strada romana, libertà ed altri privilegi ot- tenuti da Arrigo v, imperatore nel 1111 e 1116. — Significazione della parola Libertà. — Forme politiche del comune. — Origini e sviluppo del medesimo. — Primi consoli torinesi. — Abbassamento del consolato, colla chiamata d’un podestà. |||
   » 181
Capo Secondo. – Amedeo iii, conte di Savoia, s’insignorisce di Torino verso il 1130. — Sue discordie coll’imperatore Lotario. — Barbarossa, suo di sprezzo pe’ dritti acquistati. — Doni e privilegi da lui conceduti al vescovo di Torino a pregiudizio de’ terzi. — Lega de’ Torinesi coi marchesi di Romagnano. — Guerra civile nel 1191 tra i cittadini ed il vescovo. — Pace del 1195. — Guerra con Chieri e Testona. — Pace del 1200. |||
   » 191
Capo Terzo. — Quanto dure condizioni fossero quelle de’ borghesi d’un comune in dipendente nel medio evo, e come si portassero lietamente per amore di libertà. — Contese per l’impero tra Fil- ippo di Svevia e Ottone di Sassonia. — Filippo ucciso, Ottone deposto, Federico ii eletto. — Buone e ree qualità di questo principe. — Tommaso i di Savoia ristora la fortuna di sua casa. — I Torinesi attendono a fortificare con leghe la propria indipendenza. — Confederati|||
 
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col marchese di Saluzzo nel 1222. — Colla nuova lega di Lombardia. — Con Testona e Pinerolo. — Con Andrea, delfino viennese, nel 1228. |||
 pag. 206
Capo Quarto. – Distruzione di Testona nel 1228. — Eserciti milanesi in Piemonte nel 1230-31. — Moncalieri da loro edificata. — Tommaso i se ne impadronisce. — Sua morte. — Guerra tra Torino, Pinerolo e i loro aderenti da l’una parte, ed il conte di Savoia dall’altra. — Pace del 1235. — Amedeo iv rinunzia al vescovo ed al comune Torino ogni ragione che potesse avere su questa città. |||
   » 219
Capo Quinto. – La città di Torino signora di Grugliasco, Collegno e Beinasco. — Patti con cui i signori di Beinasco le rendono omaggio. — Sette. — Cacciata dei Ghibellini. — Scomunica e deposizione di Federigo ii. — Giovanni Arborio eletto vescovo di Torino dal legato pontificio. — Il Capitolo torinese non vuol riconoscerlo. — Tommaso ii di Savoia torna di Fiandra in Piemonte. — Magnifici doni, con cui ne compra la divozione Federigo ii. |||
   » 230
Capo Sesto. – Tommaso ii acquista Torino nel 1252. — Lo perde tre anni dopo, e perde ad un tempo la libertà. — Lunghe negoziazioni per la sua liberazione co’Torinesi e cogli Astigiani. — Torino dopo qualche anno d’indipendenza obbedisce a Carlo d’Angiò, re di Sicilia, poi a Guglielmo vii, marchese di Monfer- rato. |||
   » 240

Libro Quarto


Capo Primo. – Tommaso iii, imprigionato Guglielmo vii, marchese di Monferrato, lo costringe a rendergli|||
 
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Torino, Collegno e Grugliasco. — Assedio di Cavoretto |||
 pag. 257
Capo Secondo. – Amedeo v regge il Piemonte durante l’età minore de’ figliuoli di Tommaso iii. — Lo dismette nel 1294 a Filippo. — Matrimonio di questo principe con Isabella di Villehardouin, principessa di Acaia. — Va colla sposa nell’Acaia, e torna nel 1304. — Tenta di farsi signor d’Asti. — Occupa varie terre del Canavese e del Monferrato. — È associato da Amedeo v nella signoria d’Ivrea e del Canavese. — Discordie di Torino con Moncalieri, nel 1285. — Coi signori di Beinasco, nel 1287. |||
   » 264
Capo Terzo. – Congiura torinese del 1334. — Società del popolo creata da Jacopo, principe d’Acaia. — Compagnia del Fiore. — Brevi notizie de’ successi de’ principi d’Acaia in Piemonte, fino alla morte di Ludovico, ultimo di quella stirpe, nel 1418. |||
   » 274
Capo Quarto. – Amedeo viii succede nei dominii di Piemonte al principe d’Acaia, col titolo di conte di Piemonte. — Ad Amedeo suo figliuol primogenito dà il titolo di principe di Piemonte. — Morte di quest’ultimo nel 1431 |||
   » 288
Capo Quinto. – Ludovico ed Anna di Cipro. — Privilegi concessi nel 1451 ai co muni del Piemonte. — Consiglio supremo di giustizia stabilito in perpetuo a Torino, nel 1459. — Preponderanza francese sul go verno dello Stato. — Amedeo ix (il Beato). — Yolant di Francia, reggente. — Discordie civili. — Filiberto i. — Carlo i. — Carlo ii. — Filippo. — Filiberto ii. |||
   » 294
Capo Sesto. – Indole di Carlo iii, detto il Buono. — Suoi lunghi e moltissimi tra vagli. — Torino occupato dai Francesi nel 1536 (per errore si è scritto nel titolo di questo capo 1537). — I tre Stati. — Restaurazione della monarchia di Savoia nel 1559 per opera di Emmanuele Filiberto. — La città di Torino restituita al duca di Savoia in dicembre del 1562. |||
   » 306
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Libro Quinto


Capo Primo. – Governo del comune di Torino. — Varii uffici e loro incumbenze. — Società del popolo e di S. Giovanni Battista. — Stati. |||
   » 321
Capo Secondo. – Statuti di Torino, e principali disposizioni de’ medesimi in materia politica, civile e criminale. — Condizione de’ borghesi, degli ecclesiastici e de’ forestieri. — Solidarietà del comune verso i borghesi, de’ borghesi fra loro, e verso i forestieri. |||
   » 343
Capo Terzo. – Dell’erario comunale |||
   » 358
Capo Quarto. – Provvisioni del comune in caso di guerra. |||
   » 364
Capo Quinto. – Provvisioni del comune in fatto di religione, di buon costume e di pubblica beneficenza. |||
   » 371
Capo Sesto. – Provvisioni in fatto di pubblica sanità, di polizia, d’edilità, d’annona. |||
   » 388
Capo Settimo. – Condizione degli studi in Torino. — Stampa |||
   » 398
Capo Ottavo. – Condizioni dell’industria. |||
   » 410
Capo Nono. – Ragione con cui si governava il comune verso al principe. |||
   » 415

Libro Sesto


Capo Primo. – Restaurazione della monarchia di Savoia, operata da Emmanuele Filiberto. — Privilegi da lui concessi alla città di Torino. |||
   » 433
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Capo Secondo. – Carlo Emmanuele i — Sue qualità — Compie l’opera cominciata dal padre formando la tempera nazionale e militare del popolo Piemontese — Peste del 1630 e successi della medesima in Torino — Bellezia, Beccaria e Fiocchetto. |||
   » 442
Capo Terzo. – Morte di Vittorio Amedeo i. — Questioni per la tutela tra madama Reale Cristina, e i principi suoi cognati. — Prepotenze inestimabili di Richelieu. — Il principe Tommaso occupa Torino nel 1639. — Lo rende nel 1640. — Fine della guerra civile nel 1642. |||
   » 452
Capo Quarto. – Reggenza di Madama Reale Maria Giovanna Battista. — Vittorio Amedeo ii si riscuote dalla preponderanza francese, e ricupera Pinerolo. |||
   » 466
Capo Quinto. – Quinto Assedio e liberazione di Torino nel 1706. |||
   » 474
Capo Sesto. – Utili riforme di Vittorio Amedeo ii. — Sua abdicazione nel 1730. — Sua morte nel 1732. |||
   » 482
Capo Settimo. – Carlo Emmanuele iii e Vittorio Amedeo iii. — Ingrandimenti e popolazione di Torino in varii tempi. — La monarchia agonizzante sotto Carlo Emmanuele iv. — Dominazione Francese. — Speranze ed illusioni del 1814. |||
   » 489

Documenti


Vendita di una casa posta innanzi alla chiesa di Sant’Agnese in Torino, fatta da Taurino, figliuolo di Stefano, console, e da Ruffina, sua moglie, a Giovanni Blanc |||
   » 501
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Tommasso de Nono, legato imperiale e podestà di Torino, a nome del comune, e di consenso de’ nobili dona tre giornate di beni alla chiesa di recente costrutta al di là del ponte vecchio di Dora. |||
 pag. 502
I consoli di Torino maggiori e minori vendono, in nome del comune, cinque giornate di terra a Guevarro |||
   » 504
Pace conchiusa da Amedeo iv, conte di Savoia, coi comuni di Torino, Pinerolo, Moncalieri, e co’ loro aderenti. |||
   » 506
Ricorso di Maria, vedova di Pietro Micca a Vittorio Amedeo ii |||
   » 519