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524 | indice |
Etruschi e contro ai Galli. — Tutta l’Italia è Romana l’anno 221 prima di Gesù Cristo. |||
pag. 28
Capo Quarto. –
Annibale passa le Alpi ed espugna la città de’ Tavrini. |||
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Capo Quinto. –
Torino fatta colonia Romana. — Come s’avanzasse la civiltà del l’Italia occidentale per l’innesto delle leggi e degli ordini politici di Roma. — Il re Cozio, figliuolo del re Donno. — Memorie di Torino ai tempi Romani. — Il torinese Quinto Glizio Attilio Agri cola, stato due volte console. |||
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Capo Sesto. –
Fede cristiana predicata da S. Luca nelle Gallie e in Italia. — S. Ca limero, vescovo di Milano, la diffonde in queste parti nel secolo ii. — S. Dalmazzo predica il Vangelo ai Torinesi; suo martirio presso Auriate, nel 254. — I santi Solutore, Avventore ed Ottavio, mar tiri torinesi nel secolo iii. — Concilio di Torino nel 397, o nel 401. — Apostolato di S. Eusebio, vescovo di Vercelli, a Torino. — Primi vescovi di Torino |||
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Capo Settimo. –
Cagioni della decadenza dell’impero Romano. — Facilità che ebbero i barbari ad occuparlo, non a conquistarlo. — Vicende di Torino in quel tempo. — S. Vittore vescovo di Torino, com- pagno di S. Epi fanio, vescovo di Pavia, nella sua legazione a Gondebaldo, re dei Borgognoni. |||
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Capo Ottavo. –
I Longobardi. — Agilulfo duca di Torino, poi re d’Italia. — Ursicino, vescovo di Torino, prigioniero de’ Longobardi. — Val di Susa e vai di Mati smembrate dal vescovado di Torino. — Ursicino ri messo in libertà; sua morte nel 609. — Arioaldo, duca di Torino, poi re d’Italia. — Garibaldo, duca di Torino, traditore. Uccide il re Godeberto. È ucciso egli stesso nel duomo di Torino nel 662. — Ragimberto, duca di Torino, poi re nel 700. |||
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