Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3388

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[p. 357 modifica] perché non l’ingegno? mentre quella è pure una facoltà tutta spirituale o tutta appartenente a ciò che nell’uomo si considera come spirito; è una parte o facoltà dell’animo solo, dello spirito ec. e dello stesso ingegno (9 settembre 1823). Vedi p. 3552.


*   Molti presenti italiani che ripongono tutto il pregio della poesia, anzi tutta la poesia, nello stile, e disprezzano affatto, anzi neppur concepiscono, la novità de’ pensieri, delle immagini, de’ sentimenti; e non avendo né pensieri, né immagini, né sentimenti, tuttavia per riguardo del loro stile si credono poeti, e poeti perfetti e classici; questi tali sarebbero forse ben sorpresi se loro si dicesse, non solamente che chi non è buono alle immagini, ai sentimenti, ai pensieri non è poeta, il che lo negherebbero schiettamente o implicitamente; [p. 358 modifica]implicitamente; 1 ma che chiunque non sa immaginare, pensare, sentire, inventare, non può né possedere un buono stile poetico, né tenerne l’arte, né eseguirlo, né giudicarlo nelle opere proprie né nelle altrui; che l’arte e la facoltà e l’uso dell’immaginazione e dell’invenzione è tanto indispensabile allo stile

Note

  1. Puoi vedere le pagg. 2979-80 e 3717-20.