Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
(3386-3387-3388) | pensieri | 357 |
che agiscono sull’immaginazione (3387) e la risvegliano ec. per mezzo del senso della vista, lo fanno eccitando certe idee apposite, legate a quei tali oggetti o per la lor propria forma, o per le rimembranze ch’essi destano nella memoria, o per immagini adeguate e analoghe in qualunque modo a quella tal vista ec. Niente di ciò accade nel suono semplicemente considerato, negli odori, nel tabacco ec. se non accidentalmente, ed anche fuori di tale accidente, quelle cose influiscono a dirittura sulla facoltà immaginativa. Cosí discorrasi anche della luce per se stessa e indipendentemente dagli oggetti ch’ella ci discuopre allo sguardo; perocché anche la luce per se influisce e sveglia fisicamente la facoltà immaginativa, senza relazione propria e particolare a veruna idea. Certo l’immaginazione è visibilmente sottoposta a mille cause totalmente fisiche, che la commuovono e scuotono, o l’assopiscono e intorpidiscono, la sollevano o la deprimono, l’eccitano o la raffrenano, la scaldano o l’agghiacciano. Se dunque l’immaginazione, (3388) perché non l’ingegno? mentre quella è pure una facoltà tutta spirituale o tutta appartenente a ciò che nell’uomo si considera come spirito; è una parte o facoltà dell’animo solo, dello spirito ec. e dello stesso ingegno (9 settembre 1823). Vedi p. 3552.
* Molti presenti italiani che ripongono tutto il pregio della poesia, anzi tutta la poesia, nello stile, e disprezzano affatto, anzi neppur concepiscono, la novità de’ pensieri, delle immagini, de’ sentimenti; e non avendo né pensieri, né immagini, né sentimenti, tuttavia per riguardo del loro stile si credono poeti, e poeti perfetti e classici; questi tali sarebbero forse ben sorpresi se loro si dicesse, non solamente che chi non è buono alle immagini, ai sentimenti, ai pensieri non è poeta, il che lo negherebbero schiettamente o im-