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indice alfabetico 421

Quinto — Una quinta parte dell’argento condotto a Venezia, doveva essere consegnata alla zecca, la quale ne coniava monete che erano date ai mercanti in pagamento del quinto dell’argento ricevuto, pag. 207 e 224 — abolizione del sistema dei quinti, pag. 245 — Si ordina che una quarta parte dell’argento portato a Venezia sia coniata, dando al mercante altrettanto peso di monete quanto aveva consegnato d’argento, pag. 246.

R


Rascia o Serbia — Grossi, imitati sul modello veneziano, sono proibiti e tagliati, pag. 90 e 142Urosio, re di Rascia, è dannato da Dante per avere falsificato la moneta di Venezia, pag. 91.

RavennaQuattrino e mezzo quattrino coniati per Ravenna, pag. 261.

Rodi — Veneziani muovono lamento al gran maestro dei Cavalieri per i ducati coniati a Rodi ad imitazione dei veneziani, pag. 250.

S


Saggio o campione dei ducati, pag. 171.

Scarnutiis — È proibito tenere i piccoli in scarnutiis, sistema simile a quello, pure vietato, di darli in scartociis, pag. 283.

Scartociis — Nel medio evo, quando abbondava la moneta minuta, era uso di chiuderla in borse o cartocci, su cui era scritto il numero dei pezzi contenuti: in seguito ad abusi, tale consuetudine fu vietata, pag. 276.

Scutari — Città dell’Albania ceduta a Venezia da Giorgio Balsa, aveva zecca, dove i Veneziani continuarono a battere moneta, pag. 237.

Sigillo di Giovanni Gradenigo, pag. 193 — di Pasquale Malipiero, pag. 280.

Slavonia — Soldini contrafatti a Veglia, proibiti a Venezia, pag. 160.

Soldo — Ventesima parte della lira, pari a 12 denari, non fu coniato ai tempi dei sovrani carolingi, pag. 70 — Per la prima volta a Venezia coniato in argento, ai tempi di Francesco Dandolo, pag. 158 — Soldino nuovo di argento fino, coniato da Andrea Dandolo, pag. 173 — Nuovo tipo del soldino col leone alato, pag. 207 — Diminuito di peso ai tempi di Andrea Venier, pag. 225 — nel 1407, pag. 234 — e nel 1417, pag. 246 — Nel 1420 peggiorato il titolo e scemato il peso del soldino colle iniziali dei massari, pag. 248Soldo per Verona e Vicenza, coniato col tipo del mezzanino, che valeva a Venezia 16 piccoli,