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bricavano di false. Per mettere in chiaro l’attendibilità dell'accusa, feci assaggiare le due monete e trovai che il mezzanino ha il titolo di 780 millesimi, ed il soldino 670 millesimi ; i Trevisani avevano dunque ragione di lagnarsi delle due nuove monete, perchè, sebbene il loro peso, relativamente al grosso, fosse eccedente, l’intrinseco era troppo scarso.

Essendo l’intrinseco deficiente, la zecca vi trovava largamente il suo conto, e coniava più volentieri il mezzanino ed il soldo che il grosso, ma la stessa ragione produsse in seguirò perturbazioni nel valore relativo di queste monete fra loro, in modo che il grosso dovette aumentare di prezzo.

Non era infondato nemmeno l’altro lagno dei Trevigiani, che cioè sul modello delle nuove monete corressero delle falsificazioni, e ce lo conferma un decreto della Quarantìa del 17 novembre 13381 che proibisce certi soldadini (soldini) fabbricati in grande quantità nella Slavonia ed in altre località ad imitazione dei veneziani, e che ordina ai pubblici ufficiali di confiscarli e di distruggerli. Pochi mesi dopo, nel 18 gennaio 1339, lo stesso Consiglio rinnova gli ordini e ricorda queste ed altre pene minacciate dalle leggi contro coloro che avessero e tenessero scientemente moneta de soldadini mala et falsa2 Finalmente se ne occupa il Senato colla seguente parte :

1339 . die viij . Maij.

«Cum moneta falsa de soldadinis qui fiunt partibus Slavonie multiplicet nimis in damnum nostris comunis, et alias fuerit missus ambaxator ad eomitem Bartholum, in cujus terris predicta fieri dicuntur, et ipse responderit de cessando, et peius fiat ;

«Capta fuit pars, quod mittatur alius ambaxator ad dictas partes Slavonie cum illa commissione, et verbis gravibus et opportunis, que videbuntur domino, consiliarijs, capitibus et provisoribus, vel maiori parti eorum; qui habeat libras tres grossorum prò sua provisione prò ista materia, et vadat ad

  1. Capitolare dei Signori di notte § CCCI, carte 110.
  2. Ivi § CCCIII, c. 112.