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indice 405


XLV. — La virtú si prova nei contrasti |||
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XLVI. — In onore di Giacomo da Leone |||
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XLVII. — Esorta i Signori di Gallura a portar soccorso a Pisa |||
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XLVIII. — Come, volendo, si possa vincer la carne |||
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XLIX. — Esortazioni alle donne |||
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L. — La mistica danza in lode di Maria Vergine |||
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III. SONETTI D’AMORE DI GUITTONE D’AREZZO

1. È completamente in potere d’Amore |||
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2. Implora da Amore che non lo faccia morire |||
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3. La guarigione o la morte dipendon da uno sguardo o dal disdegno della donna |||
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4. Potesse disamare! Forse cosí indurrebbe la donna all’amore. Ma non può e pur spera di vincere |||
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5. Purtroppo chi è cortese è brutta e chi è bella è villana! |||
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6. Anche il piú fiero nemico avrebbe compassione del suo stato, ma non la sua donna |||
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7. Implora che la donna, anche se nemica, sia cortese verso di lui |||
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8. È stato ferito da Amore e solo l’amore può aiutarlo |||
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9. Confida che misericordia possa un poco valere nella donna amata |||
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10. La misericordia vince persino Iddio; e non vincerá la sua donna? |||
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11. Il potere di mercede ha ridotto la sua donna pietosa da crudele che era |||
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12. Ha errato nel biasimar la sua donna; ora è disposto a provarne con battaglia la perfezione: essa è opera immediata di Dio |||
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13. Si confortino gli amanti: l’amore, il servire finiscon sempre col vincere |||
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14. Benedice il suo cuore che ha saputo fargli desiderare una donna bella, cara e saggia |||
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15. Il servizio non chiesto ha maggior valore; e non si deve chiederne il premio |||
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16. La sua donna ha le qualitá per le quali un signore è in grado di rimeritare il suo servo |||
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17. La donna non deve deludere la speranza dell’amante che sa servire |||
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18. Chi vuole aver gioia da Amore, deve mettere il suo intendimento in donna di valore |||
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19. Finse come gli altri; conscio della sua colpa, ora si propone d’accettare solo ciò che merita pel suo amore |||
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20. La donna, cui ha confessato il suo torto e il suo proponimento, dichiara che neppure volendo avrebbe potuto opporsi al suo desiderio |||
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