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148 sonetti d’amore

18

Chi vuole aver gioia da Amore, deve mettere il suo intendimento
in donna di valore.


     Ben l’ha en podere e la ten conoscenza,
com’eo giá dissi, la madonna mia,
che, senza chieder lei ciò che m’agenza,
m’ave donato e miso me en balia.
     5Ché de’ mercede certo, a mia parvenza,
trovar bon servo in bona segnoria;
ché ’n me né ’n lei no è stata fallenza
de cosa alcuna, ch’avenevel sia.
     Perch’io so ’n prova ch’a bono segnore
10né a bona donna non po l’om servire
quanto li merta e faceli d’onore.
     Donque chi vol d’amor sempre gioire
conven ch’entenda in donna de valore,
ché ’n pover loco om non po aricchire.

19

Finse come gli altri; conscio della sua colpa, ora si propone
d’accettare solo ciò che merita pel suo amore.


     Sí como ciascun omo, enfingitore
e, ora, maggiormente assai ch’amante
so stato ver di lei, di bieltá fiore;
e tanto giuto ei so dietro e davante
     5con prego e con mercé e con clamore,
facendo di perfetto amor sembiante,
che me promise loco en su’ dolzore
adesso che lei fusse benestante.
     Eo, pensando la mia gran malvagia,
10e la gran fede in lei dolce e pietosa,
sí piansi di pietá, per fede mia;
     e fermai me di lei non prender cosa
alcuna mai, senza mertarla pria,
avendo forte e ben l’alma amorosa.