Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
118 | canzoni ascetiche e morali |
poranno aver di sempre tormentare,
li converrá regnare.
Ahi, Deo, como mi sembra fera cosa
70fuggir lo bene e fare al mal reposa!
Ser Orlando da Chiusi,
sí vi tene avere,
che non partite fior di sua piagenza:
perch’agiate parvenza
75vi face el mondo e Dio sempre portare,
e a ciascuno dare
sua parte e sua bastanza in onni cosa,
perch’al piacer ben de ciascun vi posa.
XLV
La virtú si prova nei contrasti.
Omo saccente vero,
la cui parola approva ogniunque saggio,
sentina d’onni vizio l’ozio conta;
e, per contraro, monta
5d’onne vertute operazion e loco;
und’eo laudo mistero,
perché solo a valer punge coraggio,
for cui lo piú valente ozio aunta,
e per cui forte giunta
10inver valor om desvalente e poco.
Como savere appare u’ non misteri,
ver cernendo da falso e ben da male?
E proezza che vale
o’ non contrar alcono?
15E pazienza o bono?
Nulla è medicina, u’ nullo è male,
e, sí, nullo è valore,
ove null’ha u’ provi;