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Papa a giudicare il Savonarola, 155; lo esamina e lo condanna, 156.

Rossi di Parma, ribellatisi a Milano, sono in guerra con quel ducato, 57; perdono lo stato, 58; nella pace tra Venezia e la lega si conferma la dipendenza del loro stato da quello di Milano, 60.

Rossi (de’) Lionetto, cattivo amministratore degli affari di Lorenzo, 76.

Rovere (della) Francesco, cardinale, v. Sisto IV.

[Rovere (della) Giovanni], nipote di Sisto IV, fratello del cardinale Giuliano, prefetto di Roma e di Sinigaglia — mandato a difendere il Perugino, 45; condotto dai fiorentini, 192.

Rovere (della) Giuliano, cardinale , tratta la pratica de! Papa col duca di Lorena, 65; tiene Ostia e non vuol renderla al Papa, 87; per sua istanza Firenze assume come capitano il fratello di lui, 192; re Giulio II.

Rovigo, presa da’ veneziani, 56; nella pace tra veneziani e la lega rimane ai primi, 60.

Rucellai Bernardo, ricordato, 79; con Paolantonio Soderini cerca di convincere Piero a limitare la sua autoritá, 84; respinto, s’imparenta con gli Strozzi senza il suo consenso — persiste nell’ostilitá verso Piero, 85; ambasciatore a Milano, 104; dei capi fiorentini per la riforma dello stato dopo la cacciata di Piero — de’ venti Accoppiatori, 106; segretamente contrario al nuovo governo popolare, 109; degli ambasciatori a Carlo
VIII dopo la vittoria di Napoli, 114; ostile al Savonarola, 123; dei deputati a pacificare lo stato, 133; ricordato, 135, 153; difende il Ridolfi e il Soderini — spera invano di abbattere il Consiglio grande, 155; eletto oratore al re di Napoli, non viene mandato, per consiglio del duca di Milano, 162; ambasciatore a Venezia, 165; eletto gonfaloniere, rifiuta, 167; dei dieci che aumentano la condotta di Rinuccio, 173; di quei che persuadono i Signori a punire Paolo Vitelli, 183; dei capi della fazione favorevole ai Cancellieri — li sostiene troppo apertamente, 205; ira popolare contro di lui, 212; ricordato, 240; in odio a Piero Soderini combatte l’istituzione del gonfaloniere a vita, 246; lascia Firenze e va ad Avignone — supposizioni varie sulla sua fuga, 283; giudizio su lui, 283 e sgg ; sua riconciliazione coi Medici, 325; ritenuto uno degli autori del matrimonio dello Strozzi, 327; proposte di Alfonso Strozzi contro di lui — sua lettera di difesa, 331.

Rucellai Cosimo di Bernardo, per suo mezzo Lorenzo e Giovanni di Pierfrancesco de’ Medici trattano con Lodovico Sforza — bandito come ribelle, 90; ostile al Savonarola, 123; ricordato, 2S4.

Rucellai Giovanni di Bernardo, va segretamente a Roma e a Venezia — segue il padre ad Avignone, 283; notizia di sue segrete visite ai Medici in Roma, 325; ritenuto uno degli autori del matrimonio dello Strozzi, 327.

Rucellai Palla di Bernardo, rite-