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Fatto l’accordo e numerati ducati cinquantamila, el re fra due di parti di Firenze, ed andonne alla volta di Roma per seguitare la impresa sua; e come fu partito, sendo la cittá disordinata, si volsono gli animi a riformare lo stato, e sendosi fatta una bozza da’ primi del governo, de’ quali massime erano capi Tanai de’ Merli, Piero Capponi, Francesco Valori, Lorenzo di Pierfrancesco, Bernardo Ruceliai, fattasene conclusione, si sonò a parlamento, nel quale furono con concorso grande approvati e’ modi ordinati, che furono in effetto: che e’ si cassassino gli otto della pratica ed e’ settanta; facessisi uno squittino della signoria, di tutti e’ magistrati ed offici drento e di fuori, el quale finito, ogni cosa si traessi a sorte; e per fare tale effetto e’ presenti signori e collegi avessino subito a eleggere venti accopiatori, che avessino a fare detto squittino in termine di uno anno, e tanto durassi lo uficio loro, ed in detto tempo loro avessino a eleggere la signoria a mano; dovessino detti accopiatori essere di etá di anni quaranta, da uno in fuora, el quale potessi essere eletto eziandio di minore etá, che fu fatto perché Lorenzo di Pierfrancesco ne potessi essere, e cosi si levassi el divieto a Francesco dello Scarfa gonfaloniere di giustizia, di potere essere accopiatore; non si pagassino piu le gabelle di monete bianche; creassinsi e’ dieci di balia per potere attendere alla guerra di Pisa, con la consueta autoritá secondo gli ordini della cittá, l’uficio de’ quali durassi mesi sei. Fatto el parlamento sanza tumulto, furono l’altro di eletti e’ venti uomini che furono questi: messer Domenico Bonsi, Ridolfo di Pagnozzo Ridolfi, Tanai de’ Merli, Piero Capponi ed Antonio di Sasso, Bardo Corsi, Bartolomeo Giugni, Niccolò di Andreuolo Sacchetti, Giuliano Salviati ed Iacopo del Zaccheria, Francesco dello Scarfa, messer Guidantonio Yespucci, Piero Popoleschi, Bernardo Ruceliai e.... Francesco Valori, Guglielmo de’ Pazzi, Braccio Martelli, Lorenzo di Pierfrancesco e... Maravigliossi la brigata che in questa elezione fussi rimasto adrieto Paolantonio Soderini, sendo uomo di grande autoritá e stato urtato da Piero de’ Medici, e fu attribuito fussi stato Piero Capponi, el quale poteva assai ed