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334 | annotazioni. |
Pag. 145, lin. 36. — Santo Ermo, certo fuoco fatuo che apparisce in su le antenne delle navi dopo le tempeste, ed è segno di tranquillità. Gaetano Volpi.
Pag. 144, lin. 22. — Tolto da quello che Fabio Massimo disse di Marco Livio, che aveva lasciato occupare dai Cartaginesi Taranto, ma che, avendo conservata e difesa la ròcca, si vantava che Taranto era stato recuperato per opera sua: Fateri se, opera Livii Tarentum receptum....; neque enim recipiundum fuisset, nisi amissum foret. Livii, Histor. XXVII, xxv.
Pag. 147, lin. 8. — con quell’occhio. Le Aldine degli anni 1528, 1533, 1545, con quello occhio.
Pag. 147, lin. 24. — Lo scherzo nasce dal dividere in due la parola damasco.
Pag. 148, lin. 12. — maestro Stalla. Così le Aldine ed altre antiche; il Dolce e le edizioni posteriori maestro di stalla, lezione priva di sale e di senso.
Pag. 148, lin. 27. — se gli dice. Così corresse il Dolce; le Aldine si gli dice.
Pag. 150, lin. 20. — con minaccia. Le Aldine degli anni 1528, 1533, 1545, con minaccie.
Pag. 150, lin. 23. — escano. Così le Aldine degli anni 1528, 1533, 1545; le altre escono.
Pag. 151, lin. 3. — incrudiscono. Male le Aldine degli anni 1538, 1541, 1547, incrudeliscono; lezione conservata anche dal Dolce.
Pag. 151, lin. 21, 22. — dei miseri. Le Aldine ed altre antiche di miseri.
Pag. 151, lin. 32. — A Montefiore era una magrissima osteria, ita in proverbio. Gaetano Volpi.
Pag. 153, lin. 4. — di chi io intendo. Così l’edizione originale, e quella del 1545; l’Aldina del 1533 di ch’io intendo; onde quelle del 1538, 1541, 1547, di che io intendo.
Pag. 158, lin. 11. — Fu forse quel di San Giacomo; non essendocene altri che si possano circondare, ed essendo appunto dirimpetto ad esso una stradetta, che si chiama Scalfura. Gaetano Volpi.
Pag. 158, lin. 32. — tenea lo spago. Le Aldine degli anni 1538, 1541, 1547, tenea o teneva il spago, che forse è la vera scrittura dell’Autore.
Pag. 159, lin. 26. — Notisi la voce calunnia, per imputazione maligna, ancorché vera.