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LXXX. Bonaparte si duole col Sen. Battaglia delle turbolenze suscitate nello stato veneto contro i France si, lo assicura della lealtà dello Repubblica, e gli domanda un abboccamento |||
LXXXI. Lallement dipinge lo stato periclitante della Repubblica Veneta scrivendo a Bonaparte, e gli spedisce una nota del Senato |||
Nota annessa. Vi si descrive la condotta di Ottolini, e si accennano i movimenti preparati contro i francesi |||
LXXXII. Il Direttorio scrive a Bonaparte le pretensioni affacciate dai deputati delle Repub. Lombarda e Cispadana, e le massime adottate su tale obietto |||
LXXXIII. Bonaparte risponde alla municipalità di Brescia sulle vertenze di essa col Senato di Venezia, ed inculca il mantenimento dell’ordine |||
LXXXIV. Balland comunica a Bonaparte i provvedimenti presi contro l’insorgenza concertata de Veronesi |||
LXXXV. Bonaparte si duole aspramente col Senato Veneto degli assassini commessi contro i francesi, e della perfidia colla quale si corrispondeva alla lealtà della Repubblica |||
LXXXVI. Bonaparte scrivendo a Lallement gli adduce le prove, che rendono innegabile la perfidia del Senato di Venezia, e gli dà le corrispondenti istruzioni |||
LXXXVII. Kilmaine assicura Bonaparte che gli assassinj e le turbolenze continuano nello stato Veneto, e fa qualche parola di ciò che dovrebbe farsi per prevenirli |||
LXXXVIII. Junot dà conto a Bonaparte della sua missione presso il Senato di Venezia, e delle operazioni da lui fatte |||
LXXXIX. Kilmaine rapporta a Bonaparte la sommossa di Verona, tutti disordini commessivi da’ briganti, e le operazioni da lui fatte per ripristinarvi l’ordine |||
XC. Bonaparte riferisce al Direttorio l’assassinio di Laugier e di altri francesi, e come pensa di comportarsi per punire la perfidia de’ Veneziani |||
XCI. Bonaparte rimprovera a Lallement la sua condotta, e lo sollecita a presentare una nota energica, e dignitosa al Senato di Venezia |||
XCII. Bonaparte risponde con indignazione alla lettera degli inviati del Senato Veneto, e non li riceve |||
XCIII. Bonaparte rimette al Direttorio i preliminari di pacde conchiusi coll’Imperatore |||