Pagina:Boccaccio - Decameron II.djvu/413


indice 407
Novella seconda |||
 p. 195

Levasi una badessa in fretta ed al buio per trovare una sua monaca, a lei accusata, col suo amante nel letto; ed essendo con lei un prete, credendosi il saltero de’ veli aver posto in capo, le brache del prete vi si pose; le quali veggendo l’accusata, e fattanela accorgere, fu diliberata, ed ebbe agio di starsi col suo amante.

Novella terza |||
 p. 198

Maestro Simone ad istanza di Bruno e di Buffalmacco e di Nello fa credere a Calandrino che egli è pregno; il quale per medicine dá a’ predetti capponi e denari, e guerisce senza partorire.

Novella quarta |||
 p. 202

Cecco di messer Fortarrigo giuoca a Bonconvento ogni sua cosa ed i denari di Cecco di messere Angiulieri, ed in camiscia correndogli dietro e dicendo che rubato l’avea, il fa pigliare a’ villani; ed i panni di lui si veste e monta sopra il pallafreno, e lui, venendosene, lascia in camiscia.

Novella quinta |||
 p. 206

Calandrino s’innamora d’una giovane, al quale Bruno fa un brieve, col quale come egli la tocca, ella va con lui; e dalla moglie trovato, ha gravissima e noiosa quistione.

Novella sesta |||
 p. 213

Due giovani albergano con uno, de’ quali l’un si va a giacere con la figliuola, e la moglie di lui disavvedutamente si giace con l’altro; quegli che era con la figliuola, si corica col padre di lei e dicegli ogni cosa, credendo dire al compagno; fanno romore insieme; la donna, ravvedutasi, entra nel letto della figliuola e quindi con certe parole ogni cosa pacefica.

Novella settima |||
 p. 218

Talano d’Imolese sogna che un lupo squarcia tutta la gola ed il viso alla moglie; dicele che se ne guardi; ella nol fa, ed avvienle.

Novella ottava |||
 p. 220

Biondello fa una beffa a Ciacco d’un desinare, della quale Ciacco cautamente si vendica faccendo lui sconciamente battere.

Novella nona |||
 p. 223

Due giovani domandan consiglio a Salamone, l’uno come possa essere amato, l’altro come gastigare debba la moglie ritrosa; all’un risponde che ami ed all’altro che vada al Ponte all’oca.

Novella decima |||
 p. 228

Donno Gianni ad istanza di compar Pietro fa lo ’ncantesimo per far diventar la moglie una cavalla; e quando viene ad appiccar la coda, compar Pietro, dicendo che non vi voleva coda, guasta tutto lo ’ncanamento.

Chiusa |||
 p. 232