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Il Bandello al molto gentile e leale mercatante genovese messere Antonio Sbarroia salute |||
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Novella XXIII (XXIV). — Il Gonnella fa una piacevole beffa al marchese Nicolò da Este, signor di Ferrara e suo padrone |||
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Il Bandello al magnifico e strenuo soldato messer Tomaso Ronco da Modena luogotenente del colonnello del valoroso signor conte Annibaie Gonzaga di Nuvolara salute |||
» 263
Novella XXIV (XXV). — Ridicola e vituperosa beffa fatta da uno bergamasco a Fracasso da Bergamo, che, credendo profumarsi la barba e capelli di odorata composizione, si impastricciò di fetente sterco |||
» 264
Il Bandello al molto illustre signore il signore Berlingieri Caldora conte di Riso e colonnello in Piemonte del re cristianissimo salute |||
» 269
Novella XXV (XXVI). — Ciò che facesse una ricca, nobile e forte bella gentildonna rimasa vedova. Né piú si volendo rimaritare né possendo contenersi, con che astuzia provide a li suoi bisogni |||
» 270
Il Bandello al vertuoso e dotto messer Paolo Silvio suo salute |||
» 279
Novella XXVI (XXVII). — Il Gonnella fa una burla a la marchesa di Ferrara e insiememente a la propria moglie; e volendo essa marchesa di lui vendicarsi, egli con subito argomento si libera |||
» 280
Il Bandello a monsignor Guglielmo Lurio signor di Lunga, senatore regio a Bordeos, signor suo onorando, salute |||
» 287
Novella XXVII (I). — Simone Turchi ha nemistá con Geronimo Deodati lucchese. Seco si riconcilia, e poi con inaudita maniera lo ammazza, ed egli vivo è arso in Anversa |||
» 289
Il Bandello al magnifico ed eccellente dottore de le cesaree leggi e pontificie messer Gian Pietro Usperto salute |||
» 307
Novella XXVIII. — Uno drappieri di Lione, per andar la notte a giacersi con una sposa, fece certi patti con uno suo garzone di bottega, e lo fa corcarsi in letto appo la moglie. Il giovane, scordatosi li patti, tutta la notte amorosamente se prese piacere con la padrona, e ciò che poi avenne |||
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APPENDICE
Dedicatorie degli editori Vincenzo Busdrago
e Alessandro Marsili.
I. Al magnifico ed illustrissimo signor il signor Alberigo Cibo Malaspina marchese di Massa, signor suo osservandissimo |||
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II. Al nobilissimo signor Luca Grilli Vincenzo Busdrago |||
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