Gli assempri/D'un uomo che percosse con una daga su 'n un grosso la figura de la Vergine Maria

D'un uomo che percosse con una daga su 'n un grosso la figura de la Vergine Maria

../D'un giovano che levò uno sciugatoio disopra a la figura de la Vergine Maria ../Come Dio per li meriti di Santa Caterina provvidde miracolosamente a due frati minori che s'erano smarriti nel diserto IncludiIntestazione 25 giugno 2023 75% Da definire

D'un uomo che percosse con una daga su 'n un grosso la figura de la Vergine Maria
D'un giovano che levò uno sciugatoio disopra a la figura de la Vergine Maria Come Dio per li meriti di Santa Caterina provvidde miracolosamente a due frati minori che s'erano smarriti nel diserto

[p. 100 modifica]D’un uomo che percosse con una daga su ’n un grosso la figura de la Vergine Maria.

CAP. 29.°


Doppo el sopradetto assempro, quando fu la briga tra fiorentini e sanesi1 furono due solda[p. 101 modifica]ti tedeschi al Castello d’Empoli, e’ quali si po sero a giocare a zara. Avvenne che l’uno perdè ciò ch’egli aveva, et anco accattò alquanti denari da un suo compagno e medesimamente gli perdè. Et avendo cosi perduto ogni cosa cominciossi a turbare contro Dio ed deFonte/commento: 238 la2 Vergine Maria. E bastemiava la Vergine Maria e ’l suo figliuolo Gesù Cristo in sua lengua el peggio che sapeva.3 E così bastemiando e cercandosi allato, si trovò un grosso pisano nel quale era la ’mpronta de la Vergine Maria col suo figliuolo in collo.4 Allora el misero levò gli occhi in alto e disse: Così potessi io fare a te, come io farò a la tua immagine. Allora il compagno et altri che v’erano d’intorno el pregavano carissimamente ch’egli non si disperasse. El misero pose ’l grosso su ’n un desco e trasse fuora la daga e percossela soprala immagine de la Vergine Maria, e passò la immagine del grosso dall’altra parte. E subbitamente ch’egli trasse fuore la daga, esci de la immagine del grosso tanto sangue che tutto ’l [p. 102 modifica]grosso bagnò di sangue. Allo’ quello con cui aveva giocato el pregò che gli desse quel grosso, e tollene due degli altri,5 e colui così fu contento. E ricevuto due grossi per quell’uno del quale egli aveva ferita la immagine de la Nostra Donna, subbitamente fu agguattato e tramandato da’ compagni. Però che se ’l Conte Currado al quale era lor capitano l’avesse potuto giognare l’arebbe fatto ardare. Egli che ferì la immagine, subbitamente che vidde quel sangue fu compunto nel suo cuore, e raccomandossi a Dio et a la Vergine Maria e botossi a lei, che se ella gli perdonasse tanta iniquità che abbandonarebbe el mondo e tutto ‘l tempo de la vita sua farebbe penitenzia de’ suoi peccati. Et ine ad alquanto tempo fu veduto in un romitoro in su ’n un aspra montagna nel quale faceva dura et aspra penitenzia. Quello che ricevette ’l grosso subito el portò al Conte Currado lor capitano, et allora v’era presente uno di quegli de la guerra di Fioren[p. 103 modifica]za, el quale sei fece dare e dollo6 al vescovo di Fiorenza. El vescovo el donò a’ suoi frati di Santo Augustino, che si chiamano ine di Santo Spirito. Di questo assempro n’è testimone el grosso medesimo che ’l può vedere chiunque vuole, et è tutto sanguinoso. E funne testimone tutta la città di Fiorenza, però che non vi si ragionava d’altro.


Note

  1. Fra il 1388 e 89 furono brighe fra’ senesi e i fiorentini. Cominciaronsi allora patti fra il Comune di Siena e il Conte di Virtù.
  2. V. Spoglio. E de la.
  3. In lingua tedesca, e da tedesco che era.
  4. Hanno per impronta la Vergine sedente col figlio, quando non hanno un P. Al rovescio è l’aquila sveva e la scritta FRIDER. IMPERATOR.
  5. Dal pagò al tollene non fa segno di passaggio, prendendo e lasciando a volo la forma drammatica. Del resto questo era un modo di bestemmia, quando non si voleva esser sentiti; ma le leggi non mancavano di pumire ancor questa.
  6. Sembra abbia a dire donollo. Lo abbiamo lasciato perché gli eruditi ci riflettano, ma non lo abbiamo aggiunto alla spoglio.