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D'un giovano che levò uno sciugatoio disopra a la figura de la Vergine Maria

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D'un giovano che levò uno sciugatoio disopra a la figura de la Vergine Maria
D'un uomo che ferì la immagine di Santo Antonio D'un uomo che percosse con una daga su 'n un grosso la figura de la Vergine Maria

[p. 99 modifica]D’un giovano che levò uno sciugatoio disopra a la figura de la Vergine Maria.

CAP. 28.°


Fue ne la città di Fiorenza nell’anno mille trecento ottantotto, quattro giovani frategli carnagli e’ quagli erano padroni de la Calonica di Castiglione in Val di Pesa. Erano i detti giovani dissoluti in ogni gatività. Unde che avendo consumati e’ beni loro si cominciare a tollare de’ beni de la chiesa e tanto era la loro importunità e dissoluzioni che nullo prete vi voleva stare nè otfiziare. Sicchè e’ detti giovani si prendevano de’ beni de la chiesa chi prima s’abbatteva, e cosi la chiesa era disabitata et al tutto venuta meno et al niente. Avvenne caso che una buona donna de la villa aveva grandissima reverenzia e devozione a una figura de la Vergine Maria che era ne la detta chiesa. Sicchè la buona donna pose un dì sopraccapo a la detta figura de la vergine Maria un bello sciugatoio, per addornare la detta figura de la Vergine Maria. Uno de’ predetti miseri giovani entrando poi ne la chiesa e vedendo quello sciugatoio, come lupo affamato [p. 100 modifica]subbito ne ’l levò e portossenelo a casa, e la sera seguente si lavò e’ piei et asciugossi con quello sciugatoio ch’egli aveva tolto a la Vergine Maria. Allora subbito che fu asciugato e’ piei, la Vergine Maria gli’ li volse asciugare per un altro mo’, cioè che subbito se gli attaccò una lebbra ne le gambe la quale appoco appoco crescendo con una puzza intollerabile, che nè bestia nè persona gli poteva stare appresso, e così tutto ’l corpo suo misero gli prese e tutto lo ’nfracidò. E cosi un anno visse a stento e poi miseramente finì la vita sua. E poi a poco tempo due de’ frategli per un’altra gattività et abbominazione che fecero lo’ fu poi tagliata la testa in Firenze. Questo assempro udii da un venerabile uomo del quale ero certo ch’egli era di santa vita e di buona conscienzia.