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subbito ne ’l levò e portossenelo a casa, e la sera seguente si lavò e’ piei et asciugossi con quello sciugatoio ch’egli aveva tolto a la Vergine Maria. Allora subbito che fu asciugato e’ piei, la Vergine Maria gli’ li volse asciugare per un altro mo’, cioè che subbito se gli attaccò una lebbra ne le gambe la quale appoco appoco crescendo con una puzza intollerabile, che nè bestia nè persona gli poteva stare appresso, e così tutto ’l corpo suo misero gli prese e tutto lo ’nfracidò. E cosi un anno visse a stento e poi miseramente finì la vita sua. E poi a poco tempo due de’ frategli per un’altra gattività et abbominazione che fecero lo’ fu poi tagliata la testa in Firenze. Questo assempro udii da un venerabile uomo del quale ero certo ch’egli era di santa vita e di buona conscienzia.


D’un uomo che percosse con una daga su ’n un grosso la figura de la Vergine Maria.

CAP. 29.°


Doppo el sopradetto assempro, quando fu la briga tra fiorentini e sanesi1 furono due solda-

  1. Fra il 1388 e 89 furono brighe fra’ senesi e i fiorentini. Cominciaronsi allora patti fra il Comune di Siena e il Conte di Virtù.