Gli assempri/Come un soldato dette al diavolo una sua figliuola, acciò che gli prestasse certa quantità di denari, e come la Vergine Maria la guardò

Come un soldato dette al diavolo una sua figliuola, acciò che gli prestasse certa quantità di denari, e come la Vergine Maria la guardò

../Come una vergine fu guardata da la Vergine Maria per martirio ../Come un'uomo, bastemiando Idio, morì subbitamente IncludiIntestazione 16 luglio 2023 75% Da definire

Come un soldato dette al diavolo una sua figliuola, acciò che gli prestasse certa quantità di denari, e come la Vergine Maria la guardò
Come una vergine fu guardata da la Vergine Maria per martirio Come un'uomo, bastemiando Idio, morì subbitamente

[p. 218 modifica]Come un soldato dette al diavolo una sua figliuola, acciò che gli prestasse certa quantità di denari, e come la Vergine Maria la guardò.

CAP. 59.°


Fue un soldato tedesco in Lombardia, el quale, come vengono e’ casi a lor pari, fu preso e fugli tolto e’ cavalli e ciò che aveva, e rimase in somma miseria. Sicchè ’l misero si disperò e non ricorse a Dio come doveva, anco ricorse a un fameglio d’un altro soldato tedesco. El quale soldato tedesco era in suo paese d’una terra convicina presso a la sua. Sicchè aveva molta notizia co’ lui e con tutta la sua fameglia. Unde che ’l misero pregò quel fameglio, con ciò sia cosa ch’egli sapeva incantare le dimonia, sì ’l pregò che gl’incantasse un demonio, però che voleva denari in presta da lui per alcun tempo. Sicchè lo ’incantatore si maravigliò molto e nol voleva incantare, ma pur fur tante le pregarie che pure alfine condiscese. Unde che una sera a tardi in sul serrare de la porta uscir fuore de la città, et andarne a un fiumicello presso a la città. Et ine di notte tempo fece la sua in[p. 219 modifica]cantagione, unde che ’l demonio subbitamente venne in figura umana e disse allo ’ncantatore; che vuoli tu da me? perchè m’hai chiamato? Allora disse lo ’ncantatore: la cagione è però, che costui che è qui presente, vorrebbe da te in presta cotanti denari per cotanto tempo; sicchè io ti prego, che tu el serva. Allora disse ’l demonio: egli che darà a me? El soldato el dimandò: che vuogli? El dimonio disse: voglio una fanciulla che tu lassasti a casa di tre anni quando ti partisti. El soldato disse ch’era contento. El dimonio disse: io te gli prestarò, ma non dimeno io voglio una ricolta. Allora el soldato disse al demonio: noi siamo in luogo che io non ho cui ti possa dare per ricolta, già se costui non c’entra egli. Allora lo ’ncantatore disse, che per nulla condizione di mondo non vi voleva entrare. Poi pur fur tante le pregarie e le ’npromesse del soldato, et anco el demonio co’ la sua subgestione occultamente faceva la sua usanza, sicchè alfine li pure entrò in ricolta. E fatto questo, el demonio gli prestò e’ denari che gli chiese, e sparì. La mattina seguente el soldato e lo ’ncantatore tornaro ne la città: el soldato da capo comprò cavalli et arnese che gli bisognava, e da capo fece una bandiera. E come Dio permisse, pochi me[p. 220 modifica]si passaro che anco da capo fu preso un’altra volta e fugli tolti e’ cavalli e ciò che aveva, et anco rimase in somma miseria. Sicchè non potendo fare altro, si torno a casa con molta tristizia e con molta malenconia e dolore. E giognendo a casa, la fanciulla la quale aveva lassata di tre anni era cresciuta, et aveva quasi undici anni, et era sopra ’l modo bella et avistata del corpo. La quale era molto più bella dell’anima, però che la madre era una santissima donna e savia, e prudente, et avevala molto bene allevata nel timore e devozione di Dio. Et anco singularmente ne la devozione de la Vergine Maria, però che la madre era molto devotissima de la Vergine Maria. Sicchè la fanciulla, com’ella cresceva in persona, cosi cresceva in devozione de la Vergine Maria. Sicchè ’l padre de la fanciulla, entrando in casa, la moglie se gli gettò al collo et abbracciollo, e la fanciulla fece quel medesimo. Allora el padre de la fanciulla vedendola che cosi amorevolmente l’aveva abbracciato, e vedendola tanto bella, e considerando come l’aveva largita al dimonio; entenarì sì forte, che per nullo modo potè contenere le lagrime, sicchè cominciò a piangere a la dirotta. Allora la moglie si maraviglio molto del suo pianto, e dimandollo perchè cagione piangeva. Allora el marito disse; [p. 221 modifica]veggo questa fanciulla angiomai maritatoia e non ci ha di che maritarla. Allora la prudente donna rispose al marito e disse: che vuoli tu dire? e’ c’è ancor tanto che noi ne maritaremmo parecchie, et anco potremmo vivare a onore. Sicchè per questo non pianger tu, briga di starti a casa e di far bene, però che c’è tanto che tu puoi vivare a onore se tu vuogli. El marito si fece forza di contenere le lagrime più che potè, ma non poteva tanto, che ogn’otta ch’egli se la vedeva dinanzi, ch’egli non lagrimasse. Unde che la donna sua avedendosi di questo insospettì molto, e un dì el prese per mano e menollo in casa e posersi a sedere. Allora disse la donna al marito suo; io mi so’ aveduta che ogni volta che questa fanciulla ti viene innanzi e tu piagni, sicchè io ti prego, che tu mi dica quale è la cagione, però che sai che tu ed io siamo una medesima cosa, sicchè io debbo sapere e’ tuoi fatti e tu e’ miei, sicchè noi potiamo riparare a ogni contrario che potesse avenire. Allora el marito cominciò a piangere molto a la dirotta, intanto che egli non le poteva rispondere: ma pur finalmente ogni cosa le disse per ordine. Allora la donna, udita la cagione, si li disse. Oh! io credetti che tu avessi altro! Unde che di questa fanciulla, co’ la grazia di [p. 222 modifica]Dio e de la Vergine Maria, io me n’aito bene, sicch’ella sarà sicura da ogni pericolo. Et anco se tu mi vorrai credare e tenere el mio conseglio, sarai libaro e sicuro tu ancora e fuor di ogni pericolo. Allora el marito disse a la sua donna: che farebbe alto e basso insino a la morte, ciò ch’ella gli dicesse, e in tutto si rimisse ne le sue mani. Allora la donna disse al marito suo. Io voglio che la prima cosa che noi facciamo, si ci andiamo oggi a confessare tutti e tre. E poi domattina voglio che noi andiamo a udire una messa de la Vergine Maria, e questa fanciulla offerrà un cero all’altare. E detta la messa e noi si faremo boto, tu e io, che a onore di Dio e de la Vergine Maria, terremo sempre castità, e che tu dell’atto matrimoniale non mi richiedarai più tu me, nè io te; e cosi mi libararai in tutto del mio corpo, et io te, e cosi osservaremo tutto ’l tempo de la vita nostra insino a la morte. Et anco questa fanciulla si botarà a reverenzia di Dio e de la Vergine Maria di mantenere sempre virginità. Et anco digiunaremo ogni di tutto ’l tempo de la vita nostra, secondo la discrezione del nostro confessore. Et anco promisero di dire alquanti paternostri et avemarie per ciascun’ora, acciò che la Vergine Maria ci guar[p. 223 modifica]di d’ogni pericolo che ci potesse avenire. Sicchè se tu se’ contento e vuogli promettare d’osservare queste cose che io t’ho dette, ora t’avede; però che mai più el debbito non ti rendarò, nė mai più dormirò in quel letto che tu. Sicchè di queste cose abbi termine di qui a domattina detta la messa, et allora mi rispondarai determinatamente de la tua intenzione e dell’animo tuo. Ma tanto ti dico, che a te per quel che tu hai fatto al demonio, ti convien vivare molto cristianamente, e guardati molto da ogni offesa di Dio, però che se ’l dimonio ti cogliarà n’e’ mica in piega!1 egli ti pericolarà. Poi ogni cosa fecero come la donna aveva detto. Poi la mattina seguente udita la messa, presente el sacerdote, l’uno liberò l’altro pienamente, e così rimasero in piena concordia. E la fanciulla medesima si boto di mantenere perfetta virginità a reverenzia di Dio e de la Vergine Maria. E poi si tornaro a casa con molta pace e buona concordia. Poi compito ’l tempo nel quale aveva avuto e’ denari in presta dal demonio, el demonio gli apparbe e disseli, che voleva e’ suoi denari. Allora el padre de la fanciulla disse, [p. 224 modifica]che non gli aveva e non gli ’l poteva rendare, ma disse, va tolleti la fanciulla. Allora el diavolo disse che non la poteva toccare;2 però che la Vergine Maria la guarda e non vuole che io la tocchi: e subbitamente disparbe. Et in quel dì medesimo apparbe a quel misero incantatore che entrò in ricolta e disseli; el tempo è finito, siech’io rivoglio e’ miei denari. Allora el misero incantatore disse, vatti per la fanciulla e tolletela. El diavolo disse, io non posso, però che la Vergine Maria la guarda e non me la lassa toccare. E lo ’ncantatore disse, va e fatteli dare a cui tu gli prestasti. El demonio disse, che non poteva, però che la Vergine Maria guarda lui ancora, e non vuole ch’io el tocchi, e poi subbito spari. Allora el misero non andò al prete a confessarsi, anco andò al suo conestabile e disseli ogni cosa per ordine. El suo conestabile se ne rise e fecesi beffe di lui. Poi la sera medesima volendo el suo conestabile mangiare, disse a lui, va per lo vino, et egli accese el lume et andò, e cosi stando e non tornando, sicch’ ’l suo conestabile mandò un altro a sol[p. 225 modifica]lecitare, e l’altro andando e vedendo el lume spento, e sentendolo lagnare molto dolorosamente, sicchè con terribile paura tornò al suo conestabile e disseli: io sento ch’egli ha gattive novelle. Corsero tutti giù col lume e trovarlo morto, e dal capo al piè la metià del corpo era tutto scorticato. Allora quel conestabile ispiò dal padre de la fanciulla, e trovò per ordine come è scritto. Le sopra lette cose mi disse un uomo degno di fede ch’era stato con quel conestabile, con cui stava quello incantatore, et udillo da lui più volte.


Note

  1. Su questo oscuro passo V. lo Spoglio Piega.
  2. Un altro esempio della forma drammatica già notata, V. p. 102.