Discussioni Wikisource:Niente traduzioni originali

Ultimo commento: 7 anni fa, lasciato da Myron Aub in merito all'argomento Traduzioni originali dall'italiano antico

Situazione attuale

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  • Non vengono accettate le traduzioni di opere in lingua straniera fatte dagli utenti.
    • Il motivo è semplice, cercare di garantire il massimo livello di qualità dei testi pubblicati. Una cosa è l'Iliade tradotta da Vincenzo Monti, altro sarebbe una poesia di Shakespeare tradotta dall'utente iPork.
  • Vengono accettate le traduzioni di opere in lingua straniera purchè edite.
    • Come per i testi in lingua italiana, devono essere traduzioni di pubblico dominio (traduttore defunto da più di 70+1 anni), oppure distribuite in GFDL.
  • Vengono accettate le traduzioni tecniche realizzate dagli utenti, purchè il traduttore sia riconosciuto competente in materia.
    • Ad esempio i codici di diritto internazionale tradotti per noi da Fabrizio Fiorita.
  • Vengono accettate le traduzioni dai dialetti italiani dei canti popolari.
    • Sono espressione della cultura popolare e quindi mi pare corretto che siano proprio gli utenti a tradurre tali canzoni.
-- iPorkscrivimi 16:36, 21 mag 2006 (UTC)

Proposte e discussioni

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è meglio una cattiva traduzione che nessuna traduzione, io lascerei agli utenti tutti la possibilità di tradurre qualunque opera. Gli errori possono sempre essere corretti da altri, basta segnalare con un qualche template traduzione effettuata da utenti wikisource --Riccardov 06:54, 22 mag 2006 (UTC)

Non sono d'accordo: la correzione di una cattiva traduzione costa più lavoro di una nuova traduzione fatta bene. Io creerei invece un pool di traduttori certificati, scelti tra coloro che lo fanno per mestiere e tra coloro che, proponendo delle traduzioni, dimostrano ottimi risultati. La scelta competerebbe a un burocrate o ad un amministratore. §§ Fabrizio Fiorita 09:43, 22 mag 2006 (UTC)
Il problema delle traduzioni è complesso. Finchè parliamo di testi tecnici, oltre alla lingua è richiesta la conoscenza della materia. La terminologia settoriale richiede competenze specifiche. Ad oggi le uniche traduzioni del genere che abbiamo sono quelle di Fabrizio, ma sono la trascrizione di documenti che usava nelle sue lezioni, quindi in fin dei conti è materiale di derivazione cartaceo. Il discorso si complica quando entriamo nelle traduzioni di opere letterarie. La traduzione di una poesia, ad esempio, richiede conoscenza profonda della lingua e anche della poetica dell'autore.
Il problema che stiamo discutendo è sentito anche da altre comunità. Gli inglesi, ad esempio, adottano una logica simile alla nostra. La Divina Commedia è nella versione di Henry Wadsworth Longfellow, ma stanno discutendo se accettare le traduzioni degli utenti segnalando con un template che si tratta di una traduzione inedita. E qui si apre un problema non da poco, come potete leggere nella loro pagina di discussione: se accettiamo una traduzione fatta da un utente, non contravveniamo alla regola che ci impedisce di pubblicare elaborazioni degli utenti?
Proprio per questo, mesi fa proposi senza successo (per vari motivi sui quali preferisco non soffermarmi), a Wikibooks di accogliere le traduzioni. Quello, a mio avviso, sarebbe tra tutti i progetti Wikimedia, il più adatto. -- iPorkscrivimi 10:53, 22 mag 2006 (UTC)
Il mio intervento a riguardo: nella mia posizione di professionista della traduzione posso dire che se non pubblico traduzioni personali di testi letterari (e volendo ne avrei qualche titolo), è per una forma di realismo: non trattando di testi tecnici o di una trasposizione ad verbum (per capire la differenza vi ricordate i "cirannini" o i "bignami", testi dotati di traduzione interlineare ad uso studentesco?), l'operazione implica la creazione di un testo che si misuri accettabilmente con la fonte, e semplicemente ritengo occorra una faccia tosta non comune per desiderare che la propria traduzione appaia su wikisource accanto ad altre opere letterarie di ben altro spessore.
Sottoscrivo pertanto ogni intervento di iPork, ma per esperienza sarei circospetto persino rispetto alle traduzioni moderne pubblicate e date in copyleft. Anche ci fossero traduttori capaci che donassero le loro traduzioni, voglio evitare comunque il rischio di dare la stura a operazioni di dubbio gusto (edit war per correggere un singolare con un plurale, dePOVizzazione di traduzioni estremistiche o denunce da istituti scolastici per brogli agli esami di Stato e quant'altro) di cui né intendo occuparmi -lo faccio già quotidianamente- né intendo essere l'artefice dando il primo contributo. Caldeggio invece la presenza di traduzioni antiche, anche più versioni di uno stesso testo, che al pari dei testi giuridici "congelati" offrono un documento utile a chi studia e non passibile di arbitrî. Con questo anche se le escludo per adesso, non voglio escludere a priori la presenza delle traduzioni degli utenti: volete sapere dove vado a parare? Ebbene, immagino un futuro radioso in cui esista un'"area traduzioni" dove in un portale, una zona, un namespace, una nicchia, un parcogiochi apposito gli utenti possano proporre un testo da un'altra wikisource e concorrere alla miglior traduzione italiana in un "festival della qualità" con traduzioni di gruppo, discussioni, votazione ed esposizione dei migliori risultati nel portale comunità in una casella "la traduzione del mese" ecc.
Ma intanto siamo realisti: rimpolpiamo la biblioteca con testi storici, classici italiani e quanto possa essere utile alle wikipedie straniere oltre che alla nostra... - εΔω 14:12, 22 mag 2006 (UTC)

Proposta di relazione tra Books e source

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Ritengo ottime due proposte: quella di lasciare a Wikibooks i testi letterari e quella dell'area di traduzioni ("Wikitranslate"?). Tra l'altro mi sono sempre chiesto quali fossero le relazioni fra books e source, probabilmente source dovrebbe occuparsi dei testi normativi e di quelli che non fanno parte di opere organiche. Vedremo. §§ Fabrizio Fiorita 16:08, 22 mag 2006 (UTC)

Tesi collaborative?

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sono nuovo si wikisource.di solito scrivo su wikipedia.vorrei dire che a mio parere vietare le traduzioni degli utenti è contrario allo spirito di wikipedia: è comunque possibile fare un wiki, liberamente editabile. il rischio di una traduzione incoerente perchè il traduttore non è uno solo, è lo stesso di un articolo di wikipedia scritto a più mani.
  1. almeno finch si deve tradurr eun romanzo, o qsa di non tecnico per cui non importa che la parola straniere venga resa sempre con lo stesso termine italiano (come in un testo di filosofia).
  2. per le tesi consentirei la pubblicazione tramite wiki, in cui la tesi diviene un libro editabile da chiunque.questi sarebbe un valore aggiunto di wikisource, rispetto ad altri siti come liber liber che consentono di pubblicare la tesi sttol icenza GPL, ma il file non è più modificabile.all'autore della tesi possono interessare entrambe le cose: pubblicare la tesi, pe avere un ipertesto che, con le modifiche dei lettori, è oggetto di studio e ricerca.
perciò, permetterei di scegliere se pubblicare la tesi con un wiki o in un formato non modificabile, oscì come non metterei l'obbligo di indicare il relatore; alla fine, il lavoro è proprietà dello student che l'ha scritto.-marco
La differenza principale tra Wikisource e Wikipedia è che noi pubblichiamo testi definiti e certi. Per questo motivo è fondamentale l'indicazione della fonte, in quanto il nostro materiale è per sua natura immodificabile (non possiamo pensare che gli utenti aggiungano parole ai Promessi sposi). Per questo motivo la traduzione di un'opera straniera non può nascere come lavoro collettivo degli utenti. Stesso discorso per le tesi. Se noi permettessimo agli utenti di aggiungere liberamente i propri contenuti avremmo alla fine un'opera originale e non più la tesi iniziale. Ti ricordo che per questo genere di lavori (libri commentati dagli utenti) esiste Wikibooks. -- iPorkscrivimi 05:13, 9 giu 2006 (UTC)
d'accordo.mi sfuggiva il discorso di wikibooks: lì potrebbe trovare posto una tesi libermante editabile.avevo in mente 2 cose:
1) divieto di tradurre opere il cui originale non sia già presente nella wikisource della lingua corrispondente. Questa presenza è garanzia che l'opera non è protetta da diritto d'autore e che le traduzioni fatte non sono tempo perso.E' assurdo poi avere dlle copie (tradotte) e non l'originale
2) la traduzione anche a mio parere richiede 4 cose:
  1. il traduttore ovviamente deve conoscere la lingua dell'originale
  2. deve conoscere il tema dell'originale
  3. la traduzione deve essere in un italiano a noi comprensibile
  4. la traduzione non deve essere protetto da diritto d'autore.
per la 2.4 dobbiamo usare traduzioni di almeno 70 anni fa, quindoi max anni '30.
per la 2.3 però serve che utilizziamo traduzioni max dei primi dell'800, perchè l'italiano medio (che non sia un professore di lettere) difficilmente capisce la lingua del '700.la soglia può sembrare arbitraria, ma per me è già presa alla larga.
la regola è pittusto di usare un traduttore anonimo si utilizza un traduttore he è stato anche autore di opere del tema.
quindi, per tradurre le poesie di latini e greci, usiamo prima di tutto opere tradotte da ungaretti e Quasimodo.
per tradurre filosofia hegeliana e tedesca, filosofi latini e greci usiamo le traduzioni di giovanni gentile e benedetto croce, che erano anche filosofi.
per galileo, newton, euclide usiamo le traduzioni date da matematici venuti dopo.
per dante non si può parlare di traduzione perchè è già volgare.al di là delle parole, ben pochi di noi capiscono la Divina Commedia leggendola di primo acchito.autorizzerei una parafrasi.---->per le opere in volgare italiano, terrei delle parafrasi.
3)per le traduzioni di autori competenti in materia, ammettiamo più di una traduzione dell'opera originale. ha senso vedere come croce e gentile hanno tradotto lo stesso filosofo tedesco.
ha senso tenere la traduzione di annibal caro e del monti dell'eneide..sono 2 opere d'arte.
per le traduzioni che fa ora un professore ne basta una.non ha senso che 2 professori di greco oggi, si mettano a tradurre delle orazioni.-marco
Provo a rispondere.
1) Non vedo l'assurdità di avere una traduzione senza originale: se una determinata opera (tipo Gli amori pastorali di Dafni e Cloe di Longo Sofista non è presente nella wikisource greca ma ha a disposizione una bella traduzione libera da copyright scritta da un autore del Cinquecento sopra ogni sospetto... a me interessa di più che i navigatori abbiano un testo libero da leggere, stampare ecc. ecc. piuttosto che assicurare loro la corrispondenza con l'originale. Forse tu ti riferisci a testi moderni, ma questo è un altro discorso. Se ne parla sotto relativamente alle traduzioni di testi informatici.
2) Premetto: sono un professore di greco, ma
  1. per quanto possa affermare di conoscere la lingua dell'originale continuo a pensare che questa affermazione sia indice di superbia: più si conosce più si è cpnsci della propria ignoranza. Ergo non mi lancio in traduzioni spericolate così come capita, ma
  2. Il giorno che pensassi a pubblicare una traduzione come piace a me di un testo impegnativo probabilmente non la metterei in GFDL, ma la proporrei a un editore: servirebbe ad ammoritizzare i costi della linea telefonica da me usata per inserire testi su wikisource :o)
Mi sono già espresso riguardo alla legittimità di mie traduzioni qualche paragrafo sopra. Se magari volesse il cielo che qualche traduttore desse la sua traduzione in licenza GFDL (ma ne dubito assai), io gradirei la presenza di due traduzioni, perché renderebbero conto delle scelte di traduzione e delle interpretazioni del testo, attività utilissima per chiunque abbia a che fare con traduzioni; ma non è questo il luogo perché ciò avvenga: un forum, un sito apposito sono ampiamente immaginabili, ma non questo sito.
Sulle traduzioni di professionisti provo a rispondere con una metafora musicale: non è detto che i compositori siano i migliori interpreti delle opere che hanno composto. per quanto Beethoven e Chopin fossero ottimi pianisti, oggi i pianisti e pianoforti hanno raggiunto possibilità espressive sconosciute ai compositori, e i migliori esecutori odierni hanno un bagaglio lessicale e una base di studi che permette loro di cavare dalle composizioni significati e sfumature che gli autori stessi nemmeno immaginavano. Alla stessa maniera un filosofo può essere un eccellente filosofo e un mediocre traduttore, o per contrasto oggi possiamo permetterci di tradurre testi riguardanti argomenti (che so, il tiaso di Saffo o le scorribande delle Baccanti) storicamente conclusi: non devo essere un coribante per tradurre Euripide né sono tenuto ad essere una donna per tradurre Saffo. Paradossalmente Vincenzo Monti senza essere un grecista ha catturato un'interpretazione delle vicende omeriche con un aggiornamento ai suoi tempi e un sensibilità per la materia che nemmeno il pur espertissimo Giovanni Pascoli nelle sue traduzioni da Omero riesce a catturare. Spero di essermi spiegato.
La parafrasi non è una traduzione ma piuttosto una "transcodificazione", è opera originale, non è una fonte primaria: qui interessano i testi originali in italiano (come scritti dall'autore); io non colgo tutto quello che dice Bonvesin de la Riva, ma preferisco avere un testo su cui poi esercitare le mie risorse di lavoro piuttosto che una rielaborazione predigerita la cui attendibilità mi è più fonte di dubbi che di certezze. Insomma, per le parafrasi è meglio rivolgersi alle mille e mille risorse didattiche di www.studenti.it o di www.matura.it. (o al limite, per chi vuole leggere i testi del '700 ma non li capisce si prepari una parafrasi in altra sede).
La proposta 3 è già in atto con i grandi autori della letteratura italiana:(un branetto di Manzoni traduce lo stesso Virgilio tradotto tre secoli prima da Annibal Caro. Ungaretti e Quasimodo sono ancora ampiamente protetti da copyright, speriamo che più o meno tra cinquant'anni questo sito possa accoglierli... io comunque sto contanto i minuti e i giorni e i mesi perché si possa utilizzare il buon D'Annunzio. --εΔω 10:29, 9 giu 2006 (UTC)

Inni nazionali

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C'è una questione da dirimere: da wikipedia sono arrivati innid nazionali, perlopiù tradotti da fonte inglese, en.wikipedia, http://ingeb.org sono i primi esempi che mi vengono in mente. E in effetti l'idesa di avere i testi degli inni dismessi o in uso in italiano con tutti i cotillon grafici e gli interwikilink alle versioni originali è una bella idea. Ma dopo aver spostato da wikipedia a qui l'inno nazionale estone ho cominciato a documentarmi sull'origine della traduzione, e si ricade nell'ipotesi della traduzione di un utente che sicuramente non aveva preventivato di finire qui, e che aveva quindi ben minori pretese rispetto a quelle che stiamo cercando di darci. Ignorante come sono di estone e finlandese ho potuto confrontare il testo con l'inglese da cui deriva la traduzione... ma non sfuggirà a nessuno la situazione: se "tradurre è sempre un po' tradire" (i latini avevano il verbo vertere, "rivoltare" come un calzino, mentre i greci avevano ἑρμηνεύειν, "compiere l'opera di Ermes", dio non solo messaggero di Zeus, ma anche noto trickster e bugiardo") vi figurate cosa accada nel tradurre un tresto che a sua volta è traduzione (e nel caso di Maamme l'originale finlandese è a sua volta traduzione dallo svedese!). Un conto è la traduzione da un dialetto locale in lingua italiana, una altro è questa operazione. Che facciamo? Cancelliamo? Congeliamo? Io mi fermo con le importazioni ma credo che ci penseranno solerti wikipediani a passarci i testi di inni presenti sulle loro pagine, dunque non è il caso di ignorare la domanda. --εΔω 16:06, 24 mag 2006 (UTC)

Problema centrato. Considerazione: i testi degli inni, tradotti o meno, non possono stare su Wikipedia. Quindi, dal momento che noi li pubblichiamo (e parlo di quelli certi come quello italiano o di San Marino), potremmo anticipare i pediani e spostarli tutti qui. Una volta spostati potremmo operare in questo modo: se troviamo su Wikipedia (penso a loro per l'elevato numero di utenti) chi può tradurli, li teniamo. In caso contrario li cestiniamo. Così potremmo fare le pulizie in contemporanea su Pedia (spostando gli inni qui) e da noi, una volta trovati o meno i traduttori. Alla fine, gli inni restanti saranno di certo più attendibili di quelli attuali di Pedia. Che dite? -- iPorkscrivimi 16:31, 24 mag 2006 (UTC)
l'ultima frase è pericolosa: se chiami in causa il prof. non posso che esprimermi così:
  1. Intanto occorre risalire al testo nella lingua in cui fu scritto, di cui non abbiamo modo di valutare la correttezza (con il mio coro ho insegnato un canto ntalizio polacco e ho impiegato un annetto buono a rovistare e domandare per orientarmi in una selva di varianti i cui significati a volte erano dubbi anche per ricercatori universitari)
  2. Poi occorrerebbe far tradurre la versione così ottenuta a chi abbia una certa dimestichezza cone le lingue degli inni: già con l'estone o il finlandese sarà una bella quête.
Ecco, ho rinfoderato il plagosus Orbilius. Edo però è disposto a turarsi il naso e altri orifizi solo se il resto della comunità lo vuole... poi non arrabbiatevi se soffoca. --εΔω 16:43, 24 mag 2006 (UTC)
Eh eh eh Magister non soffocare, ti prego ci servi vivo! :o) Perchè allora non operaimo in questo modo:
  • Inno nazionale contiene gli inni pubblicati su Wikipedia.
    • Noi sappiamo che lì non possono stare, a prescindere (come direbbe Totò).
    • Prendiamo tutti i testi che sono su pedia e li mettiamo da noi, anche in una sandbox, anche senza formattarli correttamente.
    • Ci facciamo una idea del materiale e facciamo una lista delle lingue per le quali è relativamente facile trovare un traduttore (chessò tedesco, francese, etc. etc) e di quelle oggettivamente difficili.
  • List of national anthems contiene gli inni pubblicati da en.wiki.
    • Se la riteniamo attendibile, la potremmo prendere come riferimento per le versioni originali.
    • A questo punto si lancia una richiesta di aiuto su Pedia, mirata ai traduttori. Per questo potrebbe aiutarci LP nell'individuare gli utenti (ma credo che anche il Magister li conosca).
    • Se troviamo versione originale attendibile + traduzione, pubblichiamo; in caso contrario cestiniamo.
Attenzione, io parlo solo degli inni pubblicati su Wikipedia, che sono per noi il reale problema. Se mai dovesse funzionare questo sistema potremmo adottarlo anche per gli altri.-- iPorkscrivimi 17:12, 24 mag 2006 (UTC)


Testi from the wild

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Il pullulare di traduzioni di testi di argomento informatico richiede un chiarimento: per caso l'informatica è un campo in cui i traduttori hanno una competenza certificata come "atto di fede"?

  • Non vengono accettate le traduzioni di opere in lingua straniera fatte dagli utenti.
    • Il motivo è semplice, cercare di garantire il massimo livello di qualità dei testi pubblicati. Una cosa è l'Iliade tradotta da Vincenzo Monti, altro sarebbe una poesia di Shakespeare tradotta dall'utente iPork.
  • Vengono accettate le traduzioni di opere in lingua straniera purchè edite.
    • Come per i testi in lingua italiana, devono essere traduzioni di pubblico dominio (traduttore defunto da più di 70+1 anni), oppure distribuite in GFDL.
  • Vengono accettate le traduzioni tecniche realizzate dagli utenti, purchè il traduttore sia riconosciuto competente in materia.

La questione in realtà se ne porta dietro un'altra: passeggiando per wikisource mi sono imbattuto nel Discorso alla conferenza mondiale delle donne a Pechino, di Shri Mataji Nirmala Devi (ebbene sì, ho dovuto copiare e incollare il nome). Utente:Alex3721 lo ha inserito dichiarandone la gratuità ma fidandoci della sua parola, infatti è copiato pari pari da qui. Nel caso in cui non si tratti effettivamente di violazione di Copyright (cosa su cui mi permetto di sollevare qualche dubbio) la signora Shri Mataji Nirmala Devi evidentemente a Pechino non ha pronunciato tale discorsi in italiano: chi l'ha tradotto? Non lo sappiamo. Allora purché non siano testi letterari (ma nel caso del discorso di Pechino chissà quanti seguaci di Sahaja yoga considerano quelle parole "pura poesia") qualunque testo tradotto da qualunque entusiasta delle proprie discipline (ma magari negato per l'inglese) può passare di qui e avere cittadinanza? Con tutta la più buona volontà questo caso è una facile avvisaglia delle camionate di materiali stranieri che possono capitare tradotti senza alcun filtro, e la cui affidabilità non è comprovabile (nel caso del discorso di Pechino non abbiamo né il testo originale, né se lo avessimo troveremmo esperti di Cinese o di lingue indiane in grado di valutare se la -probabile- traduzione inglese alla base del testo italiano sia affidabile)... Che facciamo? - εΔω 19:34, 4 giu 2006 (UTC)

Sul discorso in oggetto sfondi una porta aperta. Per me andava cancellato a suo tempo anche perchè nonostante l'invito, chi lo pubblicò non inviò mai la lettera di autorizzazione (proveniva dal sito di una associazione italiana legata alla signora indiana).
Per i testi di informatica ti confermo quello che abbiamo in biblioteca è di livello e non si tratta di versioni tradotte alla carlona in quanto provengono da Apogeo (casa editrice nota nel mondo dell'IT) e per la precisione dalla loro collana Open Source. Avrai notato inoltre che si tratta di libri digitali, identici pari pari a quelli di carta. Ergo, il problema non sussiste. -- iPorkscrivimi 20:47, 4 giu 2006 (UTC)
Molto bene, il chiarimento è prezioso per quanto riguarda le referenze dei traduttori informatici. Per il Discorso di Pechino vale la pena inaugurare le proposte di cancellazione o lo cancello senza passare dal via? --εΔω 11:12, 5 giu 2006 (UTC)
Appena cestinata... ;o) -- iPorkscrivimi 12:23, 5 giu 2006 (UTC)

Niente traduzioni originali

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Ho iniziato a redigere la pagina di aiuto Aiuto:Niente traduzioni originali. Fatemi sapere cosa ne pensate --Torredibabele 17:02, 6 ott 2006 (UTC)

Ho un'obiezione relativa alle traduzioni tecniche: sappiamo a cosa ci riferiamo, e la questione si è risolta: i testi giuridici attualmente pubblicati o sono stati pubblicati su supporto cartaceo (alcuni di essi sono stati pubblicati dopo la loro pubblicazione qui su wikisource, giusto per dare un'idea dell'eccezionalità del caso), o ricadono nei casi di testi senza fonte. Almeno per il momento teniamo una linea coerente. Come Fabrizio anch'io auspico un giorno un "playground per traduttori" in cui ci si possa sbizzarrire nella ricerca della traduzione cooperativa, ma al momento non ci sono i presupposti: prima facciamo ordine e pulizia del preesistente, poi mettiamo i doverosi steccati (a proposito, non è che uno spazio traduzioni starebbe bene anche in Wikibooks? Mi sa che giungeremo a una soluzione condivisa). Insomma, io propenderei per una eliminazione in toto del paragrafo sulle traduzioni tecniche da parte degli utenti. - εΔω 09:25, 18 nov 2006 (UTC)

Open Letter to Tarja Turunen

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In pratica, io non posso inserire la traduzione di Open letter to Tarja Turunen fatta da me (anche se non ne esiste altra). O posso? Ale5875 (msg) 21:36, 28 lug 2008 (CEST)Rispondi

No, a meno che non sia stata pubblicata su carta e al contempo rilasciata con una licenza compatibile con la GFDL --Kronin▄¦▀ 21:42, 28 lug 2008 (CEST)Rispondi

Autori irlandesi

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Mio padre si diletta da una vita di lingua irlandese, e un po' per esercizio un po' per passione si è cimentato in numerose traduzioni. Qualcosa gli è anche stato pubblicato "ufficialmente", ma il grosso, essendo persona tanto schiva e poco esibizionista quanto colta e capace, se lo tiene inedito. Da qualche tempo si è accostato a wikipedia e ha cominciato a redigere voci su alcuni autori di letteratura irlandese, di cui è molto competente. Recentemente mi ha detto di avere, di uno degli autori di cui ha scritto, la traduzione fatta da lui di un intero romanzo, credo mai pubblicato in italiano, e mi ha detto che non avrebbe difficoltà a farne dono all'umanità con una licenza GNU. Per questo ho dato un'occhiata da queste parti, e credo di capire che, in quanto opera priva di altre traduzioni in italiano, potrebbe trovare posto su wikisource. Scrivo per chiedere conferma della cosa e anche per avere qualche ragguaglio tecnico sul da farsi, nel caso si volesse trasferire qui il testo (attualmente, credo, sotto forma di file word). Tenete presente che non è più un ragazzino (ha superato gli 80), e per quanto armato di buona volontà ha qualche impaccio a lavorare con il markup di wikimedia. Ha già imparato a redigere un testo per wp, ma credo che per i testi di ws ci siano "template" particolari per gestire testi e parti di testo (capitoli ecc.) e da solo sarebbe un po' perduto. Se qualche wikisourciano di buona volontà si presta ad assisterlo nell'operazione, mi può contattare su wikipedia e vediamo come fare. Grazie. --Vermondo (disc.) 11:31, 2 gen 2009 (CET)Rispondi

Ciao! Innanzitutto grazie mille sia a te che a tuo padre. Poi, veniamo ai particolari tecnici: la tua proposta capita giusto a fagiuolo. Secondo le politiche di Wikisource, come avrai sicuramente letto, non si possono pubblicare testi inediti. Quindi 'source non è la soluzione giusta alla questione. In compenso, però, recentemente si è deciso di aprire un progetto apposta sul sito Biblioteca (un sito gestito da Wikimedia Italia che è per certi versi complementare a 'source, e che può ospitare le traduzioni fatte dagli utenti). Per ora il progetto è ancora abbastanza all'inizio, e soffre dei normali problemi che può avere un progetto appena iniziato: c'è ancora molto lavoro sporco da fare, e templates da importare... Però pensa che bello poter iniziare proprio con una traduzione completa, effettuata da una persona esperta come sembra essere tuo padre! :)
Ovviamente però c'è una condizione legale da rispettare: l'opera originale tradotta da tuo padre deve essere libera da copyright. Quindi ti chiedo qualche dettaglio in più: di quale romanzo si tratta? E chi è l'autore? Chiarito questo dubbio, penseremo a come muoverci. Grazie mille, e a presto! Snark (disc.)
Adesso l'autore non te lo so dire. In questi giorni passo da lui e mi faccio dire le cose più nel dettaglio. Comunque mi ha già detto che l'autore è morto più di 70 anni fa (mi pare anzi più di 80) e quindi il testo originale è sicuramente PD. Ovviamente lui poi farebbe una bella dichiarazione di rilascio in GNU per quel che riguarda la sua traduzione. Quindi quanto a libertà del testo direi che non ci dovrebbero essere problemi.
Intanto ho dato un'occhiata al progetto biblioteca ma stando alla prima pagina il motivo che impedisce di pubblicare lì e non su wikisource sembrerebbe solo una (oscura) questione di copyright. Se ho capito bene, ci sono parti del mondo in cui non è considerato PD ciò che lo è in Italia. Non si fa cenno a traduzioni originali (ammetto che ho visto solo la homepage e non mi sono addentrato nelle pagine di discussione). Forse lo spostamento là implicherebbe che la traduzione andrebbe anch'essa considerata un'opera, diciamo così, immodificabile, come un testo di biblioteca originale? Od ho capito male? --Vermondo (disc.) 21:57, 2 gen 2009 (CET)Rispondi
Provo a inserirmi per chiarire un paio di punti:
Biblioteca esiste proprio come "alternativa a Source per i testi non immediatamente pubblicabili su Source" in termini di copyright o licenza. Dunque
  • sulle traduzioni originali hai capito bene: finché noi non accetteremo qui traduzioni originali degli utenti Biblioteca è l'incubatore per tali opere che in un futuro non precisato potrebbero migrare qui
    • Ma la traduzione in quanto opera già edita implica una diversa vicenda rispetto alle traduzioni originali cioè inedite: in questo secondo caso la GFDL include la libera modificabilità del testo, e l'assenza di una edizione cartacea a cui uniformare il testo pubblicato online non farà ritenere illegittimi interventi esterni da chiunque essi provengano. Questo è uno dei motivi per cui qui non accettiamo tali traduzioni: siamo ancora troppo pochi per seguire tali vicende e la prospettiva di accapigliarsi sul "diritto di modificare le traduzioni altrui" non è al momento benvenuta. Su Biblioteca è possibile attribuire a una traduzione una licenza diversa dalla GFDL, ma ciò pregiudicherebbe l'eventuale migrazione del testo a questo progetto. - εΔω 00:06, 3 gen 2009 (CET)Rispondi
La soluzione Biblioteca con la scelta della licenza opportuna è la più facile da praticare. Il testo sarà sicuramente molto interessante, ed è auspicabile che nel frattempo esca anche una edizione a stampa. Ora che tecnicamente si possono fare tirature contenute, trovare un editore non dovrebbe presentare difficoltà--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 12:31, 6 gen 2009 (CET)Rispondi
L'autore è Padraic O Conaire (morto nel 1928), e il romanzo è "Esilio" (Deoraíocht). Se Mizar ha idea di come fare per simili mini-edizioni, saremo grati se ci saprà dare qualche indicazione. Grazie. --Vermondo (disc. 19:24, 11 gen 2009 (CET)Rispondi

Traduzioni originali dall'italiano antico

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Sono da considerare traduzioni anche le "trasposizioni" da italiano antico ad italiano moderno? Ad esempio una riscrittura originale in italiano dei giorni nostri del "Decameron" di Boccaccio o del "Principe" di Machiavelli si potrebbe aggiungere su Wikisource in quanto "aiuto per il lettore a comprendere il significato del testo"? Ovviamente nel caso di opere in poesia come la "Divina Commedia" non ha senso una versione in versi in italiano moderno, al massimo una parafrasi in prosa. --Myron Aub (disc.) 21:16, 24 mag 2017 (CEST)Rispondi

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