Discussione:Raccolta di rime antiche toscane - Volume primo/Brunetto Latini

Ultimo commento: 4 mesi fa, lasciato da Dr Zimbu in merito all'argomento Organizzazione ns0

Organizzazione ns0 modifica

@OrbiliusMagister Ho un paio di incertezze sulle sottopagine di quest'edizione.

La prima è l'esistenza della "Penitenza", che a me sembra sia una parte del Tesoretto, qui suddiviso (non so perché) in 29 anziché in 22 capitoli (come da edizione Laterza e da voce Wikipedia): ad esempio, l'inizio a pagina 81, "Al fino amico caro", nell'edizione Laterza è l'inizio del capitolo XX, e il finale a pagina 97 è il finale dell'edizione Laterza. Quindi eliminerei questa Penitenza dall'indice e creerei i capitoli mancanti fino al XXIX all'interno del Tesoretto.

Il secondo problema è il Favolello: questo dovrebbe essere un'opera a sé stante, ma in questa edizione viene presentato come una continuazione del Tesoretto, sia come numerazione dei capitoli (XXX, XXXI, XXXII), sia mettendo alla fine (pagina 102) "finisce il tesoretto". Le alternative mi sembrano due: o includere anche questa parte nel Tesoretto (segnalandolo in qualche modo?) oppure creare una pagina ns0 autonoma ignorando quello che fa la fonte (in questo caso eviteri la sottopaginazione per evitare confusione). Io sarei più per questa seconda opzione: tu che ne dici?--Dr ζimbu (msg) 08:51, 8 dic 2023 (CET)Rispondi

Caro @Dr ζimbu, Quanto alla prima questione mettiamo subito i puntini sulle "i": quello che sembra a noi è irrilevante finché non vada ad incidere sulla presentazione del testo. Se nel 1817 la penitenza era considerata una parte separata dal Tesoretto così noi riprodurremo anche se non corretto; mettiamo comunque in pagina di discussione il dato.
Quanto alla seconda questione, faccio caso che in questa edizione i numeri romani sono una scelta editoriale moderna e proseguono anche dopo la fine del Tesoretto, quindi al fine della paginazione in ns0 possono essere ignorati: di fatto la numerazione ci viene buona solo per sequenziare le pagine in ns0, ma non di più (sto seguendo lo stesso criterio nella presentazione dei poemetti di Gabriello Chiabrera, tutti "slegati" in ns0 ma sequenziati con pagina di raccolta e template intestazione): possiamo creare Il Tesoretto, La Penitenza ecc. seguendo appunto i "finisce il *" e mettere una nota in pagina di discussione in cui si confronta quest'edizione con la Laterza. Evidentemente questa antologia era lo stato dell'arte all'inizio del XIX secolo, poi gli studi sulla letteratura del Duecento hanno fatto (notevoli) passi avanti, anche grazie alla riscoperta di Dante nel Romanticismo e al movimento del Purismo linguistico che ne è conseguito. εΔω 09:22, 8 dic 2023 (CET)Rispondi
@OrbiliusMagister Diciamo che non sono sicuro se la fonte tratti i tre testi (Tesoretto "stretto", Penitenza, Favolello) come, appunto, tre testi diversi oppure se li vede come un unico testo (Tesoretto "largo") che comprenda tutti e tre. Il fatto che "finisce il Tesoretto" è alla fine del Favolello, e che non c'è uno stacco come il passaggio ad una pagina nuova mi fanno propendere per quest'ultima opzione, ma non sono sicuro. Non ho neanche trovato un indice del volume per chiarire la cosa--Dr ζimbu (msg) 11:22, 8 dic 2023 (CET)Rispondi
Qui occorre indagare nella letteratura critica: vediamo cosa mi restituisce un ricerchina in rete. εΔω 13:02, 8 dic 2023 (CET)Rispondi
  Fatto

Ecco due risultati, uno ottocentesco successivo a questa edizione e il riferimento estremamente autorevole di Gianfranco Contini (1960)

con belle risa / Rispose in questa guisa. Le quali parole sono seguite dalla poesia, che incomincia: Forse lo spron ti move; nella quale pare al principio rimproverarsi Rustico di Filippo di aver alcun poco vivuto dimentico del Latini, e poi si parla delle diverse specie d'amici. Che queste esser possano le parole, con che Tolomeo dovea risponder a Brunetto, interrogato da lui degli elementi, non credo, potersi trovare alcuno che voglia affermarlo. Questa poesia adunque non fa parte del Tesoretto; ma sì essa è il Favolello, che mando Ser Brunetto Latini a Rustico di Filippo, siccome è scritto alla fine della medesima nel codice Laurenziano rammemorato, ed anche nello Strozziano: dei quali codici e degli altri, che ho adoperati in questa edizione, sarà detto più innanzi.

E questo mio avviso ha bella conferma da un altro codice della Laurenziana, contenente varie materie, e posto al pluteo 6 1, 11.7, in die si reca sola essa poesia col titolo: Questa è la lettera, che mandò Ser Brunetto Latini a Rustico di Filippo. Laonde sbagliò il copiatore del codice Gaddiano, che unito il Favolello al Tesoretto, siccome vedesi in tutti gli altri codici, salvo il Laurenziano, or citato, scrisse appiè di quello: Finito il libro chiamato Tesoretto: e sbagliò pure il copiatore del Riccardiano, il quale innanzi al racconto, che fa Brunetto all'amico intorno al suo pentimento e alla sua confessione, pose queste parole: Finito Tesoretto. Soggiunse egli bene: Or comincia la Penitenza ; ma però male avvisossi riputando, che essa non facesse parte del Tesoretto. La fa certamente; e ciò manifesto può rendersi con verissimo argomento. Brunetto chiede al Signore, cui dedica il Tesoretto, di potersi alquanto posare, Finché di penitenza Per fina conoscenza consiglisi con uomo, che gli par essere lealissimo amico. E chi in parlando chiede di posarsi alquanto, non dice certo di aver posto fine alle sue parole, infatti Brunetto consigliasi coll'amico nei versi che seguitano; e in essi medesimi compiuto il racconto della confessione dei proprj peccati, ed esortato l'amico a darsi a vita casta e virtuosa, ripiglia la interrotta narrazione di quel medesimo immaginato viaggio, ch' è subietto a tutto ciò che precede la Penitenza. Ed in questa ripresa narrazione dice Brunetto di non voler più andare alla Fortuna, a cui gli avea la Natura dato arbitrio di recarsi, o non vi si recare, siccome è detto di sopra; e fermo sta nel proponimento di veder le sette Arti, giusta la promessa, che gli fa essa Natura al v. 4º del capitolo X. Per le quali cose tutte egli è da dire, che la Penitenza è continuazione del Tesoretto, e non uno scritto da doversi separare da questo, siccome è il Favoletto: lo che sopra è provato a bastanza.


—Il tesoretto e Il favoletto di ser Brunetto Latini ridotti a miglior lezione col soccorso dei codici e illustrati dall'abate Gio. Bastista Zannoni, p. xlvi-xlvii

nella tradizione del Tesoretto, al ms. Ricc. 2908 (l'unico databile entro il Duecento) si oppongono tutti gli altri testimoni più tardivi, riuniti in errore ai vv. 92, 101, 135, 663, 2450, 2674. La struttura interna della tradizione tarda implica una pluralità di antigrafi per molti dei codici. Se è sicura l'individuazione di alcuni accoppiamenti (Laur. XLV.40+Strozz. 146; Chig. L.VII.249+Cors. 4 G 3; Pal. 387+Bruxelles BR, 14614-16), è quasi certamente contaminato Chig. L.V.166, che ora è congiunto a Magl. VII.II.1052 e Bruxelles BR, 14614-16, ora invece con Marc., it. Zanetti 49. Quanto al Favolello, che, nella maggior parte dei mss. segue il Tesoretto, può dimostrarsi la medesima articolazione in due rami (ma è meno sicura l'opposizione di tutti i manoscritti al Riccardiano) e, anche per la struttura dei piani medi e bassi, il riconoscimento delle coppie già elencate per il Tesoretto è ancora oscurato dalla «consueta trasmissione non verticale».

—(Contini, Poeti del Duecento, II 870-874).

In pratica: la Penitenza è parte del Tesoretto e va inglobata nel poema; il Favolello va invece separato come scritto qui sopra. εΔω 13:32, 8 dic 2023 (CET)Rispondi
Grazie per la ricerca. Operativamente, creerei quindi i capitoli XXIII-XXIX (la Penitenza) come sottopagine del Tesoretto, mentre creerei una pagina ns0 autonoma per il Favolello (capitoli XXX-XXXII) senza sottopagine (che dovrebbero chiamarsi /XXX, /XXXI e /XXXII e la cui nomenclatura creerebbe solo confusione)--Dr ζimbu (msg) 08:56, 9 dic 2023 (CET)Rispondi
Bene, @Dr Zimbu! Ti do indicazione di come creare la distinzione Opera-edizioni in caso di doppioni come il Favolello: con questo procedimento: Creato Il Favolello (1817) (meglio lasciar fuori l'editore: la probabilità di due edizioni diverse nello stesso anno è molto bassa)
Quanto Alle suddivisione sono d'accordo con te: Favolello senza sottopagine. εΔω 12:41, 9 dic 2023 (CET)Rispondi
Mi sembra di aver fatto tutto a parte normalizzare Il Tesoretto (Assenzio, 1817) in Il Tesoretto (1817) — ci penso nei prossimi giorni--Dr ζimbu (msg) 09:07, 10 dic 2023 (CET)Rispondi
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