Olimpiade, Reina di Macedonia

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Giovanni Boccaccio - De mulieribus claris (1361)
Traduzione dal latino di Donato Albanzani (1397)
Olimpiade, Reina di Macedonia
LVIII LX
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CAPITOLO LIX.

Olimpiade, Reina di Macedonia.

Olimpiade, reina di Macedonia, fu famosa per molte degnità. Primieramente, se la schiatta può dare alcuna chiarezza agli uomini1, ella figliuola di Neottolemo, re de’ Molossi, ebbe origine dal sangue degli Eacidi; lo quale in quel tempo, oltre agli altri di tutta Grecia, [p. 269 modifica]ovvero di tutto il mondo, era famoso. E avendo avuto nome Mustola, poi che fu maritata a Filippo, re di Macedonia, in quel tempo, secondo che dicono alcuni, fu prima chiamata Olimpiade. Ancora ebbe per fratello Alessandro, re di Epiro, e in Macedonia Alessandro per suo figliuolo; quale dopo la morte di Filippo fece sì gran fatti, che non fu udito, che alcuno che fusse nato, e che dovesse nascere che lo avanzasse di gloria. La qual cosa non aggiunse poco d’onore ad Olimpiade, se alle madri è gloria partorire eccellenti figliuoli. Ma questo splendore non passò al postutto, che egli non fusse alcuna volta oscurato di brutte macchie, benchè per quello Olimpiade divenne più famosa. Perchè in fiorente età ella cadde in infamia d’adulterio; della quale cosa poco o meno, niente potè avvenire più vituperoso a quella reina. E ancora, che fu più brutta cosa, fu sospetto che Alessandro fusse generato da adulterio: la quale sospezione certamente mosse tanto Filippo, che non solamente disse alcuna volta palesemente, che Alessandro non era suo figliuolo, ma ancora diffamò Olimpiade, e rifiutolla, e tolse per moglie Cleopatra, figliuola [p. 270 modifica]d’Alessandro Epirota. La qual cosa quanto Olimpiade portasse molestamente non si potè fingere2; perchè ella la quale infino a quel dì era famosa di reali splendori, salvo di quella infamia, più chiara fu con la crudeltà. È creduto certamente, che ella stimolasse e inducesse Pausania, nobile giovane, nato dal parentado di Oreste, a uccidere Filippo suo marito; e questo di saputa d’Alessandro: perchè fu trovato per fattura3 d’Olimpiade a Pausania messo in testa una corona lo dì seguente, per la morte di Filippo, essendo egli in su la croce; e dopo pochi dì, di comandamento di Olimpiade lo corpo di quello fu posto sopra le reliquie di Filippo re; e secondo l’usanza di Macedonia, fu arso e seppellito onorevolmente: e ’l coltello con lo quale Pausania avea morto lo re, ella comandò che fusse posto nel tempio d’Apollo sotto lo nome di Nuscale! E fatta menare a sè Cleopatra, la cui figliuola fece prima battere a un sasso, [p. 271 modifica]poi vituperandola, indusse quella misera a impiccarsi a uno laccio. E finalmente fatto grande lo figliuolo di grandissime vittorie, morì di veleno in Babilonia, e Alessandro suo fratello morto in Lucania; e ella andata da Epiro in Macedonia per favore degli antichi di Macedonia, fece morire Arideo, re di Macedonia e Eurice sua moglie, vietando quelli che ella non entrasse in Macedonia; e sola vedova reina tenne lo regno di Macedonia. Ma furiando ella d’ogni parte come fiera contro allo sangue così de’ popolari come de’ nobili di Macedonia, fu assediata da Cassandro in Epidua città; e fu tanto stretta, che insieme con quelli della terra vennero a fame di tutte cose: a’ quali costringendoli, avvenne, che con patti si arrendesse a Cassandro: la quale poi che si arrendè, per tradimento di quelli ai quali ella avea morti gli parenti fu dimandata per ucciderla. Alla quale essendo mandati da Cassandro gli ucciditori, come eglino entrarono nel luogo dove ella era tenuta; ella se n’accorse: veduta la brigata di quelli, levossi senza paura alcuna; e vestita e pettinatisi i capelli, acciocchè cadendo, non paresse alcuna cosa disonestamente; feceseli incontro, [p. 272 modifica]appoggiandosi a due serve; e non comportò di pregarli, e non fece alcuna lamentanza nè alcuno pianto; ma volontariamente offerse lo suo corpo agli ucciditori; quasi come ella dispregiasse quello che gli robustissimi uomini sogliono molto temere: e in quell’atto si confessò veramente madre di sì eccellente imperadore, come fu Alessandro Magno.

Note

  1. Cod. Cass. ella ebbe origine da ne tholomeo re demolosi laquale fu delsangue de giaccidi laquale inqueltempo oltre aglialtri ditutta gregia overo di tutto elmondo era famoso. Test. Lat. Ex Eacidarum sanguine, qui tunc præ cæteris totius Græciæ, seu orbis habebatur splendidior, Neoptolemi regis Molossorum filia, traxit originem.
  2. Cod. Cass. nonsi pote fuggire. Test. Lat. dissimulare non potuit.
  3. Cod. Cass. chefattura. Test. Lat. opere Olimpiadis.