d’Alessandro Epirota. La qual cosa quanto Olimpiade portasse molestamente non si potè fingere1; perchè ella la quale infino a quel dì era famosa di reali splendori, salvo di quella infamia, più chiara fu con la crudeltà. È creduto certamente, che ella stimolasse e inducesse Pausania, nobile giovane, nato dal parentado di Oreste, a uccidere Filippo suo marito; e questo di saputa d’Alessandro: perchè fu trovato per fattura2 d’Olimpiade a Pausania messo in testa una corona lo dì seguente, per la morte di Filippo, essendo egli in su la croce; e dopo pochi dì, di comandamento di Olimpiade lo corpo di quello fu posto sopra le reliquie di Filippo re; e secondo l’usanza di Macedonia, fu arso e seppellito onorevolmente: e ’l coltello con lo quale Pausania avea morto lo re, ella comandò che fusse posto nel tempio d’Apollo sotto lo nome di Nuscale! E fatta menare a sè Cleopatra, la cui figliuola fece prima battere a un sasso,
- ↑ Cod. Cass. nonsi pote fuggire. Test. Lat. dissimulare non potuit.
- ↑ Cod. Cass. chefattura. Test. Lat. opere Olimpiadis.