Teatro Historico di Velletri/Libro II/Capitolo VI
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Cap. VI.
Quanto sia stato l'affetto de' Sommi Pontefici verso la Città di Velletri, e la stima, che si è fatta di essa; potrà il Lettore raccoglierlo dall'infrascritte Bolle Pontificie, ch'in riguardo della nostra fedeltà, divotione, obedienza, e costanza nelle turbulenze della santa Sede Apostolica hanno spedite à nostro favore, quali schiettamente io hò estratte dalla Cancellaria Priorale con quella diligenza, che si conveniva: e per cominciare.
Papa Gregorio Settimo (che più antiche Scritture non si sono trovate) concede molti Privilegi alla nostra Città, particolarmente per li Confini del nostro Territorio, come appare per li Brevi di Papa Pascale Secondo, e di Papa Gregorio Nono, che si registrano per ordine.
Papa Urbano Secondo conferma l'istessi Privileggi de' Confini, come per Breve, Dat. Romae 8 Id. Iulii .... per manus Ioannis dictae Eccles. Romanae Diaconi Cardinalis, et Vice Cancellarii M.LXXXIX. Indict. 12.
Papa Pascale Secondo, in un Breve, che comincia, Et prava corrigere, et recta firmare, etc. annulla alcune esattioni, che procurò d'introdurre in Velletri con la forza, e potenza di Henrico Quarto Imperatore, un tal Guiberto da Parma, Arcivescovo di Ravenna, che fù Antipapa con nome di Clemente Terzo per XXI. Anno, contro Gregorio Settimo, Vittore Terzo, Urbano Secondo, e Pascale Secondo, dicendo, Idcirco iuxta petitionem vestram omnes pravas consuetudines, vel exactiones, quas Haeresiarca Guibertus Provenatus quondam Episcopus, mox Apostolicae Sedis invasor, imposuit, de medio vestrae Civitatis penitus abolere; praesentis Paginae auctoritate decernimus, etc. Dat. Laterani per Manum Ioannis S.R.E. Diaconi Cardinalis, 8, Id. Aprilis Indict. 9. Incarnationis Dominicae, M.C. II. Pontificatus Anno Secundo.
Papa Lucio Terzo, che fù Vescovo Cardinal Veliterno, come s'è detto nel precedente Capitolo, per isfuggire la ribellione, e congiura de' Romani, se ne venne in Velletri, dove dimorò più d'un Anno per la stima, che faceva della fedeltà, e valore de' nostri Cittadini, e per honorar questa Città, vi fece la prima Promotione de' Cardinali, di Decembre, nel M.C.LXXXII.
Papa Innocentio Terzo, oltre all'haver nel M.CC.VI. fatto Vescovo di fiorenza Giovanni Santi Velletrano, concedè à Canonici Veliterni (come s'è accennato) molte Chiese, Nove Casali, e gli confermò Cinque Molini, quali beni essi di presente godono, come per Breve, che comincia, Cum à vobis petitur, etc. Dat. Velletri 4. Non. Octobris, Pontificatus Anno Quinto.
Papa Gregorio Nono, ci confermò la Libertà, che s'esprime nell'Arme della città, dicendo, Disponimus vos veluti domesticam Familiam in finu Matris diligentius confovere, diligere propensius, et consuita Libertatis Insigniis decorare: confirmandoci ancora li Privileggi da Gregorio Settimo, Urbano Secondo, e da Pascale Secondo Sommi Pontefici conceduti alla nostra Città, tanto sopra li Confini, quanto sopra l'esattioni, et altre consuetudini introdottevi da persone potenti, come per Breve, che comincia, Antiqua progenitorum vestrorum, et vestra, etc. Dat. Perusia per manus Magistri Bartholomei S.R.E. Vice Cancellarii 3. Non. Ianuarii, Indict. 8. Anzi che in questo istesso Breve si dichiara Protettore di questa Città, dicendo, Decernimus ergo, ut nulli omnino hominum liceat hanc paginam nostrae Protectionis, confirmationis, etc. L'istesso Pontefice in un altro Breve, che comincia, Fidei vostra, etc. Dat. Perusia 4. Non. Ianuarii, Pontificatus Anno 8. Assolve i Cittadini di Velletri da qualsivoglia giuramento, che prestato havessero à Romani. L'istesso Pontefice in un Breve, che comincia, Invictae virtutis, et insuperabilis fidelitas, etc. Dat. Perusiae ...... Pontificatus Anno 9. Conferma un Breve di Urbano Secondo, Circa Iura Episcopalia, sine verborum obligatione, conceduto al Clero, e Cittadini di Velletri. Papa Clemente Quarto, perché li Velletrani erano incorsi in pena, per haver fatto contro le giurisditioni dell'Ariano, luogo già di Fortezza, dove si ritrovava Castellano Fra Raimondo Cavalier Templario, gli assolvè dalla pena con un Breve, che comincia, Cum inter Castellanum etc. Dat. Viterbii 6. Kalend. Iulii Pontificatus Anno Tertio.
Papa Martino Quarto comanda al Vicario di Roma, che non aggravi, ò molesti con pesi insoliti li nostri Cittadini, ma che li lasci vivere nella antica loro libertà, come, per breve, che comincia, Grave gerimus, etc. Dat. apud Urbem veterem Id. Februar. Pontificatus Anno Primo.
Papa Bonifatio Ottavo, oltre all'haver fatto Vescovo d'Horte Fra Lorenzo da Velletri Franciscano, concedè al Magistrato autorità di far giustitia contro Delinquenti, sottrahendoci dalla Giurisditione del Rettore di Maretima, e Campagna, come per Breve, che comincia, Devotionis vestrae sinceritas, etc. Dat. Laterani decimoseptimo Kalendas Februarii Pontificatus Anno Quarto. L'istesso Pontefice, liberò la Città, Cittadini, et il nostro Territorio di Velletri da molte gravezze, che procuravano imporne li Romani, come per Breve, che comincia, Excitat nos Devoctionis affectus, etc. Dat. Lateraneni 16 Kalendas Februarij, Pontificatus Anno Quarto. L'istesso Pontefice liberò la Città de mandar Soldati fuora di Maretima, e Campagna, concedendo ancora altre gratie, come per Breve, Grata Devotionis, Studia, etc. Dat. Laterani 6 Kalendas Februarij Pontificatus Anno Quarto. L'istesso Pontefice, facendo stima del valor di Velletrani, gli commette la ricuperatione della Fortezza dell'Ariano, come per Breve, che comincia, Dat. Romae apud S. Petrum 14. Kalend. Octobris Pontificatus Anno Quarto.
L'istesso Pontefice, facendo stima di valor di Velletrani, gli commette la ricuperatione della Fortezza dell'Ariano, come per Breve, che comincia ......... Dat Romae Apud S. Petrũ 14. Kalend. Octobris Pontificatus Anno Quinto.
L'istesso Pontefice libera la Città da un peso, ch'aveva di pagare certo annuo prezzo, come per Breve, che comincia Sincerae Devotionis Affectus, etc. Dat. Roma Apud S. Petrum, 6 Id. Augusti, Pontificatus Anno Nono.
Papa Urbano Quinto ricevè benignamente, e con paterno affetto l'Ambasciatore di Velletri, chiamato Nicolò Simbardi, come testifica in un Breve diretto alla Città, che comincia, Dilectum Filium Nicolaum Simbarde Concivem, et Ambasciatorem vestrum, latorem praesentium, bengne vdimus, etc. Dat. Avenione 12. Kalend. Maii, Pontificatus Anno Secundo.
L’istetso Pontefice, havendo prima scritto al Cardinale Egidio Legato in Roma, per negotij di Velletri, replicò gl’istessi Ordini, e ne diede avviso alla Città, come per Breve, che comincia, De gravaminibus, et pressuris, etc. Dat. Avenione 13.Kal Octobri:, Pontificatus Anno Secundo, nel quale dice, Scribimusque iteratò Venerabili Fratri Nosiro Ægidio Episcopo Sabino, etc.
L’istesso Pontefice liberò la Città dalle gravezze, che procurauano imporne li Romani, e ne scrisse efficacemente il Daniele Ex Marchionibus Carretti, Priore Gerosolimitano in Lombardia, Rettore di Maretima, e Campagna: comincia il Breve, Quanto ferventiori studio, etc. Dat. Apud Montem Flasconem 3. Non. Augusti, Pontificatus Anno Octavo .
Papa Urbano Sesto scrive a’ Velletrani Lettere Credentiali, mandando Giovanni di Paolino Canonico di S. Pietro, Dat. Roma Kalend. Ianuarij, Pontificatus Anno Quinto .
L’istesso Pontefice, conoscendo la Fedeltà de’ Velletrani, mandò Giacomo Orfino, ordinando che si mandasssero à Roma due de’ principali Cittadini per trattare gravi negotij con la S. S. spettanti al beneficio di Velletri: comincia il Breve, ....... Dat. Roma 12. Kalendas Octobris, Pontificatus Anno Duodecimo, nel quale sono registrate, le seguenti parole, Recepti praentibus, ad Nos destinare dilectos filios nobiles viros Mattheum de Lelli, & Georium de Matthai Domicellos Veliternos Fideles nostros, ut possimus cum eis conferre, et ordinare qua ad bonum statum vestrum pertinet, et confusionem inimicorum, etc.
Papa Bonifacio Nono, deliderolu delta quiete, e pace universale di Velletri, scrive, e ordina la ricuperatione del Castello dell’Ariano, come per Breve, che comincia, Cum Nos pro pace, et quiete vestris, et totius Patria proposuerimus, etc. Dat. Roma 14. Kalend, Septembris, Pontificatus Anno Quinto .
L’istesso Pontefice libera la Città di Velletri da una certa obligatione di mille Lire, che pagar si dovevano per alcuni romori de Soldati, come per Breve, che comincia, Sincera Devotionis affectus, etc . Dat. Roma Apud S. Petrum 6. Id. Augusti, Pontificatus Anno Nono .
Papa Gregorio Duodecimo, oltre all’hvuer fatto Vescovo della Cefalonia Gregorio Gori Velletrano, bramando che tra Romani, e Velletrani passasse buona correspondenza, stabilì alcune Conventioni fatte trà di loro intorno alla electione del Podestà, il che si trova registrato nel Libro de Consegli del M. D. LXIV . nella Cancellaria Priorale .
Papa Giovanni Vigesimoterzo, volendo redimere dalle mani di Ladislao Rè di Napoli, Sezze, ne scrisse a’ Velletrani, come per Breve, che comincia, Cum pro nonnullis arduis nostris, etc. Dat. Rome apud S. Petrum 5 Kalendas Ostobris, Pontificatus Anno Tertio . La Città dell’Erario publico ne sborsò 650. Scudi d’oro, fomma in quei tempi di qualche consideratione, e subito, rihavuto, vi fece Podestà Nicolò Nicoleschi, come per Breve, che comincia, Dilecto filio Nobili viro Nicolao Petroni de Nicoleschis Domicello Veliterno, etc. Sinceritas, et constans fidelitas, quam erga nos, & Romanam Ecclesiam, etc. Dat. Roma apud. S. Petrum 4. Non. Maij Pontificatus Anno ....
L’istesso Pontefice assolvè la Città di mandare Cento Soldati Pedoni, e alquanti Cavalli a richiesta del Rettor di Maretima, e Campagna, liberandola da altre gravezze, come per Breve, che comincia, Iustis, et honestis supplicum vobis, etc. Dat. Roma apud S. Petrum Idib. Octobris, Pontificatus Anno Tertio .
Papa Martino Quinto per l’affetto, che portava à Velletri , dal Concilio di Costanza avvisa distintamente la sua Assuntione al Sommo Pontificato, al quale fu eletto, Nemine discrepante, da gl’Elettori di cinque Nationi, sei per Natione: stante la depositione di Papa Gregorio Duodecimo , la privatione di Papa Benedetto Terzodecimo, e la resignatione di Papa Giovanni Vigesimo terzo, come per Breve, che comincia, Misericors, et miserator Dominus, &c. Dat. Constantia 10. Kalend. Decembris, Pontificatus nostri Anno Primo .
Papa Eugenio Quarto, oltre all’haver fatto Vescovo di Capri Fra Francesco da Velletri Franciscano Conventuale, incorpora, e unisce à Velletri l’Ariano, e Faggiola, Castelli distructi, dandogilene il mero, e misto Impero, Cum potestate gladij, come per Breve, che comincia, Fidei constantiam, sinceraq. devotionis, etc. Dat . Roma apud S. Petrum Anno Incarnationis Dominica M. CD . XXXX. III. 8. Id. Octobris, Anno Tertiodecimo .
L’istesso Pontefice restituisce la recognitione delle cause, benche gravi, al Giudice, e al Podestà di Velletri, iuxta Statuta Civitatis, come appare per una Bolla fatta, Oraculo Sanctissimi, dal Cardinal Camerlengo diretto Nobilibus, & Egregÿs viris, & Novem Bonis Hominibus, ac Communi Civitatis Velletran. comincia, Cupientes ex debito, etc. Dat. Roma apud Sanct Laurentium in Damaso Die 22. Novembris M. CD. XXXXIII . Indict. 6. Pontificatus Eugenij Pape Quarti Anno Tertio decimo.
L’istesso Pontefice, sapendo, che la Torre, che stava nel Castello chiamato San Pietro in Formis, era di nocumento á Velletrani, ordinò a’ nostri Cittadini, che la demolissero, come fecero subito per ordine del Camerlengo di Santa Chiesa, chiamato Lodovico Patriarca d’Aquileia: comincia il Breve, Cum ad notitiam Sanctissimi Domini Nostri Papa, atque nostram à fide dignis, etc. Dat . Romæ Die 12. Martij M. CD. XXXXV.
L’istesso Pontefice rendè alla nostra Communità l’Elettione del Podestà, e del Giudice, che dal Popolo Romano era stata con violenza tolta, & usurpata, per l’assenza del Sommo Pontefice, il che è rigistrato in un Memoriale indrizzato al nostro Vescovo Cardinal Pisani nel M. D. LXIV. nel quale si fà mentione di tal favore ricevuto .
Papa Nicolò Quinto, se bene haveva conceduto a’ Signori Savelli la Faggiola, revoca, e annulla la concessione fatta,ve dechiara non derogare alla concessione fatta a’ Velletrani da Papa Eugenio Quarto, come per Breve, che comincia , Quamvis Apostolica Sedes, etc. Dat. Roma apud S. Petrum, Anno Incarnationis Dominica M. CD. LIII . 8. Kalend. Decembris, Pontificatus Anno Septimo .
Papa Calisto Terzo, perche i Velletrani dubitavano, che di nuovo s’edificassero li Castelli dell’Ariano, e Faggiola, conforme le concessioni fatteci da Papa Eugenio Quarto, cassa le prime Lettere di Papa Nicolò Quinto, come per Breve, che comincia, Sincera devotionis affectus, quem ad Nos, etc. Dat . Roma apud S. Petrum Anno Incarnationis Dominica M. CD . LV . 8. Id. Septembris, Pontificatus Anno Primo .
Papa Pio Secondo, perche li Velletrani hebbero discordia con alcune Genti confinanti, gli concedè facoltà, che se non volevano quelle far pace, si potessero offendere senza pena alcuna de’ nostri Cittadini, come per Breve, che comincia, Quarela dudum vestra Nobis innotuit, etc . Dat. Roma apud S. Petrum sub Annulo Piscatoris Die 19. Novembris, M. CD . LXI Pontificatus Anno Quarto .
L’isteffo Pontefice, volendo che Giovanni Boccabella Romano fosse Podestà in Velletri, non comandò, ma lasciò in libertà il Conseglio, lo raccomandò, come per Breve, che comincia, Cupimus, ut dilectus filius Ioannes, etc. Dat. Pientia sub Annulo Piscatoris, Die vigesima secunda Septembris , M. CD. LXII Pontificatus Anno Quinto e vi si leggono le seguenti parole, Proindè hortamur in Domino Devotionem vestram, ut in prima electione de vestro futuro Potestate facienda, præfatum Ioannem, Nostri Contemplatione , eligere velitis, etc.
L’isteffo Pontefice, fece molto conto de’ Velletrani, mentre volendo far demolire una Rocca vicino à Civita Lavinia, fabricata da’ Signori Colonnesi con gran spesa, l’ordinò a’ Velletrani, così registra Gio Antonio Campano, Arcem in Lauiniensi magnis sumptibus ædificatam à Columnensibus, et loco munitissimo demoliri extemplò iussit Veliternis, e questo lo fece, perche quella Rocca poteva apportar danno alla nostra Città .
L’isteffo Pontefice, per la morte del Cardinal Prospero Colonna, ordinò la demolitione del Castello, e Fortezza dell’Ariano, non per altro fine, che per la quiete de Velletri, Ad conservandum pacificum, et tranquillum Statum Velletrarum, etc cosi dice l’Instromento, il quale fù sțipolato con tal conditione, che non doveffero altri di nuovo edificarlo; e in evento che altri mai ciò tentassero, potessero li Velletrani impedirlo; cosi fù concordato con Cola Passeri, e Polidoro di Gregorio Battista (questo era della Fameglia Catelina) Velletrani, deputati dal Conseglio; Act. etc. In Palatio Apostolico apud S. Petrum in Horto dicti Palati, testibus etc. Illust D. Antonio de Piccolomineis Duce Amalphit. & Reverendiss. D. Andrea eius Fratre Sanctissimi Domini N. Papa Nepotibus, necnon Reverendissimo Domino Alexio Archiepiscopo Beneventano Sanctissimi D. N. Papa Vice Camerario, R. P. D. Antonio de Forolivio Sanctissimi D. N. Papa Generali Thesaurario, ac Nobili, et Generoso vire Nastoccio de Saracenis de Senis, Gerardo Ioannis de Maphæis de Volaterris Notario, 26. Ianuarij, M. CD. LXIII.
Papa Paolo Secondo liberò la Città nostra dal Governo, che pretendeva haverne il Senato Romano, e da altre gravezze ancora; per la qual pretentione nacquero tante dissentioni, e guerre per lungo tempo, come per Breve, che comincia, Cum sicut Nobis relatum est, etc. Dat. Roma apud Sanctum Petrum sub Annulo Piscatoris die 13. Iunij, M.CD. LXX. Pontificatus Anno Sexto .
Papa Sisto Quarto, se bene la nostra Città haveva la Fiera ordinaria per il giorno di S. Clemente alli 23. di Novembre, e per otto giorni seguenti, con le franchiggie ordinarie, nulladimeno, à publico beneficio della Città concedè l’altra Fiera per la Festa dell’Assunta alli 15. d’Agosto da durare con le solite franchiggie ancora per tutta l’Octava, come per Breve, che comincia, Spectata vestra devotionis, &c. Dat. Tibure Die 7. Aug. M. CD. LXXIII. Pontificatus Anno Secundo .
L’istesso Pontefice, havendo a cuore il beneficio di questa Città, ordina la condotta dell’Acqua dentro di Velletri, opra, che già di molti Anni prima era cominciata, ma per la gran difficoltà trascurata; e ne da la cura al Cardinal Rotomagense, come per Breve, che comincia, Fide digna relatione percepimus., etc. Dat . Roma apud S. Petrum sub Annulo Piscatoris Die 16, Octobr. M. CD. LXXIII. Pontificatus Anno Tertio .
L’istesso Pontefice, vedendo, che trà principali Cittadini regnavano risse, discordie, e guerre civili, con tanto detrimento della Città; acciò si viveffe in pace, scrive a CittaM dini dini del Magistrato dandogli piena facoltà di terminar le dissentioni, et inimicitie, come per Breve, che comincia, Fidei digno testimonio, etc. Dat . Roma M. CD. LXXIV. ultima die Novembris Pontificatus Anno Quarto .
L’istesso Pontefice, perche si tentava da più parti levar dalla Giurisditione del nostro Magistrato le cause criminali, ordina al Cardinal Vicario, che le cause gravi d’Homicidio , Assassinio & altri simili, si rimettino al Giudice, e Podestà di Velletri, quali Officiali erano eletti dal Conseglio; il Breve comincia, Nuper per literas in forma Brevis , etc. Dat. Roma apud S. Petrum die 10. Decembris, Pontificatus Anno Quinto .
L’istesso Pontefice confirmò tutti li Privileggi, Indulti, Gratie, e Favori conceduti à Velletri da Sommi Pontefici suoi Antecessori, come per Breve, che comincia, Promeretur vestra in Nos, sanctamq. etc. Dat. Roma apud S. Petrum die 17. Maij M. ČD. LXXVII. Pontificatus Anno Sexto .
L’istesso Pontefice confirmò li antichi Statuti della Città, come per Breve, che comincia, Promeretur vestra in Nos, sanctamq. Apostolicam Sedem, etc. Dat. Roma apud S. Petrum viij. Idus Iunij Pontificatus Anno Sexto .
L’istesso Pontefice confermò à Velletrani li Castelli dell’Ariano, della Faggiola, e loro Territorij, conforme haveva fatto Papa Eugenio IV. suo Predecessore, come per Breve, che comincia, Ob eorum affectum, etc Dat. Rome apud S. Petrum Anno Incarnationis Domin. M. CD, LXXVIII. Kal. Decembris, Pontificatus anno Octavo .
L’istesso Pontefice per la fedeltà de Velletrani concedè alla nostra Communità la metà della Torre d’Orlando, Campo Leone, le Pontonne, e Santa Maria Palomba, Casali de’ Signori Savelli; come anco la metà della Torre Candolfo, e di Nemo, e le Case poste in Albano, Horti, Terre culte, & inculte, Prati, Pascoli, Selve, Boschi, Valli, Acque, Acquedotti, e Monti, con tutte le sue pertinentie, come per Breve, che comincia, Sincera devotionis affectus, etc. Dat. Rome apud S. Petrum Anno Incarnationis Dominica M. CD . LXXXII. Idib Octobris, Pontificatus Anno 12. e questo fu un Motu proprio, cosi dice il Breve Motu Motu proprio, non ad vestram, vel alterius pro vobis Nobis super hac oblate petitionis instantiam, sed, etc.
L’istesso Pontefice facendo molta stima del valore de Velletrani, gli essorta ad adoprarsi per la reductione de’ Castelli, & Habitatori d’Ardea, e di Rocca di Papa, Luoghi de’ Signori Colonnesi alla divotione, & obedienza di Chiesa santa, promettendo d’incorporarli alla giurisditione, e Contado di Velletri, come per Breve, che comincia, De vestris Fide, Constantia, etc. Dat. Roma apud S. Petrum sub Annulo Piscatoris, die 16. Octobris, Pontificatus Anno Duodecimo; nel quale fono registrate queste parole, Castra sic reducta, & illorum Arces Fortalitia, et Tenimenta cum eorum Incolis nunc, & pro tempore existentibus, vobis pleno Iure subijcimus, ac volumus de Comitatu, et Territorio vestro esse, etc.
C L’istesso Pontefice, havendo sperimentato il valor de’ Velletrani, li libera di certe gravezze del Popolo Romano, con un Motu proprio come per Breve, che comincia, Insuper devotionis affectus, etc. Dat Roma M. CD. LXXXIII. Kalend. Aprilis, Pontificatus Anno Decimotertio.
Papa Innocentio Ottavo, oltre all’haver fatto Vescovo di Sora Matteo Mancini Velletrano, per il gran coraggio de Velletrani mostrato contro Alfonso Duca di Calabria, perche la Città non haveva pigliato il Sale, stante l’impedimento delle Guerre, e gl’Essattori Camerali ne facevano instanza per il denaro: assolvè li Cittadini da tal peso con un Motu proprio, come per Breve, che comincia .... Dat Rome in Palatio Apostolico, M. CD. LXXXVI. 30. Ianuarij, Pontificatus Anno Tertio; nel qual Breve si leggono le seguenti parole, Quando Dux Calabria Regiones vestras, & Civitatem opprimere volebat, etc.
L’istesso. Pontefice conferma alla Città nostra le raggioni, che la Comunità ha sopra la Tenuta del Peschio nell’Abbatia di S. Bartolomeo del Cardinal Vescono Tuscolano, come per Breve, che comincia, Cum alias per nostras literas, etc. Dat. Roma apud S. Petrum sub Annulo Piscatoris, die 20. Martij, M. CD. LXXXVII. Pontificatus Anno Tertio .
Papa Alessandro Sesto conferma tutte le Concessioni Indulti, Gracie, Favori, e Privileggi fatti alla Città da Eugenio Quarto, Nicolò Quinto, Calisto Terzo, Paolo Secondo, e da Sisto Quarto Sommi Pontefici, concedendo a Velletrani il Mero, Misto Impero, cum potestate gladij, dell’Ariano, e Faggiola, come per Breve, che comincia, Laudanda Sedis Apostolica Rectitudo etc. Dat. Roma apud S. Petrum, Anno Incarnationis Dominica, M. CD . XCIII . vij. Kalend. Aprilis, Pontificatus Anno Primo .
Papa Giulio Secondo concedè à Velletrani l’Applicatione delle pene de’ Delinquenti, acciò se ne pagassero gli Officiali della Curia, come Podestà, Giudice, & altri Ministri stipendiati, come per Breve, che comincia .... Dat. Roma Die prima Aprilis, Pontificatus Anno Nono.
Papa Leone Decimo, dimostrò apertamente il conto, che faceva de Velletrani, mentre diede avviso alla Città della sua Assontione al sopremo Pontificato, come per Breve, che comincia, Salvator N. Dominus Iesus Christus, etc. Dat. Roma apud S. Petrum Anno Incarnationis Dominica, M, D. XII, xiv. Kalend. Aprilis, Pontificat. Anno Primo, nel qual Breve si leggono le seguenti parole, Nos tunc Sancta Maria in Dominica Santa Romana Ecclesia Diaconum Cardinalem in Sponsum, Pastoremq. Ecclesia fuæ Sancta Quinto Idus Martij, communi voluntate, & concordia elegerunt, etc, essorta perciò li Velletrani alla Processione solenne, e alla Messa dello Spirito santo; e poi soggionge, Nos enim erga devotionem vestram dispositi sumus, et omnia qua cum Dei, et huius Sancta Ecclesia bonore pro vestris commodis facere potuerimus, à Nobis sperare poteritis, etc.
Papa Clemente Settimo, volendo risentirsi contro Colonnesi, che s’erano uniti con gl’Imperiali, e impadronitisi del Palazzo al Vaticano, ordinò a’ Velletrani la demolitione delle Terre di detti Signori Colonnesi, e cosi fecero prontamente; cominciando da Marino, che lo smantellarono, e distrussero, come appare per il seguente Breve di Papa Paolo Terzo, nel quale si leggono le seguenti parole, Sanè cum sicut accepimus, alias Communitas, et homines præfati de mandato sibi à fœlicis recordationis Clemente Papa Septimo Prædecessore nostro, qui tunc Bellum adversus diledilectum filium Ascanium Columnam Domicellum Romanum gerebat, facto, Castrum Marini ad dictum Ascanium Spectans demoliti fuerint, seu demoliri fecerint, et devastaverint, etc. e poco più sotto, Attendentes demolitionem prædictam per Communitatem, et homines præfatos de mandato dicti Prædecessoris (ut præfertur) factam extitisse, etc.
L’istesso Pontefice per la premura, c’haveva di questa Città, mandò alla cura di essa il Sig. Ranuccio Farnese, come per Breve, che comincia, Honori, & Officio nostro simulquè vestræ securitati, etc. Dat . Rome apud S. Petrij sub Annulo Piscatoris, die 23. Augusti M. D. XXVI, Pontificatus Anno Tertio .
L’istesso Pontefice l’anno seguente per l’istessa caggione mandò il Vescovo di S. Leone, come per Breve, che comincia, Cum ad Civitatem nostram Veliternemium aliquem decreverimus, etc. Dat. Roma apud S. Petrum sub Annulo Piscatoris, die 28. Decembris, M. D. XXVII. Pontificatus Anno Quarto .
L’istesso Pontefice, considerando le calamità de’ tempi per le Guerre, ordina, che à Velletrani non si faccino Represaglie publiche, se non contro principali Debitori, come per Breve, che comincia, Exponi Nobis nuper fecistis, etc. Dat . Roma Apud S. Petrum sub Annulo Piscatoris, Die 8. Martij, M. D. XXIX. Pontificatus Anno Sexto .
L’istesso Pontefice, perche li Velletrani havevano promesso 24. mila Scudi al Sig. Ascanio Colonna per la demolitione di Marino fatta da gl’istessi, annulla, e cassa qualsivoglia Scrittura fatta sopra di ciò, se bene fù alla Città pigliata la Tenuta della Faggiola, e dell’Ariano, come per Breve, che comincia, Cum sicut accepimus dudum post impiam Alma Urbis nostra deiectionem, et tempore, quo contra diuina, bumanaq. Iura in Arce nostra Sancti Angeli, cum nonnullis Sancta Romana Ecclesia Cardinalibus detinebamur, etc. Dat. Roma apud Sanctum Petrum sub Annulo Piscatoris die 1. Ianuarij, M. D. XXXII. Pontificatus Anno Nono .
Papa Paolo Terzo, per giovamento de’ Velletrani, ordina, che le Cause in prima, e seconda instanza siano determi nate in Velletri, come per Breve, che comincia, Devotionis, et fidelitatis integritas, etc. Dat. Roma apud S. Petrum Anno Incarnationis Dominica, M. D. XXXVI. 17. Kal. Iunij, Pontificatus Anno Secundo .
L’istesso Pontefice, essendo state consegnate nelle sue mani le Tenute dell’Ariano, e della Faggiola dal Sig. Alcanio Colonna, à cui stavano hipotecate per il risarcimento di Marino demolito, e distrutto da Velletrani; Motu proprio, le riconcede alla Città con un Breve, che comincia, Comprobata devotio dilectorum filiorum, etc. Dat. Rome apud Sanctum Petrum, Anno Incarnationis Dominica, M. D. XXXVI. Nono Kalend. Iunij, Pontificatus Anno Secundo; Ordinando al nostro Cardinal Ostiense, e Veliterno, al Portuense, e al Sabinense, che ne dassero di quelle il possesso, come fù fatto . Nel qual Breve si leggono le seguenti parole, Auctoritate Apostolica, tenore præsentium, cedimus, concedimus, donamus, ac in eos transferimus, et mandamus, eosq. substituimus, et ubrogamus, etc. L’istesso Pontefice confirmò li Confini tra la Faggiola giurisditione di Velletri, e Nemo, stabiliti dal Cardinal Rotomagense, per li quali continuamente nascevano risse, e inimicitie dall’una parte, e l’altra; come per Breve, che comincia, Ea, que in iudicio, etc. Dat. Roma apud Sanctu Petrum, Anno Incarnationis Dominica, M. D. XLVIII. Quinto Idus Maij, Pontificatus Anno Quintodecimo .
L’istesso Pontefice confermò li Statuti della Città, come appare nel principio del Libro Statutorum, Stampato in Roma nel M. D. XXXXIV. esso Pontefice vivente .
Papa Pio Quarto, quantunque havesse applicate le Pene, e Multe dello Stato Ecclesiastico alla Camera Apostolica; nulladimeno le concede à Velletri per il Salario de gl’Officiali, e Ministri della Curia, per rifarcimento de Ponti, Vie, Ospidali, & altre reparationi, come per Breve, che comincia, Sincera devotionis affectus, etc. Dat. Romæ apud Sanctum Petrum sub Annulo Piscatoris, die prima Septembris M. D. LXIII. Pontificatus Anno Quarto. nel quale anco conferma li nostri Statuti, e tutte le Gratie, Privileggi, Concessioni, & Indulti dati da altri Sommi Pontefici .
Papa Gregorio Decimoterzo à petitione del nostro Ve scovo Cardinal Morone, per accrescere l’abbondanza della Città, e per maggior commodità de Cittadini, concede il Mercato perpetuo, e universale per un giorno della Settimana, assegnando il Sabbato, come per Breve, che comincia, Exposeit Romani Pontificis circumspecta in omnibus providentia, etc . Dat . Roma apud S. Marcum sub Annulo Piscatoris, die prima Augusti M. D. LXXIII . Pontificatus Anno Secundo .
Papa Paolo Quinto fece Vescovo di Fossombrone Monsignor Lorenzo Landi, concedè che s’introducesse l’Acqua in Velletri, commettendone l’impresa alli Sign. Cardinali Bandino, e Camerino .
Papa Urbano Ottavo hà mostrato affetto particolare à questa Città, mentre in riguardo del gran valore, e meriti di Monsig. Martio Ginetti, doppo haverlo fatto suo Maggiordomo, l’ha creato suo Cardinal Vicario, l’ha destinato suo Legato à Latere per l’uniuersal Pace del Christianesmo , e finalmente Legato di Ferrara; come anco hà fatto successiuamente due Vescovi di Fossombrone Monsig. Benedetto, e Monsignor Giovan Battista Landi, il quale di presente si ritrova Nuncio Apostolico in Turino appresso la Sereniss. Altezza Reale di Savoia fatto dall’istesso Pontefice, che destinò ancora Primo Collaterale di Campidoglio Lorenzo Marcelli soggetto di gran valore . Continuò l’affetto verso questa Patria l’istesso Pontefice, quando nell’Anno M. DC . XXXIV. il nostro Magistrato con degna Comitiva di Gentilhuomini, per debito di gratie, andò à baciarli li santi Piedi in Castel Gandolfo, mentre la S. S. gli diede udienza sotto Baldacchino, benche con la Croce avanti fosse incaminato altrove, e creò Cavalieri due del Magistrato.
Il Sacro Collegio de Cardinali, che stavano in Viterbo essendo stata preoccupata la Rocca dell’Ariano da Riccardello figlio di Mattia Annibaldi Romano; stimando molto il valore de’ Velletrani, gli commette la ricuperatione, di quella, come di cosa pretiosa alla Camera Apostolica, come per Breve, che comincia, Gravis doloris Aculeum, etc. Dat. Viterbij viij. Id. Aprilis, Ecclesia Romana vacante, nel qual Breve si leggono le seguenti parole, Universitatem vestram requirimus, et rogamus, et exortamur attentè, etc. e questo Breve fù mandato dall’Archidiacono Tripolitano Cappellano Apostolico .
L’istesso Sacro Collegio, perche Giacomo Cantelmi Vicario per Carlo Rè di Sicilia in Roma, voleva mandar Soldati à Velletri, scrisse all’istesso Archidiac. Tripolitano, che se quei Soldati dovevano seruire per l’impresa dell’Ariano, e per sicurezza delle strade, si dovessero far ricevere dalla · nostra Città, altramente non si permettesse di mandar simil gente, come per Breve, che comincia, Nuper ad nostrum pevuenit auditum, & c. Dat. Viterbij vijj. Id. Maijj, Apostolica Sede vacante .
Il Sacro Collegio de Cardinali in Bologna, doppo haver dato parte a’ Velletrani della morte di Papa Alessandro Quinto (questo fù Frate Franciscano chiamato Pietro di Candia, cognominato Filargo) che occorse li 4. di Giugno M. CCCC. VII. poco doppo diede avviso della nuova Creatione del Pontefice, scrivendo alla Città, ch’èra stato assunto alla suprema Sede di Pietro il Cardinal di S. Eustachio, chiamato Baldassarre Cossa Napolitano con nome di Giovanni XXIII. acciò la devota Città, sicome haveva ricevuta amarezza per la morte di quello, cosi dovesse di questo rallegrarsi; comincia il Breve, Ut emergentium Romana Ecclesia casuum, etc. Dat Bononia sub trium prædictorum Sigillis die 17. Maij, ab assumptione præfati Domini Nostri die prima, M. CD . VII . Indict.ij . nel qual Breve, che fu sottoscritto, conforme al solito, dalli tre Capi d’Ordini, cioè Vescovi, Preti, e Diaconi, si leggono le seguenti parole, Pridem occasum fœlicis recordationis Domini Alexandri Papa Quinti, die 4. instantis Mensis ab hac luce subtracti, devotioni vestræ intimare curavimus, etc. e dando distinto raguaglio del Successore, e sua elettione, segue, Quæ ideo prafatæ devotioni significare decrevimus, ut una Nobiscum iucunditatem vestro percipiatis in corde, qui de obitu præfati Summi Pontificis amaritudinem, ut censemus, procul dubio suscepistis, etc.
Il Concilio di Basilea, stimando molto questa Città, raccomanda (quasi prega) à Velletrani, li Castelli, Terre, e tutto il Dominio del Cardinal Prospero Colonna, e suoi Fratelli, per la confervatione della Pace, comincia il Breve, Vestra Nobitatis, et Deotionis integritas, etc. Dat. Basilea xvj. Kalend. Ianuarij, Anno à Nativitate Domini, M. CD. XXXIV. nel quale si leggono le seguenti parole, Hinc est, quod Devotionem vestram precibus, quibus possumus maioribus, deprecamur attentè, etc. Anzi quelli Padri del Concilio spedirono un Messo a posta à Velletri per tal effetto, Nuncium misimus specialem iuxta etc. rappresentando a’ Cittadini l’affetto grande, che Papa Martino Quinto Zio del sudetto Cardinal Colonna, e fratelli, portava à questa Città. Queste sono le parole del Breve, Quorum Patruus fœlicis recordationis Martinus Papa Quintus S. Romana Ecclesiæ, & Patria vestra, Vobisquè pacem, et quietem, quantum potuit, procuravit, & auxit.
Altretanti, e maggiori demonstrationi di paterno affetto spera questa divotissima, e fidelissima Città dalla somma benignità del vivente Pontefice INNOCENTIO Decimo, qual Dio benedetto per sua bontà, e misericordia consservi lungo tempo, per Essaltatione di Santa Chiesa, e Pace universale del suo Popolo fedele.