Quando il dormente si sveglierà/XVII. Tre giornate
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Traduzione dall'inglese di Anonimo (1907)
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Capitolo XVII. Tre giornate. Lincoln aspettava Graham in un appartamento situato al di sopra delle piattaforme mobili; era curioso di sapere i particolari del suo viaggio e più di tutto sa mostrava contento del piacere e dello straordinario interesse che il Maestro prendeva a vogare nell’aria.,:; I ’ ’ — Bisogna che impari a volare, — esclamava Graham. — Bisogna che io sia padrone della manovra. Compiango tutti quei pòveri esseri che sono morti. senza aver provato una tale irnipressione. È la più meravigliosa delle esperienze. — Oggigiorno ne troverete qltre delle esperienze meravigliose, — rispose Lincoln. — Vorrei ora cercare qualche cosa d’interessante per voi.... Abbiamo della musica la cui novità vi farà molto piacere. — In questo momento, — ■ disse Graham, — ciò che m’interessa di più è-di Volare. Vorrei imparar meglioi; il Vostro aereonauta mi diceva che io non so qual privilegio vi si opponga. — Lo credo infatti, — affermò Lincoln. — Ma per Voi!... Se Volete noi possiamo far di voi, cominciando da domani, un aereonauta giurato. Tre giornate a35 Graham tie espresse vivamente il desiderio, e si trattenne a parlare dell’originalità delle sue sensazioni, — E gli affari? — chiese poi bruscamente. ■— A ’che punto siamo? i Con up gesto Lincoln allontanò da lui queste preoccupazioni.: — Ostrog vi parlerà di ciò domani, — diss’egli. — Tutto s’acqueta e s’accomOda, la rivoluzione si compie sulla terra intera. Naturalmente alcune collisioni qua e là sono inevitabili, ma il vostro regno e assicurato; voi potete star tranquillo perchè gli affari sono nelle mani di Ostrog. — È possibile ch’io possa esser nominato aereonauta giurato, come dite voi, suH’istante.... prima di coricarmi? — domandò Graham, facendo lentamente cento passi. — AUora potrei rimettermi in viaggio domani mattina. Sarebbe la prima cosa che farei.... ’,: ■— Niente si oppone a ciò, — rispose Lincoln con aria pensosa. — È possibilissimo, e così sarà fatto. — Poi si mise a ridere. — Io vi avevo proposto dei divertimenti ma voi stesso ne avete trovato uno. Telefonerò ai gabinetti aereonautici, e noi ritomeremo al vostro appartamento, al controllo dei Motori a vento; intanto desinerete, dando così agli aereonauti il tempo di prepararsi. Forse dopo desinare preferirete.... S’interruppe. — Ebbene? — chiese Graham. — Noi abbiamo organizzato ima compagnia di ballerine che vengono da Capri. — Detesto i balli, — replicò Graham brevemente. — Li ho sempre detestati; non è ciò che io voglio vedere. Anche ai miei tempi in erano delle balle a36 QUANDO IL DORMENTE SI SVEGLIERÀ rine.... Delle ballerine.... vi erano in Egitto altre volte. Ma volare.... — È vero, — -aggiunse Lincoln, — pure le nostre ballerine.... ’, — Esse possono aspettare, — rispose Graham, — possono^ bene aspettare.... lo inon sono un Latino.... Esistono delle questioni sulle quali vorrei interrogare qualcuno esperto, le questioni di meccanica. Questa è’ la mia passione, io non desidero distrazioni. — Voi potete scegliere il mondo intero, — disse Lincoln, — tutto ciò che Volete è vostro. Sopraggiunse Asano scortato da una’ guardia imponente, ed essi attraversando le vie della città ritornarono agli appartamenti di Graham. Si era radunata una folla per festeggiar# il suo ritorno, una folla più numerosa ancora di quella che aveva assistito alla sua partenza; e le grida, le acclamazioni soffocavano le risposte che dava Lincoln alle incessanti domande di Graham riguardo al suo viaggio aereo. Sul principio il Maesfro aveva accolto le grida e i battimani del popolo con dèlie riverenze e dei gesti, ma Lincoln lo avvertì che ciò non stava bene; allora, Graham, già stanco di quelle galanterie ritmiche, dimenticò i suoi sudditi per tutto il resto della sua passeggiata pubblica. Ben giunsero presto ai suoi appartamenti. Asano uscì di nuovo in cerca di riproduzioni cinematografiche di motori in movimento, e Lincoln ordinò che gli si procurassero- dei modelli di macchine grandi e piccole, dovendo rappresentare i diversi progressi meccanicr compiuti da dué secoli. Il piccolo gruppo di apparecchi destinato alle co Tre giornate 287 municazioni fra luoghi, distanti, attrasse talmente l’attenzione del Maestro che il suo pranzo deliziosamente preparato e, servito da un certo numero di graziose e abili cameriere, dovette aspettare. L’abitudine di fumare era a poco a poco scomparsa dalla superfice della terra, ma, allorché egli manifestò il desiderio di levarsi, questo capriccio, andarono a cercare e trovarono in Fioridia alcuni eccellenti sigari, che, oon un sistema pneumatico. speciale, gli furono portati méntre era ancora a tavola. Poco dopo vennero gli aereonauti accompagnati da. un ingegnere-che presentò al Maestro le più sorprendenti meraviglie che si potessero vedere. Per il momento la destrezza elegante delle macchino da contare e da marcare, macchine da costruire e da filare, porte brevettate, motori a es’p-losione, elevatori per il grano e l’acqua, macchine da macello, apparecchi meccanici di coltura e di mietitura, tutto ciò era più affascinante per Graham di qualsiasi baiadera. — Noi eravamo dei selvaggi, — ripeteva incessantemente, — dei selvaggi. Eravamo all’età della pietra in confronto dì questo secolo.... E che cosa avete ancora? Alcuni psicologi lo misero al corrente degli svolgimenti interessantissimi ottenuti nell’arte dell’ipnotismo: i nomi di Milne Bramwell, Fechner, Liebault. William James, Myers e Gumey, avevano acquistato un sì gran valore che avrebbe meravigliato i loro contemix>raiiei. Parecchie applicazioni di psicologia erano ora diventate un uso generale; questa scienza aveva in larga misura sostituito nella medicina le droghe, gli antisettici; tali applicaz’oni erano special 338 QUANDO IL DORMENTE SI SVEGLIERÀ mente usate per quelli che avevano hiso-glno di concentrazione mentale., Sembrava insomlma che un ingrandimento reale delle facoltà umane si fosse effettuato in quel dominio. ’ Le gesta dei fanciulli calcolatori, che Graham considerava come il trionfo deiripnotismo, erano ora alla portata di chiunque potesse procurarsi i servizi di un ’ipnotista espertoi Da lungo tempo, neU’educazione, il vecchio metodo degli esami era stato sostituito da questo sistema e invece di lunghi ainni di studio i candidati passavano alcune settimane in catalessia, m-entre abili, professori non dovevano far altro che inculcar loro -J3 M W le nozioni necessarie per ottenere una risposta adeguata ad es’se, compresa la nozione del ricordo postipnotioo di queste nozioni. In ciò che riguarda la matematica, questo mezzo era singolarmente prezioso e tutti i giuocatori di scacchi e altri giuochi per i quali si richiede una destrezza mentale, almeno le poche persone che li usavano ancora, se ne servivano invariabilmente. Infatti tutte le operazioni che richiedono regole determinate, vale a, dire una specie di meccanica, erano state completamente liberate da tutti gli errori deirknimaginazione. e della commozione e portate a un grado straordinario di precisione. I^nduUi di classi studióse appena avevano raggiunta l’età richiesta per essere ipnotizzati, venivano trasformati in macchine pensanti d’una puntualità e fedeltà meravigliosa, e sbarazzati in tal modo dei lunghi studi della giovinezza. Gli apprendisti aereonauti che^ soffrivano la.Vertigine erano ipnoticamente liberati dagli immaginari terrori; in ogni strada si trovavano degli ipnotisti pronti a suggerire allo spirito altrui Tre gion aie 289 dei ricordi permanenti. Se quiaIcu[no esitava a rammentarsi un nome,- una serie di numeri, un canto o un discorso-, ricorreva a tale procedimento, e -nello stesso tempo alcuni ricordi potevano essere cancellati, delle abitudini perdute, delle passioni, soffocate. Questa specie di chirurgia psichica era infatti diventata d’uso generale’"’ e"p-è?‘Tnèzzo di essa si dimenticavano indegnità, bassezze, umiliazioni; le vedove innamorate riuscivano ad obliare l’effige dei loro antichi sposi, gli amanti contrastati potevano liberarsi dalla loro schiavitù’. Era impossibile, qualche volta, d’innesitare i desideri, e la trasmissione del pensiero n-o-n era pncora sistemata. Gli psicologici rendevano sensibili le loro esposizioni per mezzo di esperienze mnemotecniche meravigliose, di cui alcuni pallidi fanciulli, vestiti di turchino, erano i soggetti. Graham, com-e la maggior parte delle persone del suo tempo, diffidava degli ipnotizzatori, che avrebbero potuto liberare l’anima sua da tante penose preoccupazioni. E nonostante tutte le assicurazioni di Lincoln, ©gli rimaneva fedele alla vecchia teoria, giusta la quale la sottomissione al sonno ipnotico rappresentava l’abdicazione della personalità e della volontà. Al banchetto delle esperienze che cominciava, egli aveva la ferma intenzione di non perder la testa e di restare interamente padrone di sè stesso. L’indomani e altri due giorni ancora, Graham s’occupò d’un tal genere di studi, concedendo pure parecchie ore al delizioso piacere di viaggiare nell’aria; il terzo giorno egli s’inalzò al disopra della Francia centrale, in vista delle nevi alpine. Questi vigorosi esercizi gli procurarono un sonno’ calmo, e la triste 24° QUANDO IL DORMENTE SI SVEGLIERÀ anemia del suo primo risveglio scompariva a poco a poco cedendo il postò alla salute. Quando Graham non viaggiava neU’aria, Lincoln s’occupava assiduamente di distrarlo e di procurargli tutto ciò che poteva eccitare la sua curiosità; tutte le eccezionali invenzioni gli erano esfxtste, e finalmente il suo desiderio fu di nuovo sazio; di tutto ciò che aveva veduto e imparato poteva riempire una dozzina di volumi. Ogni pomeriggio egli riuniva la sua corte per circa un’ora, provando ben presto l’interesse di vedere i suoi contemporanei divenuti per.lui personali e intimi. Sul principio si era sopratutto attaccato a dò che trovava in essi di bizzarro, di particolare, d’inatteso: la ricercatezza della loro toeletta, e tutto ciò che nelle loro maniere non s’accordava con le sue nozioni di buon gusto, gli aveva fatto una sgradevole impressione, ora invece egli fu meravigliato di vedere come questa stranezza e l’antipatia che ne risultava, sparissero presto, come era riuscito a rendersi conto della vera prospeUiva de’la sua posizione e a considerarle il tempo passato, il XIX secolo come lontano e di stile rococò. La figlia del direttore dei Porcili Europei, dai capelli rossi, lo divertì in modo particolare; il giorno seguente, dopo pranzo, fece conoscenza con una ballerina moderna e scoprì in lei im’artista perfetta. Dopo ciò egli assistè ancora a delle meraviglie ipnotiche, e il terzo giorno Lincoln suggerì di nuovo al Maestro di visitare una Città di piaceri, ma Graham vi. si rifiutò. Il vincolo locale lo avvinceva a Londra ed egli trovava una perpetua maraviglia a delle identificazioni topografiche che altrove gli sarebbero mancate. Tre giornate 241 — Qui, o parecchi piani di sopra, — poteva dire, — io facevo colazione con Una costoletta, durante i miei anni d’Università; più lontano vi era la stazione e la perpetua caccia ai treni, neU’ingomhro degli scarichi. Quante volte ho aspettato là, con la mia valigia in mano guardando il cielo a traverso la foresta dei segnali non imimaginando davvero che un giorno passeggerei a cento metri d’altezza nelFaria’; e ora in quel cielo che era un tempo un baldacchino di grigio fumo io mi libro in un aeropilo. Per tre giorni Graham fu così occupato da simili distrazioni che i vasti e progressivi movimenti politici non attirarono che una piccola parte della sua attenzione. Quelli che lo circondavano inon gli dicevàno quasi nulla. Ogni giorno Veniva OstroigI, il Grande conduttore, il Gran Visir, il Podestà di Palazzo, a riferire in termini vaghi la stabilità tranquilla e sicura del regno del Maestro-, dei leggeri turbam-enti «ben presto calmati in tale città», una ribellione di poca importanza in un’altra. II canto della rivolta sociale non giungeva agli orecchi di Graham; non s-apeVa che le strofe di questo canto erano state proscritte nei confini della città e le grandi emozioni provate •durante la visita al posto di guardia si dissipavano! Ma nella seconda e nella terza di queste giornate, a dispetto della sua simpatia per la figlia del direttore dei Porcili, o forse per causa dei pensieri che la conversazione con lei aveva suscitato, il ricordo di Elena Wotton, l’enigmatica fanciulla che gli aveva parlato in modo sì strano alla fine della riunione, non lo abbandonò suo malgrado. L’impressione ch’ella gli aveva lasciato era vivissima, quantunque le incessanti sorprese delle nuove circoWblls, Quando il DornienU si frveglierà, 16 24» QUANDO IL DORMENTE SI SVEGLIERÀ stanze gli avessero impedito di trattenersi lungamente in questo pensiero. Ora quel ricordo riprendeva il proprio posto. Graham si domandava ciò che ella aveva voluto dire con le sue frasi tronche, a metà dimenticate; i suoi occhi, l’animazione appassionata, addente del suo volto, ritornavano alla mente del Maestro, man mano ch’egli sentiva diminuire il suo interesse per le novità meccaniche. La beltà di Elena s’interponeva, dominatrice, fra lui e certe immediate tentazioni di desideri poco nobili; ma per tre giorni interi non gli riuscì di vederla.