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Tre giornate a35 Graham tie espresse vivamente il desiderio, e si trattenne a parlare dell’originalità delle sue sensazioni, — E gli affari? — chiese poi bruscamente. ■— A ’che punto siamo? i Con up gesto Lincoln allontanò da lui queste preoccupazioni.: — Ostrog vi parlerà di ciò domani, — diss’egli. — Tutto s’acqueta e s’accomOda, la rivoluzione si compie sulla terra intera. Naturalmente alcune collisioni qua e là sono inevitabili, ma il vostro regno e assicurato; voi potete star tranquillo perchè gli affari sono nelle mani di Ostrog. — È possibile ch’io possa esser nominato aereonauta giurato, come dite voi, suH’istante.... prima di coricarmi? — domandò Graham, facendo lentamente cento passi. — AUora potrei rimettermi in viaggio domani mattina. Sarebbe la prima cosa che farei.... ’,: ■— Niente si oppone a ciò, — rispose Lincoln con aria pensosa. — È possibilissimo, e così sarà fatto. — Poi si mise a ridere. — Io vi avevo proposto dei divertimenti ma voi stesso ne avete trovato uno. Telefonerò ai gabinetti aereonautici, e noi ritomeremo al vostro appartamento, al controllo dei Motori a vento; intanto desinerete, dando così agli aereonauti il tempo di prepararsi. Forse dopo desinare preferirete.... S’interruppe. — Ebbene? — chiese Graham. — Noi abbiamo organizzato ima compagnia di ballerine che vengono da Capri. — Detesto i balli, — replicò Graham brevemente. — Li ho sempre detestati; non è ciò che io voglio vedere. Anche ai miei tempi in erano delle balle