Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4356
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In somma, il poeta epico nelle nostre letterature non è nato che da un falso presupposto. Omero, e i poeti greci di quello e de’ seguenti secoli non conobbero in tal genere che degl’inni. Quippe vocabulum ὕμνος latius patet, et saepe omne genus ἐπῶν complectitur. Unde illud in fine trium Hymnorum (homericorum), manifestum istius moris vestigium: Σ᾽εῦ δ᾽ ἐγὼ ἀρξάμενος μεταβήσομαι ἄλλον ἐς ὕμνον (Wolf, § 25, p. cvii, not.). Cioè passerò a qualcuno de’ canti omerici, a cui gl’inni sacri servivano di proemii, perciò dagli antichi sovente chiamati προοίμια, προοίμιον Διός, προοίμιον ᾽Απόλλωνος etc. I rapsodi componevano o cantavano or l’uno or l’altro di tali proemii secondo il luogo e l’occasione del recitare gli squarci omerici, il nume protettor del paese, la solennità ec. Vedi le mie osservazioni sui tre generi di poesia, lirico, epico, drammatico; le quali riceveranno luce altresí dalle presenti. Vedi p. 4460.
E infatti il poema epico è contro la natura della poesia. 1o, domanda un piano concepito e ordinato con tutta freddezza; 2o, che può aver a fare colla poesia un lavoro che domanda piú e piú anni d’esecuzione? la poesia sta essenzialmente in un impeto. È anche contro natura assolutamente. Impossibile che l’immaginazione, la vena, gli spiriti poetici, durino, bastino, non vengano meno in sí lungo lavoro sopra un medesimo argomento. Vedi p. 4372. È famosa, non meno che manifesta, la stanchezza e lo sforzo di Virgilio negli ultimi sei libri dell’Eneide scritti veramente per proposito, e non per impulso dell’animo, né con voglia. Vedi p. 4460. - Il Furioso è una successione di argomenti diversi, e quasi di diverse poesie; non è fatto sopra un piano concepito e coordinato in principio; il poeta si sentiva libero di terminare quando voleva; continuava di spontanea volontà, e con una elezione, impulso, ὁρμὴ primitiva ad ogni canto; e certo in principio non ebbe punto d’intenzione a quella lunghezza. — I lavori di poesia vogliono per natura esser corti. E tali furono e sono tutte le poesie primitive (cioè le piú poetiche e vere), di qualunque genere,