Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3985
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della prima coniugazione, come i piú di tali generi in latino. Cosí gli spagnuoli e i francesi.1 Vedi il pensiero precedente ec. (15 decembre 1823) e la p. 3991, capoverso 1.
* Alla p. 3970, principio. Si trovano ancora nelle nostre lingue parecchi semplici di cui in latino noto non si hanno che i composti (e questi sono piú o meno evidentemente tali, cioè composti e non semplici, e piú o meno evidentemente formati da un semplice qual è il nostro ec.), e parecchie voci che nel latino noto non si hanno, ma se ne hanno le derivative ec. (piú o meno evidentemente derivate, formate ec. da voci quali sono le nostre ec.). L’argomento in questi casi, massime ne’ primi (perché il composto suppone necessariamente il semplice), è piú forte che mai (15 decembre 1823).
* Alla p. 3960, fine. Tali verbi possono essere o da meno (o da remeno o remino-rementum: vedi la pag. seg. ec.), ovvero da miniscor, reminiscor ec., i quali verbi avranno tolto facilmente in prestito il supino o participio di meno ec., secondo l’uso de’ verbi incoativi, del quale altrove lungamente. Stimo dunque che rammentare sia quasi rementare da rementus sum di reminiscor (il qual verbo oggi non ha participio, ossia perfetto deponente, ma rammentare può dimostrarcelo) appunto al modo che commento as e commentor aris è da commentus sum di comminiscor (ovvero da commentum di antico commeno, o da mentum di meno, aggiuntaci la preposizione cum ec.). Veggasi il glossario. Ammentare è da mentare (spagnuolo), usitato forse un tempo in italiano come in ispagnuolo aggiuntaci l’a per vezzo di nostra lingua (vedi Monti, Proposta, in ascendere); ovvero da un Adminiscor ec.