Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3960

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[p. 331 modifica] parlate, scritte ec. ec., sí generalmente per tanti secoli le lingue greche e latine sí perfette, oltre tante altre cólte; e finalmente, non ostante la somma civiltà e il punto di perfezione a cui sono arrivate e in cui si trovano le cognizioni ec. dello spirito umano in questi tempi, e la tanta esattezza divenuta sua propria in ogni cosa, e caratteristica di questi secoli, e la facoltà d’invenzione e di applicazione ec. e gusto e frequenza di riforme e di perfezionamenti ec. ec. Si giudichi dunque con queste proporzioni della difficoltà, irregolarità ec. delle scritture antiche ec., come sopra (8 decembre 1823, festa della immacolata Concezione di Maria Vergine Santissima).


*    Disperser da dispergo-dispersum (8 decembre 1823, festa della immacolata Concezione di Maria Vergine Santissima).


*    Il v non è che un’aspirazione ec. Tovaglia italiano, toalla, che anche si scrive tohalla (Cervantes, D. Quijote), e toaja spagnuolo (9 decembre, Vigilia della Venuta della S. Casa, 1823). [p. 332 modifica]


*    Participii passivi in senso attivo o neutro ec. Atentado cioè prudente, accorto, cauto ec., da atentar cioè tastare. Corrisponde appunto al latino cautus, voce che originariamente è participio, e che spetta a questa medesima categoria, come altrove. Similmente l’italiano avvisato e simili, di cui altrove. Vedi ancora i dizionari spagnuoli in recatado, recatar ec. (9 decembre 1823).


*    Che mentar, rammentare, ammentare ec., o se non altro il primo, non venga da mente,1 ma dal supino mentum dell’inusitato meno di cui non sussiste in latino che il perfetto memini, e del quale altrove? (9 decembre, Vigilia della Venuta della S. Casa, 1823). Vedi p. 3985.

Note

  1. Vedi il glossario ec. Ramentevoir francese antico.