Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3453

Pagina 3453

../3452 ../3454 IncludiIntestazione 29 novembre 2017 100% Saggi

3452 3454

[p. 396 modifica] virtú e il merito oppressi e infelici, e rendutigli con bella e viva pittura ed artifizio amabili e cari dal poeta, concepisce sensibile desiderio di vederli ristorati e premiati. Or se né l’uno né l’altro fa il dramma stesso,1 cioè lascia il vizio impunito anzi premiato, e la virtú non premiata anzi punita e sfortunata; ne seguono due bellissimi effetti, l’uno morale, e l’altro poetico. Il primo si è che l’uditore, appunto per lo sfortunato esito della virtú e il contrario del vizio, che se gli è rappresentato nel dramma, si crede obbligato verso se stesso a cangiare quanto è in lui le sorti di que’ malvagi e di que’ virtuosi, punendo gli uni col maggior possibile odio ed ira, e gli altri premiando col maggior affetto di amore, di compassione e di lode. E con questa disposizione tutta di abborrimento e detestazione verso i malvagi e di tenerezza e pietà verso i buoni, egli parte dallo spettacolo. La qual disposizione quanto sia morale e buona e desiderabile che si desti, chi nol vede? E [p. 397 modifica]questo

Note

  1. Veggasi la p. 3109-10.