[p. 397 modifica] è veramente l’unico modo di far che l’uditore parta appassionato per la virtú, e passionatamente nemico del vizio, l’unico modo di ridurre a passione l’amor dell’una e l’odio dell’altro, cosa difficilissima a conseguirsi oggidí in chicchessia, e stata sempre difficile ad ottenersi ne’ cuori volgari e plebei della moltitudine; ma cosa dall’altra parte cosí utile che piú non può dirsi, perché né quell’amore né quell’odio saranno, né furono mai efficaci nell’uomo, essendo pura ragione, e s’ei non si convertano in passione, quali furono non di rado anticamente. L’effetto poetico si è che un dramma cosí formato lascia nel cuore degli uditori un affetto vivo, gli fa partire coll’animo agitato e commosso, dico agitato e commosso ancora, non prima commosso e poi racchetato, prima acceso e poi spento a furia d’acqua fredda, come fa il dramma di lieto fine; insomma, produce un effetto grande e forte, un’impressione e una passion viva, né la produce soltanto ma la lascia, il che non fa il dramma di lieto fine; e l’effetto è durevole