Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3452

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[p. 395 modifica] È ben grande utilità morale, e che ben di rado si procura e si ottiene, e basta ben a produr l’odio e l’indignazione, il far conoscere e recar sotto gli occhi le vere qualità morali e i veri meriti de’ felici e degl’infelici. E l’odio, il disprezzo, il vitupero, [p. 396 modifica]l’infamia, l’indignazione, la pietà, la stima, la lode sono non piccoli, e certo i soli, gastighi e compensi destinati in questo mondo al vizio e alla virtú. Non è poco il far che l’una e l’altra gli ottengano, che l’uno sia punito, l’altra premiata com’ambedue possono esserlo, che la natura delle cose abbia luogo, che l’ordine stabilito alle cose umane e il decreto della natura sia effettuato. Il qual ordine e decreto non è altro che questo: sieno i malvagi felici ed infami, i buoni infelici e gloriosi o compatiti. Ordine spesso turbato, e decreto ben sovente trasgredito, non quanto alla felicità ed infelicità, ma quanto al biasimo e alla lode all’odio ed all’amore o compassione. L’uditore, vedendo il vizio e il delitto rappresentato con vivi e odiosi colori nel dramma, desidera fortemente di vederlo punito. E per lo contrario vedendo la