<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3126&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20161204090707</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3126&oldid=-20161204090707
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3126 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 197modifica] poema epico di lieto fine richiede necessariamente la qualità di poema nazionale; e per ciò che spetta e mira a esso fine un poema epico non nazionale non può interessar niuno; nazionale non può mai produrre un interesse universale né perpetuo, ma [p. 198modifica]solo nella nazione e per certe circostanze. L’Eneide fu dunque poema nazionale, e lasciando star tutti gli episodi e tutte le parti e allusioni che spettano alla storia ed alla gloria de’ romani, l’Eneide, anche pel suo proprio soggetto, poté produr ne’ romani il primo di quegl’interessi che abbiamo distinto in Omero, perocché i romani si credevano troiani di origine, sicché la vittoria d’Enea consideravasi o poteva considerarsi da essi come un successo e una gloria avita, e ad essi appartenente, e da essi ereditata. Il soggetto della Lusiade fu nazionale e di piú moderno. Egli non poteva esser piú felice quanto al produrre quel primo interesse di cui ragioniamo. Il soggetto dell’Enriade è affatto nazionale e la memoria di quell’Eroe era particolarmente cara ai francesi, onde la scelta dell’argomento in genere fu molto giudiziosa, massime ch’e’ non era né troppo antico né troppo moderno, anzi quasi forse a quella stessa o poco diversa distanza a cui fu la guerra troiana da’ tempi d’Omero. Il soggetto e l’eroe