Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3039
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e regolare - seduto, debitus, da altra coniugazione - devuto, tenitus, antico e regolare - tenuto, ceditus, antico e regolare - ceduto). E qui è da osservare la conservazione nel nostro volgare, di questo antichissimo vixus ignoto nel latino, simile a quella di vistus, di cui veggasi p. 3032-4 (25 luglio 1823). Sia che visso sia fatto dal supino vixum ignoto, o dall’ignoto participio neutro vixus, in luogo del quale non si trova neppur victus a um (trovandosi victum supino), sebbene dovette esservi, secondo quello che di tali participii neutri ec. ho detto altrove. E infiniti ne conservano le lingue figlie, che non si trovano nel latino scritto (25 luglio, dí di S. Giacomo, 1823).
* Alla pag. antecedente. Chi poi volesse che pisere non venisse da pisus (benché pur se n’abbia un bellissimo esempio in visere da visus, siccome ho detto), ma che (s’ei veramente esisté) fosse lo stesso che pinsere, detratta la n come in pistus, mi darebbe altresí poca noia. In tal caso pisare non sarebbe fratello ma figlio di pisere; e certo esso e pisar e pigiare verrebbero da pisus, come dimostrano gl’infiniti