Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2918
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | 2917 | 2919 | ► |
come di forma cosí di significazione (che in quello è attiva1, in questo passiva); da’ quali forse si potrebbe anche raccorre l’antica esistenza de’ verbi composti appoo ed epoo diverso da epoto. Avvi ancora compotatio, compotor sostantivo e compotrix (8 luglio 1823).
* Da quello che ho detto, p. 2789-90, si rileva che il nostro aggettivo ratto, non è se non il participio raptus, e che questo dovette essere usato dagli antichi antichi latini e volgarmente, in senso di veloce, come ratto fra noi. Perocché dire che questo sia nato dall’avverbio italiano ratto, e quest’avverbio da raptim, onde ratto per veloce venga da raptim, è derivazione o formazione priva d’ogni esempio. E per lo contrario è certissimo che ratto avverbio viene da ratto aggettivo, anzi è lo stesso aggettivo neutralmente e avverbialmente posto, il che è proprietà ed uso della nostra lingua di fare, come alto, forte, (anche i francesi fort avverbio e aggettivo), presto, tosto, piano e mill’altri, per altamente ec. Anzi è in libertà dello scrittore o parlatore italiano di far cosí de’ nuovi avverbi dagli aggettivi,