Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2790
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* Il nome di Arpalice (della quale vedi Forcellini in Harpalice) non credo che sia nato, né si debba cercare altronde che dalla velocità ec. Io poi son d’opinione che nel citato luogo della Teogonia, 265-9, la voce ἁρπυίας non non sia punto un appellativo, come hanno creduto i grammatici, gl’interpreti e i lessicografi, ma un puro aggettivo significante ratte, veloci, il che mi persuadono sí il confronto del citato luogo dell’Iliade, sí le addatte osservazioni in proposito, sí tutto il contesto del luogo d’Esiodo.
- Θαύμας (figlio di Nereo e della Terra) δ᾽ ᾽Ωκεανοῖο βαθυῤῥείταο θύγατρα
- Ἠγάγεθ´ Ἡλέκτρην· ἡ δ᾽ ὠκεῖαν τέκεν Ἶριν
- Ἠϋκόμους θ᾽ Ἁρπυίας (cosí scrivono con lettera maiuscola) Ἁελλώ τ᾽ Ὠκυπέτην τε (nomi propri e simboleggiano le procelle e i venti, come indica la loro etimologia, e come pur dicono i grammatici e gli interpreti),