zione nelle attuali delle misure dei secoli undecimo e duodecimo e della prima metà del decimoterzo, p. 48. Prospetto e reciproci rapporti di queste misure, p. 49. — § 4. Nuovo assetto delle misure del vino dopo l’introduzione del peso di Marco, ivi. Base delle nuove misure secondo lo Statuto del 1331, p. 50. — § 5. Perchè i nostri avi abbiano prescelta l’acqua del Vasine per base di questa riforma, p. 51 seg. Questa riforma ebbe in vista solo il vino e l’aceto e non gli altri liquidi, p. 52. Quando sia avvenuta, p. 53. Difficoltà di un esatto ragguaglio di quelle misure colle attuali, p. 54. Valore approssimativo del Sextarius e prospetto delle misure secondo lo Statuto del 1331, p. 55. § 6. Colla riforma data dallo Statuto del 1331 si mantenne intatto il rapporto fra le misure del vino e quelle degli aridi, p. 55. Perchè alla Brenta siasi attribuita la capacità di solo un Sextarius e mezzo, invece di due, quanti ne conteneva il Congius dell’epoca precedente, p. 56. — § 7. Instabilità delle misure del vino. La mensura consueta quale dovesse essere, p. 57. Il Claudus o Bozzolo dello Statuto dei Dazii di sole Once 20 3/4, p. 58. La necessità di porre d’accordo la misura abusiva data dallo Statuto dei Dazii colla misura legale data dallo Statuto del 1331 fornì probabilmente la base della riforma del 1453, p. 59. Comincia la prevalenza della Brenta sul Sextarins, p. 60. Base della riforma del 1453, e prospetto delle nuove misure, p. 61. Prevalenza assoluta della Brenta sul Sextarius nelle misure del vino, p. 61 seg. Valore della nuova Brenta durata fino ad oggidì, p. 62. Valore delle misure dale dallo Statuto dei Dazii, p. 62 seg. — § 8. Suddivisioni del Sextarius o della Brenta. Il Claudinus ossia il Mezzo, p. 63. Al nome di Bozzola già fino dal 1342 nell’uso comune subentrato quello di Claudus, p. 63 seg. Verso la metà del secolo decimoquinto si trova nominato anche il Boccale, p. 64. Origine delle suddivisioni attuali della Brenta, p. 64. Il Solio e sua corrispondenza col Sextarius, p. 64 seg. — La Secchia corrisponde al Quartarius, p. 66. La Pinta non si trova