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ragionevole, che ad un chilogrammo di acqua del Vasine abbia corrisposto il volume di un litro, noi assegniamo senza esitare al Sextarius il valore di litri 42,769344, basando sopra di questo il ragguaglio anche delle altre misure nella Tavola II.ª D, E. Ecco ora il prospetto dei reciproci rapporti delle misure del vino fra loro quali risultano dallo Statuto del 1331:

Brenta 1
Sextarius 1 1/2 1
Mina 3 2 1
Quartarius 6 4 2 1
Bozzola o Claudus 96 64 32 16

§ 6. Tutto lascia supporre, che in questa riforma, avvenuta sulla fine del secolo decimoterzo, venissero coordinate fra loro le misure di capacità dei grani e quelle del vino. Come nell’epoca precedente 20 libbre di frumento di buona qualità costituivano il Sextarius dei grani, e 40 libbre, o il doppio, di vino costituivano il Sextarius del vino, così è a supporsi che ora si verificasse mediante l’acqua del Vasine lo Stajo dei grani, e sul raddoppiato peso di acqua in esso contenuto venisse costituito quello del vino. È impossibile ammettere che sia affatto fortuita la corrispondenza che vi ha fra le une e le altre misure, e siccome lo Stajo del frumento, secondo il ragguaglio che ne abbiamo dato più sopra (c. I §§ 3 6) dovea contenere a un bel circa marchi 91 di acqua del Vasine172, così fu stabilito che lo Stajo del vino contenesse il peso di 182 marchi, e su di esso