Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/526

486
Cap. 

VII. Nello stesso seno il tempio di S. Irene. Ivi trovatesi le reliquie de’ SS. quaranta Soldati martiri, Giustiniano è prodigiosamente risanato 

pag. 344 
—  

VIII. Tempio dell’Arcangelo Michele nell’Anaplo. Di Giovanni Battista nell’Ebdomo. Altro tempio dell’Arcangelo nel littorale d’Asia; e chiesa della Madre di Dio 

» 346 
—  

IX. Tolti di mezzo i lenoni, una certa reggia vien trasmutata in monastero, destinato alle meretrici penitenti, e detta la Penitenza. Tempio di S. Panteleemone sul promontorio. Spedale nell’Argironio. Tempio dell’Arcangelo nel Mocadio. Tempii di S. Trifone, de’ SS. Mena e Meaco, e di S. Ja 

» 348 
—  

X. Altri edifizii; e primieramente della Curia, e di Calce 

» 351 
—  

XI. Atrio alle Terme di Arcadio. Cisterne. Palazzi nell’Ereo, e nel Jucondiano. Porti. Spedali 

» 354 


LIBRO SECONDO.


Cap. 

I. Giustiniano fortifica la città di Dara da Anastasio imperadore fondata nella Mesopotamia 

» 358 
—  

II. Dara provveduta di acqua abbondante. Per mirabil caso il fiume si rende più opportuno 

» 362 
—  

III. Crise ingegnere vede in sogno una specie d’argine da opporre al fiume che bagna Dara. La stessa cosa viene in mente a Giustiniano Augusto. Altri edifizii da lui fatti in quella città. Fortificazioni della città di Amida 

» 365 
—  

IV. Situazione di Rabdio. Giustiniano cinge di  

» 368