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TAVOLA

DELLE COSE PIÙ NOTABILI

CHE SI CONTENGONO

NELL’ILIADE



Il numero romano indica il volume; l’arabo, le carte.


A

 

Abante, figliuolo d’Euridamante, è ucciso da Diomede. I, 111.

Abanti, popoli. I, 48, 100.

Abarbarea, ninfa Naiade, madre d’Esepo e Pedaso. I, 144.

Abido, città. I, 60, 102. II, 145.

Ablero, ucciso da Antiloco. I, 144.

Acamante, figliuolo d’Antenore e fratello d’Archiloco, capitano de’ Dardani. I, 60. Uccide Promaco. II, 52.

Acamante, figl. d’Eussoro, cap. de’ Traci. I, 60. Ucciso da Aiace, 143.

Acamante, figl. d’Asio. I, 298.

Acessameno, padre di Peribea. II, 219.

Acheloo re. II, 221.

Achille, figliuolo di Peleo, parla al popolo. I, 4. Persuade Agamennone a render Criseide, 6. Gli risponde sdegnato, 7. Vuole ucciderlo,
e gli è impedito da Minerva, 9. Rampogna di nuovo Agamennone, 10. Si protesta di non gli cedere, 13. Lascia condur via Briseide,14. Conta a Teti sua madre la cagione del suo dolore, 15. Comanda a cinquanta navi, 54. Accoglie cortesemente i deputati a placarlo, 216. Risponde a Fenice, 232. Risponde ad Aiace, 233. Manda Patroclo alla tenda di Nestore, 283. Manda Patroclo, vestito delle sue armi, a condur i Mirmidoni in soccorso de’ Greci. II, 87. Fa preghiera a Giove per la vittoria, 95. Ha la nuova della morte di Patroclo, 154. Viene a consolarlo Teti, 156. Ha un’ambasciata da Iride, 160. Minerva lo arma prodigiosamente, 161. Mette col grido spavento ne’ Troiani, 162. Fa lavare il cadavere di Patroclo, 167. Teti gli reca l’armi la-