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pontefice e Cesare (275-277). — Diversitá di giudizi sulla confederazione; giudizio dell’autore (277-278).

III. La politica dei pontefici verso il duca d’Este, e loro ambizione su Ferrara (278-280). — Apprensioni del duca dopo l’elezione di Clemente; timori di suoi accordi con Cesare (280-281).

IV. Il vescovo di Pistoia inviato dal pontefice a visitare e consolare il re di Francia (281). — Cesare riceve in protezione i lucchesi; nuovo mutamento di govemo in Siena (281-282). — Accordi di altri principi italiani con Cesare; rinvio di soldati tedeschi in Germania (282-283).

V. Come Cesare accoglie la notizia della vittoria sul nemico; convocazione del consiglio; parole del vescovo di Osma; parole del duca d’Alba (283-293). — Cesare fa notificare al re di Francia a quali condizioni gli concederebbe la libertá; risposta del re (293-295).

VI. Dolore in Francia per la sconfitta e la prigionia del re; proposte della reggente a Cesare; proposte ai veneziani e al papa (295-297). — Difficoltá di accordi fra Cesare e il re d’Inghilterra (297-298). — Accordi fra il re d’Inghilterra e la reggente di Francia (298). — Insolenza dei capitani cesarei in Italia (298-299).

VII. Il pontefice pubblica l’accordo concluso col viceré; sue ragioni di malcontento verso il viceré (299-301). — Cesare ratifica solo in parte l’accordo col pontefice, il quale ricusa perciò le lettere di ratifica (301-302). — Atteggiamento di attesa dei veneziani (302-303). — Il re di Francia condotto in Ispagna; contegno di Cesare verso di lui (303-304). — Tregua fra Cesare ed il governo di Francia; disposizioni riguardanti le cose d’Italia e le milizie cesaree (304-305).

VIII. Diverse ragioni di malcontento, pel trasferimento del re di Francia in Ispagna, dei veneziani del pontefice del Borbone e del marchese di Pescara (306-308). — Condizione di soggezione a Cesare del duca di Milano; malcontento dei sudditi; occulte proposte del Morone contro Cesare al marchese di Pescara, al pontefice ed ai veneziani (308-310). — Contegno del marchese di Pescara: sua rivelazione della congiura a Cesare (310-312). — Promesse della reggente di Francia (312-313. — Cesare invia la patente di capitanato al marchese di Pescara (313I. — Investitura del ducato a Francesco Sforza (313-314). — Infermitá del duca; raccolta di nuove milizie da parte del marchese di Pescara (314).

IX. Infermitá del re di Francia; visita e promessa di Cesare (314-315).— Difficoltá di trattative fra Cesare e madama d’Alanson (315-316). — Trattative fra il pontefice e Cesare (316-318).

X. Il Morone fatto prigione dal marchese di Pescara (318-320). — Il marchese di Pescara, occupato il ducato, costringe i milanesi a giurare fedeltá a Cesare, e cinge con trincee il castello di Milano ove trovasi il duca; timori d’Italia tutta per la potenza di Cesare; come fu giudicato l’operato del marchese di Pescara (320-321). — Risposta dei veneziani all’inviato di Cesare (321-323).