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annotazioni. | 333 |
Pag. 133, lin. 22. — al medesimo proposito. Così primo il Volpi; le due prime Aldine ad medesimo proposito; le altre quattro a medesimo proposito; il Dolce a un medesimo proposito.
Pag. 133, lin. 23. — Virgil., Æneid. VI, 605, 606: Furiarum maxima juxta Accubat.
Pag. 133, lin. 30. — Verso d’Ovidio, Artis Amatoriae, I, 39.
Pag. 134, lin. 18. — Luc. XV, 2.
Pag. 134, lin. 20. — Matth. XXV, 20.
Pag. 135, lin. 32. — Monsignor Saba Castiglione ne’ suoi Ricordi insegna, che nel guadare le acque e nel mangiare il cacio si ceda sempre il primo luogo al compagno. Gaetano Volpi.
Pag. 136, lin. 3. — Vino, disse uno Spagnuolo alla tavola del gran Capitano, domandando da bere, la qual parola in ispagnuolo può dir anche venne; e Diego de Chignones subito rispose Y no lo conocistes; cioè (come dice il Dolce in una postilla) venne il Messia, e voi non lo conosceste, perchè lo poneste in croce: volendolo così tassare d’occulto ebraismo; come non di rado succede, che in Ispagna alligni tal razza di gente. Gaetano Volpi.
Pag. 136, lin. 6. — Letterato celebratissimo, fu poscia secretano di Clemente VII e cardinale. Serassi.
Pag. 137, lin. 11. — le disse. Le Aldine ed altre antiche gli disse, e forse così scrisse il Castiglione.
Pag. 137, lin. 32. — talor. Manca nelle Aldine degli anni 1541 e 1547.
Pag. 138, lin. 1. — dorargli. Male le Aldine degli anni 1538, 1541 e 1547, dotargli.
Pag. 139, lin. 7. — Il Volpi pensa che qui s’intenda o fra Serafino, del quale, Lib. I, cap. 29, e Lib. Il, cap. 89; o fra Serafino Aquilano, poeta celebre. Ma quel primo era presente, laddove le parole qui se ben vi ricordate alludono a persona morta, o da lungo tempo assente; e nulla v’ha qui che paja alludere al poeta Aquilano. Nè questo Serafino è qui detto frate; e forse non è altri che il medico, del quale più sotto, al cap. 77.
Pag. 139, lin. 26. — cavatelo. Così emendò il Dolce; le edizioni anteriori cavatilo.
Pag. 140, lin. 28. — molto. Non male le Aldine degli anni 1538, 1541 e 1547, e molto.
Pag. 141, lin. 30. — quello che disse. Le Aldine degli anni 1541 e 1547, quella che disse.
Pag. 142, lin. 27. — diciate. Così primo il Dolce; le Aldine dicate.