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Lodovico discuopre a madonna Beatrice l’amore il quale egli le porta; la qual manda Egano suo marito in un giardino in forma di sé, e con Lodovico si giace; il quale poi, levatosi, va e bastona Egano nel giardino.
Un diviene geloso della moglie, ed ella, legandosi uno spago al dito la notte, sente il suo amante venire a lei; il marito se n’accorge, e mentre séguita l’amante, la donna mette in luogo di sé nel letto un’altra femina, la quale il marito batte e tagliale le trecce, e poi va per li fratelli di lei; li quali, trovando ciò non esser vero, gli dicono villania.
Lidia moglie di Nicostrato ama Pirro, il quale, acciò che credere il possa, le chiede tre cose, le quali ella gli fa tutte; ed oltre a questo, in presenza di Nicostrato si sollazza con lui ed a Nicostrato fa credere che non sia vero quello che ha veduto.
Due sanesi amano una donna comare dell’uno; muore il compare e torna al compagno secondo la promessa fattagli, e raccontagli come di lá si dimori.
Gulfardo prende da Guasparruolo denari in prestanza, e con la moglie di lui accordato di dover giacer con lei per quegli, sí gliele dá; e poi in presenza di lei a Guasparruol dice che a lei gli diede, ed ella dice che è il vero.
Il prete da Varlungo si giace con monna Belcolore; lasciale pegno un suo tabarro, ed accattato da lei un mortaio, il rimanda e fa domandare il tabarro lasciato per ricordanza; rendelo proverbiando la buona donna.
Calandrino, Bruno e Buffalmacco giú per lo Mugnone vanno cercando di trovar l’elitropia, e Calandrino la si crede aver trovata; tornasi a casa carico di pietre; la moglie il proverbia ed egli turbato la batte, ed a’ suoi compagni racconta ciò che essi sanno meglio di lui.