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indice 405
Novella settima |||
 p. 70

Lodovico discuopre a madonna Beatrice l’amore il quale egli le porta; la qual manda Egano suo marito in un giardino in forma di sé, e con Lodovico si giace; il quale poi, levatosi, va e bastona Egano nel giardino.

Novella ottava |||
 p. 76

Un diviene geloso della moglie, ed ella, legandosi uno spago al dito la notte, sente il suo amante venire a lei; il marito se n’accorge, e mentre séguita l’amante, la donna mette in luogo di sé nel letto un’altra femina, la quale il marito batte e tagliale le trecce, e poi va per li fratelli di lei; li quali, trovando ciò non esser vero, gli dicono villania.

Novella nona |||
 p. 83

Lidia moglie di Nicostrato ama Pirro, il quale, acciò che credere il possa, le chiede tre cose, le quali ella gli fa tutte; ed oltre a questo, in presenza di Nicostrato si sollazza con lui ed a Nicostrato fa credere che non sia vero quello che ha veduto.

Novella decima |||
 p. 93

Due sanesi amano una donna comare dell’uno; muore il compare e torna al compagno secondo la promessa fattagli, e raccontagli come di lá si dimori.

Chiusa |||
 p. 96


Giornata ottava |||
 p. 101
Introduzione |||
 p. 103
Novella prima |||
 p. 103

Gulfardo prende da Guasparruolo denari in prestanza, e con la moglie di lui accordato di dover giacer con lei per quegli, sí gliele dá; e poi in presenza di lei a Guasparruol dice che a lei gli diede, ed ella dice che è il vero.

Novella seconda |||
 p. 106

Il prete da Varlungo si giace con monna Belcolore; lasciale pegno un suo tabarro, ed accattato da lei un mortaio, il rimanda e fa domandare il tabarro lasciato per ricordanza; rendelo proverbiando la buona donna.

Novella terza |||
 p. 111

Calandrino, Bruno e Buffalmacco giú per lo Mugnone vanno cercando di trovar l’elitropia, e Calandrino la si crede aver trovata; tornasi a casa carico di pietre; la moglie il proverbia ed egli turbato la batte, ed a’ suoi compagni racconta ciò che essi sanno meglio di lui.