Pagina:Boccaccio - Decameron II.djvu/378

372 nota


«temendo»; la vulg. lo conservò, pur dubitandone il Fanfani1; in G si legge riconoscendo);

I 2391 «essere stato falso» (fallo, corr. da L);

I 2659 «quella mia sventura» (la, ch’è impossibile perché il verso risulterebbe troppo corto, onde G allungò sventura in isventura; ma cosí viene fuori uno iato spiacevole; d’altra parte la locuzione quella quando trova un calzante riscontro in I 18921 «a rispetto di quella quando la femina ecc.»);

I 27331 «E quando» (se quando; il Fanfani intuí l’emendamento ma non osò adottarlo2);

I 28622 «dichiarirei» (dichiarerei, ma cfr. I 421 «dichiarire»);

I 28718 «fedecommessario» (fedel commessario!);

I 2902 «poco-fina» (pocofila, che non dá senso);

I 30218 «rispostogli che ella» (rispostomi che egli, giá corr. da L);

I 3188 «lei piú spesso che l’altre sollecitava» (piú s. che l’altre era sollecitata, comincerò col rilevare che L trasformò l’altre in l’altra, sí che ai feticisti del testo mannelliano fu forza riferire l’altra a lana, sul quale presupposto rimase unica possibile la spiegazione riferita dal Fanfani3: ma l’errore del presupposto è reso evidente dalle parole che seguono «l’un sollecitando ed all’altra giovando d’esser sollecitata», dove l’altra non può intendersi che della Simona4);

I 32627 «s’amavano» (sarmavano, per influsso della parola «armi» che precede);

I 33916 «lo mio» (il, ritoccato per evitare lo iato; e pochi versi dopo, 34024, si ha per la stessa ragione «lo suo»);

I 39320 «Traversaro» (Traversari, ma cfr. 3904);

I 40833 «reggimento» (ragionamento, in giá sospettato che s’avesse a correggere reggimento5, e cosí infatti legge S);

II 3023 «baschi» (bachi, rimasto nella vulg., ma non persuade affatto: per i «baschi» cfr. II 11220-30 e II 1625);

II 3034 «Non-mi-blasmate-se-voi-piace» (blasmete);

II 395 «avveduti o no» (o sí, ma cfr. II 3328);

II 9331 «popolani» (popolari, corr. da L);

II 10816 «in palco» (balco, ma è la stessa parte della casa che è chiamata palco in II 5312, né regge la definizione data dal Fanfani6);
  1. Cfr. I, p. 266, n. 2.
  2. Cfr. I, p. 322, n. 1.
  3. Cfr. I, p. 358, n. 4.
  4. Il guasto si sará formato cosí: prima sará stato omesso «lei», poi nel passo divenuto incomprensibile il vb. «sollecitava» sará stato ridotto alla forma passiva.
  5. Cfr. Fanf., II, p. 77, n. 3.
  6. Cfr. II, p. 196, n. 7: «Balco è luogo alto e aperto dove i contadini tengono fieno, e vi si monta per una scala a piuoli». Invece si tratta del piano superiore