domanderai dichiarire? Per le quali cose, al mio parere, questa tua andata è di soperchio. Pensa che tali sono lá i prelati quali tu gli hai qui potuti vedere, e piú: e tanto ancor migliori, quanto essi son piú vicini al pastor principale. E per ciò questa fatica per mio consiglio ti serberai in altra volta ad alcun perdono, al quale io per avventura ti farò compagnia. — A cui il giudeo rispose: — Io mi credo, Giannotto, che cosí sia come tu mi favelli; ma recandoti le molte parole in una, io son del tutto, se tu vuogli che io faccia quello di che tu m’hai cotanto pregato, disposto ad andarvi, ed altramenti mai non ne farò nulla. — Giannotto, veggendo il voler suo, disse: — E tu va’ con buona ventura! — e seco avvisò, lui mai non doversi far cristiano come la corte di Roma veduta avesse; ma pur, niente perdendovi, si stette. Il giudeo montò a cavallo, e come piú tosto potè, se n’andò in corte di Roma, dove pervenuto, da’ suoi giudei fu onorevolmente ricevuto; e quivi dimorando, senza dire ad alcuno perché ito vi fosse, cautamente cominciò a riguardare alle maniere del papa e de’ cardinali e degli altri prelati e di tutti i cortigiani: e tra che egli s’accorse, sí come uomo che molto avveduto era, e che egli ancora da alcuno fu informato, egli trovò dal maggiore infino al minore generalmente tutti disonestissimamente peccare in lussuria, e non solo nella naturale ma ancora nella soddomitica, senza freno alcuno di rimordimento o di vergogna, intanto che la potenza delle meretrici e de’ garzoni in impetrare qualunque gran cosa non v’era di piccol potere. Oltre a questo, universalmente gulosi, bevitori, ebriachi e piú al ventre serventi a guisa d’animali bruti, appresso alla lussuria, che ad altro gli conobbe apertamente; e piú avanti guardando, intanto tutti avari e cupidi di denari gli vide, che parimente l’uman sangue, anzi il cristiano, e le divine cose, clienti che elle si fossero o a sacrifici o a benefici appartenenti, a denari e vendevano e comperavano, maggior mercatantía faccendone e piú sensali avendone che a Parigi di drappi o d’alcuna altra cosa non erano, avendo alla manifesta simonia «procureria» posto nome ed alla gulositá «sostentazioni», quasi Iddio, lasciamo stare il significato de’ vocaboli, ma