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442 | indice |
Novella XLV. Narra messer Filippo Baldo come Anna regina d’Ungheria, amata da uomo di basso legnaggio, quello magnificamente rimeritò: con molti belli accidenti |
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— XLVI. Narra messer Girolamo Cittadino in che modo madama Margherita di Scozia delfina di Francia onorasse maestro Alano poeta francese |
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— XLVII. Il signor Costantino Boccali si getta nell’Adige, ed acquista l’amore della sua donna, che prima non l’amava |
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— XLVIII. Il re Lodovico XI fa del bene a un guattero per un bel motto da quello detto argutissimamente |
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— XLIX. Anselmo Salimbene, magnificamente operando, libera il suo nemico dalla morte, e la sorella di quello lo prende per moglie |
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— L. Una donna cortigiana in Lione, pensando compiacere a chi a sua posta la teneva, s’ammazza molto scioccamente |
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— LI. Il cavalier Spada per gelosia ammazza se stesso ’ ed anco la moglie, perchè non restasse viva dopo lui |
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— LII. Bellissima vendetta che fece uno schiavo della morte del suo Soldano contra un malvagio figliuolo di quello |
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— LIII. Befìa fatta da un contadino alla padrona, e da lei al vecchio marito che era geloso, con certi argomenti ridicoli |
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— LIV. Il Boientis repudia la moglie, che si rimarita, e poi anche esso Boientis la ripiglia, pensando il suo rivale esser becco |
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— LV. Un castellano, trovala la moglie in adulterio col suo signore, gli ammazza, ond’egli con molti altri è miserabilmente morto |
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— LVI. Strana e meravigliosa usanza che era anticamente in Idrusa, ove a ciascuno era lecito, senza punizione del magistrato, levarsi la vita. Degli orti dell’isola Samo, ecc |
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